LA VERITÀ È CHE NON CONTIAMO ABBASTANZA – SONO PASSATI DUE ANNI ABBONDANTI DALL’ELEZIONE DI BIDEN ALLA CASA BIANCA E “SLEEPY JOE” NON HA ANCORA NOMINATO L’AMBASCIATORE IN ITALIA. VILLA TAVERNA È RETTA DALL’INCARICATO D’AFFARI, SHAWN CROWLEY, E ROMA È RIMASTA LA SEDE PIÙ IMPORTANTE ANCORA SCOPERTA. UNA TITUBANZA CHE INIZIA A FAR PARLARE ANCHE I MEDIA AMERICANI, TANTO CHE “AXIOS” PARLA APERTAMENTE DI “MISTERO ITALIANO” – HICKEY, ROBERT, PELOSI: TUTTI I NOMI FATTI (E BRUCIATI) NEGLI ULTIMI MESI

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giorgia meloni joe biden g20 6 giorgia meloni joe biden g20 6

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per www.repubblica.it

 

"Il mistero italiano di Biden". Così il sito Axios ha titolato l’articolo che ha pubblicato sulla poltrona vuota dell’ambasciatore Usa a Roma, un’anomalia che adesso inizia ad attirare l’attenzione anche dei media americani.

 

AXIOS - IL MISTERO ITALIANO DI BIDEN AXIOS - IL MISTERO ITALIANO DI BIDEN

Axios parte dal fatto che nei giorni scorsi il Senato ha confermato la nomina dell’ex sindaco di Los Angeles Eric Garcetti a rappresentante in India, dopo una battaglia politica durata un paio di anni. Questo fa dell’Italia la sede più importante, e ambita dai finanziatori del Partito democratico, rimasta ancora scoperta.

 

In origine il primo nome preso in considerazione per Via Veneto era stato Douglas Hickey, che nel 2014 era stato nominato dal presidente Obama come Commissioner General per l’Expo di Milano. In quella posizione, aveva gestito il finanziamento e la costruzione dello Usa Pavilion, in cui erano state coinvolte anche molte aziende private.

 

joe biden joe biden

Questo ruolo però era diventato un’arma a doppio taglio, perché da una parte garantiva contatti e conoscenza di Hickey del nostro paese, ma dall’altra lo esponeva al rischio di conflitti di interesse, perché aveva quanto meno un debito di gratitudine nei confronti delle imprese che lo avevano aiutato. Hickey poi veniva visto come un uomo dell’ex segretario di Stato Kerry [...]. Perciò alla fine era stato dirottato sull’ambasciata in Finlandia, a cui peraltro l’invasione dell’Ucraina e la richiesta di ingresso nella Nato hanno dato un’importanza superiore al passato.

eric garcetti eric garcetti

 

Per Roma quindi era emerso il nome di Stephen Robert, ex presidente del fondo di investimenti Oppenheimer, sposato con Pilar Crespi, figlia del conte Rodolfo , […] legato soprattutto a Nancy Pelosi, alleata chiave di Biden. Questa nomina però non era mai davvero decollata.

 

Quando l’allora premier Draghi era venuto in visita a Washington, il capo della Casa Bianca gli aveva detto che stava ritardando la scelta [...] perché aveva bisogno di individuare un candidato in grado di ottenere con certezza e rapidità la conferma del Senato, vista la maggioranza molto risicata dei democratici in questa aula.

Stephen Robert Stephen Robert

 

Ciò aveva alimentato le speculazioni sul fatto che in realtà tutto ruotasse intorno al futuro della Speaker della Camera.

 

I sondaggi prevedevano che i democratici avrebbero perso malamente le elezioni midterm del novembre scorso, e quindi Nancy Pelosi avrebbe dovuto lasciare la terza carica dello Stato. Villa Taverna sarebbe stata il perfetto premio di consolazione, e quindi Biden teneva in caldo il posto per vedere come andava il voto.

 

shawn patrick crowley foto di bacco shawn patrick crowley foto di bacco

Il risultato però ha sorpreso tutti, e nonostante i democratici abbiano perso la Camera, la sconfitta è stata di misura. Quindi Pelosi ha perso il posto di Speaker e la guida della minoranza, […] però ha conservato il ruolo di mentor della leadership del partito dietro le quinte. In più suo marito Paul è stato aggredito nella loro casa di San Francisco, e le cure di cui ha bisogno non renderebbero facile un trasferimento in Italia.

 

[…] Al momento gli interessi di Washington sono tutelati dall’incaricato d’affari Shawn Crowley, un diplomatico di carriera che potrebbe restare fino alla fine del mandato.

 

JOE BIDEN GIORGIA MELONI JOE BIDEN GIORGIA MELONI

[...] E’ possibile che la prossima visita alla Casa Bianca della premier Meloni, prevista entro giugno, acceleri la selezione.

 

In genere i presidenti scelgono il 70% degli ambasciatori tra i diplomatici di carriera, e il 30% tra i sostenitori politici e finanziari. Roma è quasi sempre appartenuta alla seconda categoria, con personaggi come Clare Boothe Luce che aveva rappresentato Eisenhower all’inizio della Guerra Fredda, Maxwell Rabb che dovette gestire la crisi tra Reagan e Craxi a Sigonella, o Richard Gardner durante il rapimento Moro. […]

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