LULA E ROSANGELA SILVA DETTA JINJA
Emiliano Guanella per "la Stampa"
Annullata la condanna per corruzione, l'ex presidente Lula da Silva può di nuovo tornare a fare politica e potrebbe ora ricandidarsi per guidare il Brasile. La decisione della Corte Suprema (Stf) rivoluziona il panorama politico e riaccende le fortissime divisioni viste negli anni scorsi, con la maxi inchiesta Lavajato e la detenzione per un anno e sette mesi di Lula.
LULA E ROSANGELA SILVA DETTA JINJA
La sentenza del giudice Carlos Fachin si basa sul principio di incompatibilità della corte di Parana nel giudicare le azioni di un ex presidente e rimanda tutto alla giustizia di Brasilia. Sarebbe comunque ingenuo pensare che alla base di tutto non ci siano i messaggi audio tra il giudice Sergio Moro e procuratori venuti alla luce recentemente.
In più occasioni Moro guidava l'azione degli investigatori dimostrando di voler condannare Lula, un comportamento chiaramente contrario al ruolo super partes assegnatogli dall'ordinamento penale brasiliano. La sinistra festeggia e prepara il terreno per una più che possibile pre candidatura dello stesso Lula per le presidenziali del 2022.
Jair Bolsonaro 1
Un sondaggio di pochi giorni fa lo posiziona come l'unico politico in grado di battere in un eventuale secondo turno l'attuale presidente Jair Bolsonaro, che ha già espresso la sua volontà di correre per un secondo mandato. Il rientro di Lula è una pessima notizia per i diversi candidati moderati, ad iniziare dal governatore di San Paolo Joao Doria. Cade la stella di Sergio Moro, che aveva sperato di cavalcare l'onda lunga della Lavajato. - Lula da Silva, ex presidente.
