ambasciatore russo a roma razov

VOLETE CAPIRE COME STANNO MESSI I RAPPORTI TRA RUSSIA E OCCIDENTE? LEGGETE L'ORDINE DELL'AMBASCIATORE SERGEY RAZOV AI FUNZIONARI DI STANZA A ROMA: "DAL PROSSIMO 15 MAGGIO PER RAGIONI DI SICUREZZA SIETE INVITATI A LASCIARE LE VOSTRE PRIVATE ABITAZIONI PER RISIEDERE NELLA NOSTRA AMBASCIATA" - LA SCELTA DI MOSCA POTREBBE ESSERE LA CONSEGUENZA DELL’ESPULSIONE DEI 30 DIPLOMATICI RUSSI DALL’ITALIA DECISA DALLA FARNESINA LO SCORSO 5 APRILE…

Valentino Di Giacomo per “Il Mattino

 

sergey razov ambasciatore russo

«Dal prossimo 15 maggio per ragioni di sicurezza siete invitati a lasciare le vostre private abitazioni per risiedere nella nostra ambasciata». Deve essere in sostanza l’ordine che nelle scorse ore è stato impartito dall’ambasciatore a Roma della Federazione Russa, Sergey Razov, ai funzionari del proprio corpo diplomatico di stanza nella capitale.

 

ambasciatore russo a roma razov

Una decisione che non ha precedenti e che rende ben evidente il clima dei rapporti bilaterali tra la Russia e l’Occidente. Tutti i consiglieri, segretari e addetti della rappresentanza diplomatica russa a Roma dovranno lasciare i propri appartamenti per stabilirsi in qualche alloggio allestito direttamente nell’ambasciata di via Gaeta, nella storica e splendida residenza dei plenipotenziari russi di Villa Abamelek o, probabilmente, in altri appartamenti decisi dall’ambasciata.

 

ambasciatore razov

Difficile stabilire se questa sia realmente una mossa scaturita da reali esigenze di sicurezza e di prudenza per mettere al riparo da possibili agguati il personale diplomatico. Non è da escludere che la decisione ad effetto possa essere frutto dell’ormai ampiamente collaudata strategia di Mosca finalizzata ad alimentare la narrazione della «caccia al russo» e dell’accusare gli occidentali di avere atteggiamenti «russofobici».

 

Intanto - secondo quanto raccolto dal Mattino - sono già diversi gli appartenenti alla rete diplomatica della Federazione Russa che negli ultimi giorni hanno comunicato ai proprietari di casa di dover lasciare gli appartamenti presi in fitto entro il 15 maggio per trasferirsi in ambasciata.

 

LA MOSSA

Il personale accreditato a Roma - dopo l’espulsione agli inizi di aprile di 30 diplomatici russi accusati dalla Farnesina di mettere in pericolo la sicurezza nazionale italiana - conta attualmente su circa 40 addetti, escluso il personale di servizio. Si tratta di consiglieri, rappresentanti commerciali, primi e secondi segretari, addetti di Marina ed Esercito.

 

Sergey Razov ambasciatore Russo in Italia con la moglie

Molti di questi dovranno ora fare le valigie e trasferirsi in ambasciata o in sedi ritenute sicure. Eppure, da quando lo scorso 24 febbraio i militari di Mosca hanno invaso l’Ucraina, gli unici segnali di insofferenza verso i russi sono stati solo simbolici.

 

Un secchio di vernice rossa, due settimane fa, è stato lanciato da un cittadino ucraino contro il portone d’ingresso della sede romana dell’ambasciata di via Gaeta, a simboleggiare il sangue versato dai propri connazionali.

 

Altre scene simili si sono viste all’esterno di ville appartenenti ad oligarchi russi, tinteggiate con i colori della bandiera ucraina. Ma all’esterno della sede diplomatica della Federazione Russa sono stati pure lasciati nelle ultime settimane fiori e biglietti da parte dei cittadini italiani. Tutt’altro che segnali di «russofobia» come segnala costantemente il governo di Mosca sulle tv di Stato e attraverso i propri account sui social.

 

draghi putin

Resta da capire se la scelta di far trasferire il personale diplomatico in ambasciata sia una decisione presa in Italia oppure se l’ordine sia arrivato direttamente dal Cremlino anche per altre sedi diplomatiche dell’Occidente.

 

LA SFIDA

Nulla può far escludere che la scelta di Mosca possa essere conseguenza dell’espulsione dei 30 diplomatici russi dall’Italia decisa dalla Farnesina lo scorso 5 aprile. I 30 emissari di Mosca furono ritenuti «persone non grate», 25 di questi - secondo l’Aisi, l’agenzia interna della nostra intelligence - erano per certo spie di Mosca.

 

MARIO draghi E VLADIMIR putin

007 russi che in questi anni hanno provato più volte a mettere le mani sui segreti italiani, in particolar modo sui dossier relativi alla nostra Difesa e alle strategie militari della Nato.

 

Il caso più eclatante risale sicuramente allo scorso anno quando proprio due persone accreditate presso l’ambasciata della Federazione Russa - l’addetto militare Alexey Nemudrov e l’addetto alla Difesa aggiunto Dmitry Ostroukhov, poi espulsi - furono accusate di aver tentato di comprare alcuni dossier militari classificati dal capitano di fregata della nostra Marina, Walter Biot.

 

Per i russi far alloggiare i propri emissari all’interno dell’ambasciata potrebbe essere un modo anche per cercare di tenerli al riparo da occhi indiscreti o, forse, evitare che alcuni possano finire sotto la lente del nostro controspionaggio. Intanto una buona parte del corpo diplomatico russo ha già pronti gli scatoloni.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)