LA VIA CRUCIS DI MANNINO – CI SONO VOLUTI 29 ANNI PER RESTITUIRE L'ONORE ALL’EX MINISTRO DC INQUISITO CON L’ACCUSA DI ESSERE UNO DEI CAPI DELLA TRATTATIVA STATO-MAFIA - VICENDA EMBLEMATICA E TRAGICA LA SUA, CERTO AVREBBE INTERESSATO LEONARDO SCIASCIA, SE FOSSE ANCORA VIVO. LA STORIA DI UNO CHE SI BATTE CONTRO LA MAFIA E VIENE ARRESTATO E PROCESSATO COME MAFIOSO – FALCONE SCRISSE UN ARTICOLO IN SUA DIFESA…

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Marcello Sorgi per la Stampa

 

calogero mannino calogero mannino

Chi si ricorda più di Calogero Mannino, l' ex-ministro dc siciliano inquisito 29 anni fa con l' accusa di essere uno dei capi della trattativa Stato-mafia, e solo ieri assolto definitivamente - e pienamente - in Cassazione? Ventinove anni sono metà di una vita, e sembra lontano un secolo il giorno in cui Mannino fu arrestato sulla base delle solite dichiarazioni di pentiti - nel suo caso, non certo dei Buscetta. C' era ancora la Prima Repubblica. Non c' era ancora stata Tangentopoli. L' Italia era governata da un pentapartito a guida Andreotti, ignaro anche lui che di lì poco altre accuse di mafia sarebbero piovute sul suo capo.

 

marco follini pietrangelo buttafuoco calogero mannino marco follini pietrangelo buttafuoco calogero mannino

Mannino era allora un cinquantenne giunto a un punto strategico della sua esperienza: aveva fatto il ministro, era tornato in Sicilia come segretario regionale dopo l' arresto e l' espulsione dalla Dc di Vito Ciancimino - l' ex sindaco di Palermo, lui sì un mafioso fatto e finito -, e si era impegnato in una campagna di rinnovamento e di pulizia del partito con parole d' ordine antimafia. Anche per questo era entrato nel mirino di Cosa Nostra, che lo aveva messo tra gli uomini dello Stato da eliminare, per continuare la mattanza che dalla fine degli Anni '70 tanti poliziotti, magistrati, politici aveva visto cadere.

 

calogero mannino (2) calogero mannino (2)

Come abbia potuto un uomo come Mannino finire invece in cima all' elenco delle personalità da arrestare, per contestargli il tentativo di trovare un compromesso tra Stato e mafia, non s' è mai capito. Ma Cosa Nostra ha diversi modi di colpire, tra cui quello di "mascariare": di rovinare, cioè, macchiandogli la reputazione, i propri avversari. Quando Mannino fu inquisito, Giovanni Falcone, allora collaboratore della "Stampa", inaspettatamente scrisse un articolo in sua difesa, che i magistrati che lo hanno giudicato in primo grado si sono sempre rifiutati di prendere in esame, solo perché non faceva esplicitamente il suo nome.

 

Comunque, alla fine, tutto è bene quel che finisce bene. Anche se nessuno potrà ridargli i 29 anni passati nelle aule di giustizia, i giudici della Cassazione hanno almeno restituito a Mannino l' onore. Vicenda emblematica e tragica la sua, certo avrebbe interessato Leonardo Sciascia, se fosse ancora vivo. La storia di uno che si batte contro la mafia e viene arrestato e processato come mafioso.

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