mario draghi giuseppe conte

I VELENI DI FERRONI - “GIUSEPPE CONTE PUR DI NON VEDERE MARIO DRAGHI SALIRE SUL COLLE È PRONTO A FAR VOTARE PER SILVIO BERLUSCONI”: COSÌ SI SENTE DIRE, NEI DINTORNI DEL SENATO, DA ALCUNI GRILLINI - ANCORA NON SE NE È ACCORTO NESSUNO, MA IL DDL ZAN È ENTRATO NEL NUOVO CODICE DELLA STRADA - IN CAMPIDOGLIO SI PARLA ANCORA DEL FUMATORE CALENDA - “CHI SI È MESSO DI TRAVERSO OSTACOLANDO CON OGNI MEZZO LA NOMINA DI MONICA LUCARELLI A VICESINDACO DI ROMA CON ROBERTO GUALTIERI?”

Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”

mario draghi giuseppe conte

 

CONTE PUR DI NON VEDERE DRAGHI PREFERISCE TIFARE PER BERLUSCONI

“Dopo quello che è successo alla Rai, ormai Giuseppe Conte pur di non vedere Mario Draghi salire sul Colle è pronto a far votare per Silvio Berlusconi”: così si sente dire, nei dintorni del Senato, da alcuni grillini. Che poi, e di questo il premier farebbe bene a tenerne conto, i rapporti tra “Giuseppi” e Berlusconi sono ottimi.

 

giuseppe conte annuncia che i grillini non andranno piu' ospiti in rai

IL DDL ZAN È ENTRATO NEL CODICE DELLA STRADA

Il disegno di legge del deputato del Pd Alessandro Zan è entrato nel nuovo codice della strada. Ancora non se ne è accorto nessuno, ma la filosofia del ddl “affondato” in parlamento è riemersa improvvisamente, contenuta nella legge 156 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 267 dello scorso 9 novembre, una norma che si occupa di circolazione stradale.

 

ALESSANDRO ZAN

Bisogna cercare la parte dedicata alla pubblicità su strada per capire la portata del testo, perché per tutelare gli automobilisti ed evitare distrazioni quando si guida viene introdotto il divieto, lungo le strade, di affiggere pubblicità con messaggi sessisti o violenti, o stereotipi di genere offensivi, o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere, alle abilità fisiche e psichiche.

 

Concetti molto vaghi, che sarà un magistrato a definire, caso per caso. In pratica, è il ddl Zan. Nel mondo delle assicurazioni c’è già chi vuole sfruttare il nuovo principio: in caso di incidente stradale, se nei dintorni, visibile, ci sarà un bel cartellone ritenuto “lesivo” delle libertà e dei diritti, non sarà difficile chiamare in causa il committente della pubblicità vietata, per “concorso di colpa”. Ma pure i murales anonimi potrebbero finire nel mirino, incolpando un proprietario di casa o un amministratore di condominio di non averli rimossi.

CARLO CALENDA FUMA

 

***

 

IL FUMO DI CALENDA TIENE SEMPRE BANCO

Si parla ancora del fumatore Carlo Calenda, in Campidoglio. Il suo astio contro il divieto ai tabagisti tiene sempre banco, tanto che un alto funzionario comunale ha portato un ritaglio di un giornale del mese di marzo del 2003, dove veniva raccontato lo “sfogo incendiario” del consigliere di Forza Italia Giuseppe Failla: “Questa è un’aula di maleducati e io me ne vado”.

 

I consiglieri allora fumavano senza sosta nell’aula Giulio Cesare, creando nuvole dense, roba da “nebbia in Val Padana”. Failla si rivolse al presidente Pippo Mannino, urlando: “Faccia rispettare il regolamento, elevando contravvenzioni, non si può lavorare con l’aula in queste condizioni igieniche”. Chi ha memoria dei lavori in consiglio evoca addirittura la multa che Luisa Laurelli affibbiò al capogruppo di An, lo scomparso Tony Augello, fumatore instancabile.

 

***

 

IL CARTELLO DEL DIVIETO DI FUMO ABBATTUTO DA CALENDA

IL SISMOGRAFO DI SINIBALDI

“Meglio dirigere una rivista che guidare un assessorato”: vista la crisi dell’editoria una frase del genere può sembrare strana, ma è quello che ha fatto Marino Simibaldi, storico direttore Rai stimatissimo da Walter Veltroni. Poteva diventare assessore alla cultura con il sindaco Roberto Gualtieri, poltrona poi assegnata allo storico Miguel Gotor, ma lui ha preferito l’avventura di una nuova rivista culturale, un trimestrale intitolato “Sotto il vulcano”, che “cercherà di funzionare da sismografo delle mutazioni del presente”.

 

***

MONICA LUCARELLI

 

DOMANDE ALL’OMBRA DI GUALTIERI

Curiose domande, tutte senza risposta, circolano in Campidoglio all’ombra di Roberto Gualtieri. Una in particolare svetta su tutte: “Chi si è messo di traverso ostacolando con ogni mezzo la nomina di Monica Lucarelli a vicesindaco?”

 

***

 

CINGOLANI HA A CUORE SABAUDIA

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ieri ha partecipato alla presentazione all'Arma dei Carabinieri della missione del Pnrr, con il titolo “Rivoluzione verde e transizione ecologica".

 

ROBERTO cingolani

Nella Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma Cingolani ha sottoscritto con il Comandante generale dell'Arma, Teo Luzi, un protocollo d'intesa che coinvolge anche i ministeri degli Affari esteri, della Difesa e delle Politiche agricole per riqualificare il Centro di addestramento forestale di Sabaudia a Centro di eccellenza internazionale in materia ambientale, forestale, di biodiversità e di gestione di aree naturali.

 

carne sintetica 2

***

DE CASTRO E PICIERNO CONTRO CARNE SINTETICA

Sembra un nuovo scandalo, da come lo raccontano gli europarlamentari Paolo De Castro e Pina Picierno: un programma europeo avrebbe finanziato con 2 milioni di euro un progetto per la produzione di carne sintetica.

 

pina picierno

De Castro e Picierno hanno chiesto spiegazioni alla Commissione Europea, sottolineando che la produzione di carne in laboratorio “determina conseguenze nefaste a più livelli”. Senza dimenticare che un progetto simile provoca un impatto ambientale che “rischia di essere più elevato di quello generato dagli allevamenti, mettendo “a repentaglio la vita nelle zone rurali” e “distorcendo la concorrenza con gli agricoltori europei”.

 

***

 

ROBERTO SERGIO SEMPRE IN MOVIMENTO

roberto sergio

 

Mentre a Napoli andava in scena il cda della Rai, con le nomine avversate da Giuseppe Conte, un altissimo dirigente Rai come Roberto Sergio si trovava nella Nuvola di Massimiliano Fuksas, all’inaugurazione di una fiera d’arte. Sempre in movimento, Sergio camminava imperterrito negli spazi espositivi, con il cellulare attaccato all’orecchio.

ROBERTO SERGIOpina picierno 2

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...