guarguaglini

LA VERSIONE DI GUARGUAGLINI - IL VETERANO DELL’INDUSTRIA DELLA DIFESA E DELL’AEROSPAZIO PARLA DELLE NOMINE DI FINCANTIERI: UN REBUS PER IL GOVERNO, CHE INTENDE SOSTITUIRE L’AD GIUSEPPE BONO PER RAGIONI DI ETÀ - "NON SI PUÒ PENSARE DI METTERE A CAPO DI QUESTA SOCIETÀ PERSONE CHE IMPARANO A CONOSCERE QUESTO MERCATO E I SUOI PRODOTTI DURANTE IL LORO MANDATO. LA SQUADRA DEI MANAGER AI MIEI TEMPI ERA COMPETENTE. IN FINMECCANICA C’ERANO ZAPPA, CAPORALETTI, PERTICA, ZAMPINI, GROSSI, DE LUCA, TUCCI. OGGI CHI C'È?"

Gianni Dragoni per http://www.giannidragoni.it/

 

pierfrancesco guarguaglini

Le nomine del nuovo vertice di Fincantieri si inseriscono nel quadro di un riassetto dell’industria della difesa italiana ed europea. Va affrontata anche la ridefinizione dei rapporti con Leonardo. Servono manager esperti del settore, che conoscano l’industria e i capi delle aziende concorrenti.

 

Pier Francesco Guarguaglini, veterano dell’industria della difesa e dell’aerospazio (nella foto in apertura), racconta a Poteri Deboli la sua visione sulle nomine Fincantieri. Un rebus per il governo, che intende sostituire l’amministratore delegato, Giuseppe Bono, per ragioni di età (ha 78 anni), ma non ha ancora individuato un successore dal curriculum convincente.

 

Bono è in carica da fine aprile 2002, prese il posto di Guarguaglini il quale, dopo aver risanato Fincantieri in tre anni, tornò da numero uno alla Finmeccanica, di cui Bono era amministratore delegato. Le risposte alle nostre domande sono in corsivo.

 

Giuseppe Bono

Ingegner Guarguaglini, molti si aspettano una prossima riorganizzazione dell’industria europea della difesa, con maggiori concentrazioni e meno duplicazioni.

L’industria della difesa europea in passato ha fatto notevoli sforzi per raggrupparsi, soprattutto alla fine degli anni Novanta e all’inizio degli anni 2000. Finmeccanica ha partecipato a questi sforzi di razionalizzazione costituendo, prima con Alcatel e successivamente con Thales, un gruppo industriale nel campo spaziale (le attuali Thales Alenia Space e Telespazio) e facendo accordi e acquisizioni nell’elicotteristica e nell’elettronica della difesa in Gran Bretagna. Altri risultati di tali sforzi furono Eads (attuale Airbus) e Mbda. Gli accordi furono favoriti da programmi di sviluppo di prodotti comuni a varie forze armate di paesi europei.

 

E adesso cosa succederà?

Giuseppe Bono

Il primo passo che deve essere fatto è politico, perché se l’Unione europea avesse una politica estera comune ai 27 paesi e di conseguenza una forza armata di difesa comune sicuramente si raggiungerebbe l’unificazione dei mezzi per la difesa. Va tenuto conto che attualmente la Gran Bretagna è uscita dall’Europa e questo rende un po’ più difficile la partecipazione dell’industria britannica della difesa al consolidamento europeo.

 

Che impatto avrebbe un mercato unico europeo?

Se ci fosse mercato unico europeo non è detto che ci sarebbe un’unica industria europea dell’aerospazio e difesa. Negli Stati Uniti, un mercato enorme, ci sono quattro-cinque grandi gruppi con diverse specializzazioni ma anche in competizione tra loro.

 

GUARGUAGLINI PIERFRANCESCO

Intanto Fincantieri litiga con Leonardo…

In Italia abbiamo attualmente due industrie principali, Finmeccanica-Leonardo e Fincantieri, poi aziende di dimensione più piccola, come Elettronica. Non va dimenticato che in Fincantieri ha una grossa parte la cantieristica civile.

 

Nel fare le nomine separerebbe la parte militare da quella civile?

Io le terrei tutte e due. Nella parte civile servono poco le alleanze, servono i rapporti con i clienti e la competitività con i concorrenti. Non le separerei.

 

Va considerata la riorganizzazione dell’industria della difesa?

Occorre una migliore definizione dei ruoli tra Finmeccanica e Fincantieri e quali siano le rispettive reali competenze. In Francia la relazione tra Thales che opera nell’elettronica e l’ex Dcns, ora Naval Group, che costruisce la nave è sempre stata ed è molto più stretta e molto più integrata rispetto al rapporto tra Finmeccanica e Fincantieri.

 

guarguaglini pierfrancesco

Va cambiata la struttura, la combinazione dei rapporti industriali o il problema è nel rapporto tra le persone?

