roberto gualtieri giuseppe conte

I VELENI IN PIAZZA DI FERRONI – FORSE NON CI AVETE CASO, MA AGLI STATI GENERALI DI CONTE C’ERA ANCHE UN AGNELLI - NIENTE A CHE FARE CON LA FAMIGLIA DELLA FIAT, MA… – GUALTIERI STA PENSANDO DI APRIRE A FONDI DI INVESTIMENTO ALTERNATIVI – GLI ARCHITETTI SCRIVONO A FRANCESCHINI E NARDELLA, LA MELANDRI PREMIA RENZO PIANO...

stati generali conte

 

Gianfranco Ferroni per “il Tempo”

 

C’era un Agnelli a Villa Pamphilj ma non è parente dell'Avvocato

Dal premier Giuseppe Conte, a Villa Doria Pamphilj, agli "stati generali", c’era un Agnelli. Niente a che fare con la storica famiglia della Fiat, però: si trattava del presidente di Confimi Industria Paolo Agnelli, noto per le sue pentole amatissime dai vip, e che alla kermesse governativa ha anche pronunciato alcune parole dedicate al mondo delle quattro ruote.

 

Per Agnelli, “in queste settimane si è parlato tanto di automotive, ma non si dice mai che il settore è fatto di piccole e medie aziende che lavorano acciaio e alluminio per la componentistica, costrette a scontrarsi, per l'acquisto della materia prima, con dei giganti che esportano questi due metalli in dumping, in barba ai diritti dei lavoratori e alle leggi ambientali.

 

paolo agnelli

Che si lavori per proteggere il mercato allora, si rafforzino i dazi". Il presidente del Consiglio avrà preso qualche appunto? Agnelli ha anche affermato che “non possiamo però perdere altro tempo e ci sono azioni prioritarie rispetto ad altre come la necessità di far tornare le nostre aziende a competere sui mercati internazionali".

 

***

La Melandri premia Renzo Piano

Una storia per il futuro

Un altro premio al senatore a vita Renzo Piano. L’architetto, Pritzker Prize 1998, è il vincitore di un riconoscimento alla carriera assegnato nell’ambito del Premio Italiano di Architettura 2020, indetto dal Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e da Triennale Milano, con il patrocinio del Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo guidato da Dario Franceschini.

 

IL MAXXI PREMIA RENZO PIANO

L’annuncio è stato dato in diretta ieri dal presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri, dal presidente della Triennale di Milano Stefano Boeri e dal direttore generale per la creatività contemporanea del Mibact Margherita Guccione, in collegamento proprio con Piano, durante il festival online Una storia per il futuro, maratona digitale lunga di dieci ore organizzata dal Maxxi sui suoi canali social in occasione dei suoi dieci anni di vita. E durante la giornata sul palco virtuale del Maxxi si è affacciato anche il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

 

stadio Artemio Franchi

***

Gli architetti scrivono a Franceschini e Nardella

“A Firenze, per lo stadio di Nervi, non ripetiamo l’errore del ponte Morandi di Genova”: Ugo Carughi in qualità di presidente Do.Co.Mo.Mo. Italia, Alessandro Castagnaro numero uno di Aniai, Maria Cristina Tullio presidente Aiapp e Luca Zevi vice-presidente In/Arch hanno scritto al ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini e al sindaco di Firenze Dario Nardella per salvare lo stadio Artemio Franchi, affermando che “è da scongiurare risolutamente l’ipotesi di abolire o anche solo allentare il vincolo che salvaguarda questo importante manufatto progettato da Pierluigi Nervi, puntando al contrario al suo ripristino”.

Alessandro Castagnaro

 

Per questo “può essere senz’altro studiata una soluzione progettuale capace di integrare il vecchio stadio, rigorosamente restaurato e ripristinato, all’interno di un complesso edilizio e paesaggistico più ampio, capace di ospitare tutti i servizi necessari a un complesso sportivo contemporaneo. Un percorso ardito e affascinante, che potrebbe essere opportunamente avviato attraverso un concorso internazionale di progettazione aperto”. Sottolineando che “siamo ancora freschi dall’errore fatale, tanto sul terreno tecnico quanto su quelli culturale e procedurale, di demolire un capolavoro come il viadotto sul Polcevera a Genova”.

Roberto Gualtieri

 

Gualtieri apre ai fondi alternativi?

Grandi novità dalle parti del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Una consultazione lanciata dal Dipartimento del Tesoro potrebbe aprire i fondi d'investimento alternativi italiani riservati ad una platea di clientela retail più ampia, con patrimoni di medie e grandi dimensioni, disponibile ad investire nel medio e lungo periodo in asset illiquidi e in società non quotate, allo scopo di diversificare il proprio portafoglio finanziario, conseguire un rendimento apprezzabile, finanziare le imprese italiane e con esse la ripresa economica.

ROBERTO GUALTIERI AKA MAO TSE TUNG

 

Le associazioni di settore più coinvolte come Aifi, Aipb e Assogestioni, avevano già formulato numerose considerazioni in questa direzione. La proposta di revisione, oggetto della consultazione, consentirebbe l'accesso a questi fondi di investitori non professionali con soglia di investimento minimo 100mila euro. La scadenza per i commenti e i contributi alla consultazione è stata

pentole agnelli

Gualtieri Conte

paolo agnelli

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO