ZAC! E' SCATTATA LA TAGLIOLA NEI BOSCHI: “LA LEGGE ZAN AFFOSSATA DA DEM E M5S CON UNA STRATEGIA SUICIDA" - MARIA ELENA BOSCHI FA NERO ENRICO LETTA: "INVECE DI CERCARE DI ALLARGARE LA MAGGIORANZA CONCORDANDO DELLE MODIFICHE AL TESTO E' STATO SCELTO IL MURO CONTRO MURO. E QUESTI SONO I RISULTATI. I TRADITORI CONTE E LETTA LI DEVONO CERCARE TRA I LORO SENATORI. QUANDO SI TRATTERÀ DI SCEGLIERE IL CAPO DELLO STATO SERVIRÀ LA..."

-

Condividi questo articolo


Barbara Jerkov per "il Messaggero"

maria elena boschi foto di bacco (2) maria elena boschi foto di bacco (2)

 

Presidente Boschi, l'avete affossata voi di Italia Viva la legge Zan in Senato? «No», risponde secca la presidente dei deputati renziani.

«La legge l'hanno affossata M5S e Pd con una strategia suicida. Da mesi diciamo che con lo scrutinio segreto non ci sarebbero stati i voti, a meno di cercare di allargare la maggioranza concordando delle modifiche al testo. Purtroppo hanno scelto il muro contro muro. E questi sono i risultati. I traditori Conte e Letta li devono cercare tra i loro senatori».

 

Ha sentito gli applausi del centrodestra subito dopo il voto? Vuol dire che in questo Parlamento c'è chi una legge contro l'omofobia in realtà non l'ha mai voluta?

maria elena boschi 3 maria elena boschi 3

«Una brutta, brutta pagina. È una sconfitta per tutti che la legge sia stata affossata. Altro che applausi. C'è solo tanta amarezza. Dispiace per le tante persone che avrebbero potuto avere qualche tutela in più».

 

E' un fatto che da mesi il testo non convinceva nemmeno voi e chiedevate modifiche. Proprio ora che Letta aveva aperto salta tutto?

maria elena boschi 1 maria elena boschi 1

«Noi avevamo chiesto modifiche per migliorarlo, ma soprattutto per avere una maggioranza più ampia e assicurare la sua approvazione. Proprio perché la legge la volevamo davvero. Noi siamo quelli che hanno approvato la legge sulle unioni civili proprio perché siamo stati capaci di trovare un testo condiviso e poi abbiamo avuto il coraggio di mettere la fiducia.

MANIFESTAZIONE A FAVORE DEL DDL ZAN MANIFESTAZIONE A FAVORE DEL DDL ZAN

 

Oggi, invece, abbiamo visto un brusco passo indietro rispetto alla stagione dei diritti del governo Renzi: qualcuno ha preferito tornare a fare proclami senza voler davvero portare a casa i risultati che le cittadine e i cittadini aspettavano da tempo e che avrebbero cambiato la vita di molti».

maria elena boschi ad abu dhabi e dubai 3 maria elena boschi ad abu dhabi e dubai 3

 

Renzi assente, nota Fedez, «era in Arabia Saudita anziché votare per i diritti», lo accusa. Cosa risponde?

«Che fosse a Ryad o a Rignano o in aula non sarebbe cambiato nulla purtroppo. La matematica non è un'opinione. Il suo voto non sarebbe stato comunque determinante».

 

Colpisce che l'altro giorno, al tavolo incaricato di trovare una mediazione, non si sia proprio entrati nel merito. Viene da chiedersi se il tema della lotta all'omofobia non sia finito sacrificato sull'altare delle tattiche di maggioranza...

«Io e Davide Faraone abbiamo fatto di tutto per parlare di merito. Abbiamo chiesto di trovare prima un accordo sul testo e poi misurarsi coi voti. Ma siamo rimasti inascoltati. Viene il dubbio che l'apertura di Letta, che avevamo visto con favore, non fosse in realtà voluta da molti nel suo partito».

maria elena boschi 7 maria elena boschi 7

 

Il tema, secondo lei, è chiuso o ci sarà modo di recuperarlo, magari alla Camera?

«Per 6 mesi il testo Zan non si potrà discutere. Certo si può ripartire da un altro testo in teoria, ma nella pratica mi pare che sia complicato, soprattutto con il clima di scontro che si è creato. Intanto il Pd dovrebbe rinunciare alla bandierina del ddl Zan e Malpezzi, insieme a chi ha deciso una simile gestione, dovrebbe almeno scusarsi, se non dimettersi come ha chiesto Valeria Fedeli».

 

Ancora una volta i franchi tiratori hanno scritto un pezzetto di storia parlamentare. In vista del voto per il Quirinale non proprio rassicurante...

maria elena boschi 4 maria elena boschi 4

«Proprio per questo, quando si tratterà di scegliere il Presidente della Repubblica servirà la maggioranza più ampia possibile».

 

Prevede contraccolpi nella maggioranza di governo?

«Assolutamente no».

A giudicare dai dossier sembra proprio che Iv abbia più cose in comune con Forza Italia, ormai, che non con il Pd. Un'impressione sbagliata?

«Iv ha le proprie idee e fa le battaglie in cui crede a viso aperto. E' stucchevole il giochino di volerci tirare una volta con la Lega, una volta con FI o con il Pd». Calenda ha chiesto a Letta di rompere con M5S e a Berlusconi con la Lega per proseguire con Draghi sostenuto da una maggioranza Ursula. E' la direzione giusta? «Oggi la scelta giusta è sostenere l'impegno di Draghi ed evitare fibrillazioni al governo. Lavoriamo per spendere i soldi del Pnrr, per fare le riforme, per sconfiggere davvero il Covid e per dare un futuro ai nostri figli. La campagna elettorale è finita».

letta conte letta conte maria elena boschi 5 maria elena boschi 5 ALESSANDRO ZAN ALESSANDRO ZAN MARIA ELENA BOSCHI A DUBAI MARIA ELENA BOSCHI A DUBAI letta conte letta conte voto sul ddl zan al senato voto sul ddl zan al senato maria elena boschi 6 maria elena boschi 6

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…