davide casaleggio di maio

IL VOTO RISCHIA DI COSTARE CARO A DAVIDE CASALEGGIO - PER CAPIRE PERCHÉ I PENTASTELLATI GOVERNEREBBERO CON CHIUNQUE PUR DI SCONGIURARE LE URNE, BASTA FARE I CONTI IN TASCA A ROUSSEAU - LA PIATTAFORMA DEL M5S È MANTENUTA DAI PARLAMENTARI GRILLINI: UNA TRUPPA DIMEZZATA SIGNIFICHEREBBE 600 MILA EURO DI BUCO...

 

Pubblichiamo un estratto del servizio di copertina del nuovo numero di Panorama in edicola da oggi. Alla vigilia di un voto (le regionali in Emilia Romagna e Calabria) che potrebbe rivelarsi devastante per i pentastellati, il settimanale si concentra sulla crisi del M5s. Svelando in particolare «i segreti di Rousseau», la piattaforma simbolo del grillismo, sintesi di una commistione tra politica e affari ormai divenuta indigesta anche agli adepti di Davide Casaleggio e Beppe Grillo.

 

Francesco Bonazzi per “la Verità

 

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 3

Passa ancora per strumento geniale di consenso, potere arcano, bestia tecnologica, fucina del cittadino digitale di domani, ma la piattaforma Rousseau è un gigante dai piedi di argilla, con un equilibrio finanziario assai precario e con i deputati grillini che ormai non nascondono un' insofferenza crescente. Si estende anche il malcontento nei confronti di Davide Casaleggio e di questa sorta di «partito in service», con il suo sistema di votazioni e di controllo interno vissuto ormai come un' imposizione. Del resto, se si vuole capire perché il Movimento, pur di non andare a elezioni anticipate, farebbe il governo anche con i Fratelli Musulmani, basta fare due conti in tasca a Rousseau.

 

Con i sondaggi che danno il Movimento più che dimezzato, ovvero a non più del 15% di consensi, si aprirebbe una voragine nella contribuzione obbligatoria dei deputati da oltre 600 mila euro. Il che sarebbe davvero una sventura, per un bilancio che si regge per l' 80% su questa voce e pareggia a un milione e 100 mila euro. [... ]

 

DAVIDE CASALEGGIO

Il suo primo vero scricchiolio è un passo falso che Casaleggio senior non avrebbe mai commesso, ovvero il ritiro della copertura legale a Beppe Grillo per «superiori motivi economici», comunicatagli con una certa freddezza poco prima del Natale scorso. Nel 2018, l' Associazione aveva dovuto mettere a bilancio 272.972 euro di spese legali, che sono in gran parte frutto delle decennali battaglie del fondatore.

 

Questa gaffe di Davide Casaleggio, che in base allo statuto firmato in ospedale l' 8 aprile 2016 pochi giorni prima della morte di suo padre è presidente, tesoriere e amministratore dell' Associazione, ha fatto uscire allo scoperto il malcontento che covava da mesi. Sott' accusa quello che in realtà è un semplice sito Internet con una parte riservata ed è di proprietà non del Movimento, ma di un' associazione senza scopo di lucro della quale risultano soci Casaleggio e due suoi fedelissimi: Pietro Dettori ed Enrica Sabatini. [...]

 

Quello che non è emerso è che già oggi, secondo fonti interne a entrambi i gruppi di Palazzo Madama e Montecitorio, ci sarebbe un' evasione dei due terzi sull' obbligo di ogni deputato di versare 300 euro al mese a Rousseau. Questi soldi vanno pagati con bonifico autonomo da quello per la restituzione dei circa duemila euro al Movimento, con un versamento da effettuare entro il 10 del mese seguente su un conto presso Banca Etica, intestato all' Associazione Rousseau.

DAVIDE CASALEGGIO VALERIO TACCHINI

 

Al minimo ritardo, arriva una lettera di «richiamo». Anche per questo, un simile fenomeno di morosità colpisce parecchio. In ogni caso, se nel 2018 il pagamento dei servizi da parte dei deputati ha toccato quota 1.119.000 euro, a fronte di spese per 1.123.000 euro ed entrate totali per 1.254.000 euro, è logico che con un dimezzamento della rappresentanza grillina, come suggeriscono i sondaggi, Rousseau vedrebbe sfumare 600 mila euro di introiti. E sarebbe difficile pagare lo stipendio ai collaboratori e all' attuale decina di dipendenti, per un costo del lavoro che è arrivato a 335.800 euro l' anno.[...]

 

IL QUESITO DI ROUSSEAU SULLE REGIONALI IN EMILIA E CALABRIA

Senza entrare nel tema della trasparenza delle votazioni gestite con Rousseau, di cui si è discusso fino alla noia e comunque preoccupa gli stessi deputati pentastellati, che cos' è davvero questa sedicente piattaforma? Se gestisce la parte amministrativa e burocratica del Movimento, se spende soldi per le querele per diffamazione dei suoi esponenti, se copre le spese di propaganda (90.000 euro nel 2018, quando il Movimento nel biennio 2015-2016 ha dichiarato spese per 3.500 euro in tutto), se il recupero di una spina nel fianco come Alessandro Di Battista passa per un fantomatico incarico come «referente del portale eventi» di Rousseau, la vera ossatura di M5s da chi è costituita? Dall' Associazione o dal Movimento? [..]

 

A proposito di lucro o meno, pochi sanno che l' Agenzia delle entrate ha in sostanza cambiato la natura di Rousseau, perché i servizi «offerti» ai parlamentari per 300 euro al mese non potevano essere esenti dall' Iva e non potevano che essere fatturati. Nella nota integrativa all' ultimo bilancio (2018), Rousseau spiega che si tratta di una mera valutazione ai fini fiscali e che l' associazione resta senza scopo di lucro.

 

Certo, il fatturato con tanto di Iva copre oltre l' 80% delle entrate, ma la legge non fissa un tetto massimo oltre il quale una Onlus diventa una società commerciale. Tuttavia, come spiega un noto fiscalista milanese, «il problema della vera natura di Rousseau si porrà quando non dovesse pagare un creditore». Se un creditore dell' Associazione andasse dal giudice, questo guarderebbe alla sostanza di Rousseau e non alla fuffa della propaganda.

rousseau il sistema operativoLUIGI DI MAIO ROUSSEAU BY TERRE IMPERVIE

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…