I VELENI DI FERRONI – CONFINDUSTRIA BY BONOMI CONTINUA A PERDERE PEZZI: DOPO MARCELLA PANUCCI SE NE VA ANCHE IL DIRETTORE DELLE POLITICHE INDUSTRIALI ANDREA BIANCHI, PASSATO A INVITALIA (PER UNA VOLTA ARCURI HA CONVINTO QUALCUNO) – HA OTTIME RELAZIONI CON TUTTI I MINISTRI DELL’INDUSTRIA DELL’ULTIMO DECENNIO, E NON SI POSSONO NON NOTARE LE PRESENZE AI CONVEGNI ACCANTO A BERNARDO MATTARELLA…

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Gianfranco Ferroni per “il Tempo”

 

CARLO BONOMI CARLO BONOMI

Arcuri sfila un direttore a Carlo Bonomi, Bianchi arruolato da Invitalia

Nell’argenteria della Confindustria di Carlo Bonomi è sparito un altro elemento di valore.

 

Dopo Marcella Panucci, che ha lasciato la direzione del sodalizio per un posto governativo (anche se la poltrona attesa da mesi nel ministero guidato da Stefano Patuanelli è ancora occupata, tanto che nel frattempo Panucci ha accettato la nomina a consigliere d’amministrazione di Widiba, la banca telematica e di consulenza finanziaria controllata dal Monte dei Paschi di Siena), è l’uscita di Andrea Bianchi che sta scontentando l’ambiente confindustriale.

 

ANDREA BIANCHI ANDREA BIANCHI

Apprezzatissimo da tutti, Bianchi era il direttore delle politiche industriali, e ora è passato ad Invitalia come responsabile della pianificazione strategica e delle politiche industriali (non c’è dubbio, per ‘l’acquisto’ effettuato Domenico Arcuri merita, per una volta, un applauso).

 

Un personaggio di capacità non comuni e di ottime relazioni, a cominciare da quelle con tutti i ministri dell’Industria dellultimo decennio (in particolare Pier Luigi Bersani).

DOMENICO ARCURI DOMENICO ARCURI

 

Chi va a cercare sul web le partecipazioni di Bianchi ai convegni, non può non notare le presenze accanto a Bernardo Mattarella, quando quest’ultimo era responsabile incentivi e innovazione di Invitalia.

 

“Da viale dell’Astronomia al governo dei Cinque Stelle, si va in orbita”, dice un imprenditore che conosce le stanze della sede dell’Eur come le sue tasche...

 

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BERNARDO MATTARELLA BERNARDO MATTARELLA

Gli yacht del nipote di Spadolini

I più giovani non lo conoscono, ma Giovanni Spadolini è stato un presidente del consiglio. È stato uno dei bersagli preferiti del vignettista Giorgio Forattini, che immortalava l’intellettuale, giornalista e politico con un pisellino da putto, spesso zampillante.

 

Tommaso Spadolini, figlio di Pierluigi, che a sua volta era fratello di Giovanni, ormai è più famoso dello zio: merito dei progetti che dedica agli yacht per i veri ricchi. L’ultimo si chiama Montecristo 43, un mostro di 43 metri in alluminio, con un nome ispirato alla celebre isola dell’arcipelago toscano che Tommaso vede dalla sua casa al mare.

 

tommaso spadolini 1 tommaso spadolini 1

Un numero che può interessare gli appassionati? Quella degli 8,7 metri di baglio massimo. Comunque, il padre Pierluigi ha lasciato tante tracce della sua professionalità, come a Rocca Salimbeni, nella città del palio: “L’intervento di Spadolini per il Monte dei Paschi di Siena è considerato tra i più rappresentativi dell’architettura organica in Italia;

 

montecristo 43 1 montecristo 43 1

ad essa si ispira pure il motivo della compenetrazione fra spazi interni e spazi esterni proposto nei vani che fungono da snodo fra i diversi fabbricati”, si legge nel sito internet della banca. L’arte, innanzitutto.

tommaso spadolini tommaso spadolini

 

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Bobo Bocca si consola con Torino (Gaetano)

Bernabò Bocca, detto Bobo, non sta passando momenti felici, come tutti gli albergatori italiani. Lui, che è il numero uno del settore, può però consolarsi del fatto che Gaetano Torino, direttore generale del Grand Hotel Sina Bernini Bristol di Roma, è stato eletto manager italiano dell’anno 2020 da Ehma, European Hotel Managers Association.

 

BERNABO' BOCCA FEDERALBERGHI BERNABO' BOCCA FEDERALBERGHI

Professionalità, dedizione al lavoro, positività, perseveranza, ma soprattutto passione sono state le principali motivazioni che hanno convinto la giuria dell’associazione internazionale dei dirigenti d’albergo di alto livello a conferire il premio a Torino. Ad annunciarlo è stato il presidente europeo e delegato nazionale di Ehma, Ezio A. Indiani, general manager dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, in occasione del meeting autunnale del chapter italiano dell’associazione.

 

gaetano torino gaetano torino

“L’ampiezza e la qualità delle esperienze direttive maturate aggiunte all’evidenza dei risultati specifici raggiunti fanno di Gaetano Torino un leader importante”, ha commentato Indiani. “Il conferimento di questo premio dimostra ancora una volta il prestigio e la credibilità del suo background professionale e conferma la sua ricca esperienza come general manager”. In alto i calici.

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