Il rapporto tra le persone sicuramente gioca, ma anche la struttura. Bisogna ricercare il maggior utilizzo delle competenze che stanno nelle società per fare prodotti più competitivi, sia dal punto vista operativo sia dal punto produttivo.

 

Cosa bisognerebbe cambiare? Non basta che ci sia una società comune, Orizzonte sistemi navali?

Per me, se la responsabilità del sistema nave è di Fincantieri, le competenze del sistema di combattimento e le relative risorse devono essere allocate in questa società, mentre in Leonardo dovrebbero risiedere le capacità e le risorse nel campo radar, comunicazioni e subacqueo in modo da avere prodotti competitivi a livello mondiale. L’aver costituito Orizzonte sistemi navali fu un tentativo di mettere a fattor comune le competenze del sistema nave.

 

marina grossi il cardinale giovanni battista re pierfrancesco guarguaglini

Pende la questione dell’assetto futuro di Oto Melara e Wass. Leonardo voleva venderle al gruppo Knds tra francesi e tedeschi. Fincantieri voleva comprarle ma non ha i soldi… Oto Melara avrebbe bisogno di un partner internazionale.

Non so se Leonardo le voglia vendere. Se vuole venderle sicuramente Wass deve andare a Fincantieri. E non può andare insieme a Oto Melara sotto il controllo di qualche industria straniera. Non esiste, infatti, nessun partner straniero che sia interessato sia a Oto che a Wass. 

 

E Oto Melara?

Sicuramente va inserita in una partnership a livello europeo, però è più difficile rispetto a dieci anni fa. Ai miei tempi avevo raggiunto un accordo per fare una partnership con la tedesca Krauss-Maffei. Ma, dopo che andai via a dicembre 2011, da Finmeccanica non fu più perseguita questa strada. L’accordo prevedeva che Krauss-Maffei entrasse al 30% in Oto Melara e fosse costituito un comitato strategico per le strategie comuni nel quale i tedeschi avrebbero avuto l’ultima parola.

 

marina grossi pierfrancesco guarguaglini

Si interessa a Oto Melara anche Rheinmetall. Ci fu interesse ai suoi tempi?

Oto Melara ha sempre avuto rapporti buoni anche con Rheinmetall, ma quest’ultima, ai miei tempi, chiese di avere la maggioranza e il governo italiano non fu d’accordo.

 

Partnership europea per Oto Melara cosa vuol dire?

L’Italia sarà per forza in minoranza ma dovrà riuscire ad ottenere alcuni specifici ruoli e responsabilità per la propria industria. C’è l’esempio di Mbda, la società missilistica europea costituita a suo tempo tra Francia, Gran Bretagna e Italia.

 

Si può immaginare un futuro tipo Mbda?

Per me è molto difficile. Francia, Gran Bretagna e Italia avevano a fattor comune molti programmi missilistici e pertanto nella costituzione di Mbda questo aspetto fu di aiuto ed inoltre l’Italia ha partecipato a Mbda quasi dall’inizio. Al contrario, i programmi comuni per lo sviluppo di  mezzi corazzati sono stati sempre in numero limitato ed inoltre Oto Melara dovrebbe inserirsi nel gruppo Knds ove la partnership franco-tedesca risale a diversi anni fa. Infine va considerato che la vera forza di Oto Melara sta nel campo navale, nel quale ha sviluppato prodotti molto validi quali il cannone da 76 mm e quello da 127 mm.

 

pierfrancesco guarguaglini saluta nicola latorre

Per le nomine come bisogna muoversi?

Se si vuol partecipare in modo intelligente allo sviluppo dell’industria italiana all’interno di quella europea non si può pensare di mettere a capo di questa società persone che imparano a conoscere questo mercato e i suoi prodotti durante il loro mandato. L’industria della difesa è un settore particolare, con un limitato numero di protagonisti; è necessario pertanto che il capo di un’industria conosca molto bene sia i principali propri clienti sia i capi delle altre industrie europee e americane del settore. Con rapporti di conflittualità ma anche di collaborazione.

 

Sono stati fatti nomi di esterni al settore…

Auspico che nel fare la scelta il governo tenga conto delle competenze necessarie in questo settore. Sia a livello di presidente sia di amministratore delegato. Uno potrebbe anche essere incompetente, ma tutti e due no. E conta anche avere direttori generali competenti.

giuseppe consolo marina grossi pierfrancesco guarguaglini

 

Non basta un capo bravo, ci vuole una squadra.

La squadra dei manager ai miei tempi era competente. In Finmeccanica c’erano Zappa, Caporaletti, Pertica, Zampini, Grossi, De Luca, Tucci e altri. Quando si andava a parlare con i concorrenti stranieri per fare progetti comuni era naturale che loro volessero imporre la loro industria, ma avevamo chi era in grado di ribattere. E’ naturale che se si va in Francia Thales voglia imporre la propria soluzione. Oggi chi c’è? … lasciamo perdere.

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…