VOCI DAL COLLE - DI UNA CRISI AL BUIO È VIETATO PARLARNE NELLE STANZE QUIRINALIZIE. DI UN VOTO PRIMA DEL REFERENDUM NEANCHE E DOPO SE NE PUÒ DISCUTERE QUANDO GLI ITALIANI AVRANNO DECISO LA RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI MA SUCCESSIVAMENTE ALLA RIDEFINIZIONE DEI COLLEGI ELETTORALI ETC ETC -  MATTARELLA PREFERIREBBE SI ANDASSE VERSO UNA RICOMPOSIZIONE DELL’ATTUALE MAGGIORANZA. I TONI FORTI DI RENZI NON SONO PIACIUTI MA NEANCHE QUELLI DI ZINGARETTI E DI ORLANDO CHE ADDIRITTURA PAVENTA IL VOTO. LA DIPLOMAZIA DEL QUIRINALE È AL LAVORO PER SMUSSARE GLI ANGOLI.....

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sergio mattarella giuseppe conte 3 sergio mattarella giuseppe conte 3

DAGONEWS

 

Niente tregua per il Presidente. Appena finito di riparare il vulnus nelle relazioni Italia-Cina ed ecco che le preoccupazioni aumentano per la maggioranza instabile che sorregge il governo Conte 2.

Di una crisi al buio è vietato parlarne nelle stanze quirinalizie. Di un voto prima del referendum neanche e dopo se ne può discutere quando gli italiani avranno deciso la riduzione dei parlamentari ma successivamente alla ridefinizione dei collegi elettorali etc etc.

 

renzi zingaretti renzi zingaretti

I consiglieri del Presidente sono unanimi quando storcono nel sentire che se Renzi dovesse rompere o viceversa un Conte decisionista dovesse fare a meno di lui, allora, il Governo potrebbe ricevere la fiducia al Senato grazie a uno sparuto gruppo di cosiddetti “responsabili”.

 

Tutti chiedono ora consigli al Colle, non necessariamente al Presidente, per evitare di infilarsi in un vicolo cieco. Una cosa è certa: il Presidente non ama i toni aspri e preferirebbe si andasse verso una ricomposizione dell’attuale maggioranza. I toni forti di Renzi non sono piaciuti ma neanche quelli di Zingaretti e di Orlando che addirittura paventa il voto. Insomma la diplomazia del Quirinale è al lavoro per smussare gli angoli.....

orlando renzi franceschini orlando renzi franceschini

 

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