marquez rossi

L'ULTIMO SPRINT DI VALENTINO ROSSI - MARC MARQUEZ DOMINA IL MOTOMONDIALE MA ROSSI VUOLE PROVARE A VINCERE IL SUO DECIMO TITOLO - SI PARTE DA JEREZ, CON 13 GARE IN 4 MESI: OCCHI PUNTATI ANCHE SU QUARTARARO (DALL’ANNO PROSSIMO IN YAMAHA), VINALES E DOVIZIOSO – VALENTINO, A UN PASSO DALLA FUMATA BIANCA CON IL TEAM PETRONAS, VUOLE CAPIRE SE E’ ANCORA COMPETITIVO. BATTERSI PER UN PIAZZAMENTO NON GLI INTERESSA. IL NODO SULL'ORGANIGRAMMA DELLA SQUADRA...

PAOLO LORENZI per il Corriere della Sera

 

marquez 1

L'attesa è finita. La parola passa ai motori dopo un'astinenza interminabile (245 giorni dall'ultimo gran premio). I mesi passati in casa forse hanno intaccato il morale dei piloti, di certo non il talento. Occhi puntati su Marquez, Quartararo, Vinales, Dovizioso, ma il perno di ogni discorso è ancora a lui: Valentino Rossi.

 

A 41 anni il Dottore è pronto per l'ennesima sfida, confermarsi al vertice, tenere a bada i giovani pronti a raccoglierne l'eredità. Nove titoli e un'aurea leggendaria non bastano ad appagarne lo spirito. Il 46 in realtà ha una gran voglia di ricominciare, di saltare in sella alla sua Yamaha per fare quello che sa fare meglio. «Finalmente si riparte, mi mancava la mia M1» ha detto alla viglia. Vincere non è scontato, capire cosa gli serve per riuscirci è invece perentorio.

 

marquez e il suo team

Nel 2021 gli hanno promesso una moto ufficiale nel team Petronas con Morbidelli (appena riconfermato). Cambiare squadra non è mai stato un ostacolo. Dalla Honda, alla Yamaha, da quest' ultima alla Ducati e ritorno, ogni volta un nuovo inizio. Il prossimo però sarà l'ultimo di una carriera infinita. Manca qualche tassello da sistemare, ma anche la possibilità di verificare la competitività e il feeling con la moto che l'anno venturo finirà nelle mani di Fabio Quartararo.

 

L'enfant prodige è il talento emergente, nell'immaginario l'uomo destinato a battere Marquez, il fenomeno indiscusso. Lo spagnolo è il riferimento, l'asticella da superare per chi ambisce al vertice della Motogp. Guida una Honda potentissima che solo lui sembra in grado di spremere al massimo.

 

valentino rossi

La casa giapponese potrebbe fargli un monumento, invece ha deciso di spostare suo fratello Alex nel team LCR, da 2021. Dalla squadra ufficiale a una moto satellite, senza nemmeno una gara per dimostrare di essersi meritato il posto. Un dispetto che in prospettiva potrebbe riflettersi sulle scelte del 93. La Motogp ha raggiunto un livello impensabile. Le potenze fanno tremare i polsi (si parla di 290 cv), quelli in grado di sfruttarle davvero sono pochi. Si contano sulle dita di una mano. Marquez è in assoluto il più dotato, Dovizioso c'è arrivato con una lunga pratica e una volontà di ferro. Ma gli manca ancora qualcosa: per tre volte secondo negli ultimi Mondiali, ha vinto il titolo simbolico di campione degli umani.

 

marquez 9

 Ma in Spagna arriva convalescente per i postumi dell'infortunio in una gara di cross. Il marziano resta il suo cruccio, ma pure per la Ducati che nei test invernali non ha brillato come al solito. Forse ci riuscirà Vinales, corroborato dal posto di prima guida per il prossimo biennio in Yamaha. Nei test invernali ha trovato una moto migliore, ripulita dalle magagne che si tirava dietro da troppe stagioni. La casa di Iwata non può aspettare ancora, dopo aver ribaltato il vertice tecnico.

 

Nel Mondiale sprint che parte da Jerez (tredici gare in quattro mesi) il «gitano» dovrà scattare bene. E le partenze non erano fino all'anno scorso la sua arma migliore. E poi attenzione agli outsider: Rins e Mir, i giovani alfieri di una Suzuki in lenta ma continua crescita; Jack Miller, galvanizzato dal posto ufficiale in Ducati dal 2021, in sostituzione di Petrucci. Il ternano passerà, suo malgrado, alla KTM del team Tech3, nonostante una vittoria e due podi nel 2019. Cerca rivincita, così come i neo arrivati cercheranno di farsi largo. Marquez jr. per cominciare, ma pure Brad Binder con la KTM. La sfida è aperta.

quartararo

 

QUELLA SERIE DI VERIFICHE CHE VALENTINO VUOLE FARE

GIORGIO TERRUZZI per il Corriere della Sera

 

Un inizio segnato da molti finali. La vigilia del primo Gp 2020 risente di quanto accaduto nella lunga sosta. Mercato, soprattutto, per una galleria di facce perplesse. Quella di Valentino, per cominciare. Cambierà box a fine stagione, ma resta qualche nodo da sciogliere prima di accontentarsi davvero dello scambio con Fabio Quartararo. Sono due i temi in discussione.

 

vinales

Il primo è intimo, riguarda una serie di verifiche che Valentino vuol fare su se stesso dopo un 2019 complicato al punto da rendere oscura un'analisi sulle responsabilità proprie o della Yamaha.

 

La sospensione causa virus ha reso impossibile ogni chiarimento in pista e saranno quindi le prime gare ad offrirgli una misura della propria tenuta. Per questa ragione è assai probabile che il nuovo contratto con Yamaha - contrariamente a molte aspettative - preveda un anno più opzione per il 2022. Come dire: vediamo come vado, come va la moto, come funzionano gli automatismi nel team Petronas, poi decidiamo se continuare o meno.

 

rossi vinales

Anche perché, pur divertendosi ancora come un ragazzino, di battersi per semplici piazzamenti a Rossi non interessa granché. Il secondo tema riguarda l'organigramma della squadra. Tecnici, meccanici, addetti vari che Rossi vorrebbe tenersi vicini, che la Yamaha vorrebbe trattenere, senza contare l'organico già completo in casa Petronas. La ragione della firma ritardata sta qui.

 

Nulla di insormontabile, pedine importanti da collocare parlando con i responsabili delle due strutture nei weekend di Jerez, piuttosto che via web. Rossi è allenato, carico, pronto. Il suo ultimo viaggio nella squadra ufficiale, proprio dalla Yamaha verrà analizzato al dettaglio telemetrico. Considerando che Quartararo non ha ancora vinto una gara in Motogp, ha collezionato un numero sin troppo galvanizzante di elogi e dovrà gestire complessità assai diverse, una volta promosso. Trattasi di battere Marquez. Per farlo, essere veloci non basta affatto, come ha imparato proprio Valentino.

valentino rossi

 

valentino rossi

 

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…