spagna luis enrique

ADIOS, LUIS! – LA SPAGNA ESONERA IL CT DELLA NAZIONALE, LUIS ENRIQUE: OSANNATO DOPO LA GOLEADA CON IL COSTA RICA E SCARICATO A POCHI GIORNI DI DISTANZA,DOPO L’ELIMINAZIONE CONTRO IL MAROCCO AGLI OTTAVI DI FINALE DEL MONDIALE – È LA FINE DELL’ERA DEL TIKI-TAKA? DI SICURO AL SUO POSTO ARRIVERÀ LUIS DELA FUENTE, CHE ATTUALMENTE ALLENA L’UNDER 21 – LUI, COME AL SOLITO, LA PRENDE CON FILOSOFIA: “È STATO SPECIALE, ORA È IL MOMENTO DEI SALUTI. LA NAZIONAL HA BISOGNO DI SOSTEGNO. VAMOS ESPANA, HASTA SIEMPRE

 

 

luis enrique

Mondiali: Luis Enrique "è stato speciale, hasta siempre Spagna"

(ANSA) - "E' stato speciale far parte di tutto questo, ora è il momento dei saluti e di una piccola riflessione. La Nazionale ha bisogno di tutto il sostegno per far sì che Luis de la Fuente raggiunga tutto ciò che si è prefissato. Vamos Espana, hasta siempre". E' il congedo sui social di Luis Enrique, esonerato dalla panchina della Spagna. Il tecnico, nell'augurare buon lavoro al nuovo ct, ricorda i quattro anni da commissario tecnico: "Il tempo è passato veloce, posso ringraziare coloro che mi hanno scelto due volte, il presidente Rubiales e il direttore sportivo Molinas". Poi un grazie a tutti gli impiegati della federazione, ai giocatori "che sono stati esemplari nei comportamenti e fedeli alle idee. Sento di non aver potuto fare di più". Ai tifosi "che ci hanno trasmesso la loro vicinanza sempre, soprattutto nei momenti più delicati".

 

luis enrique

Mondiali: Spagna scarica Luis Enrique, de la Fuente ct

(ANSA) - Osannato dopo la goleada con il Costarica, scaricato a mondiale in corso. Le migliaia di passaggi a dispetto delle poche realizzazioni in porta nella sconfitta con il Giappone, nel pari con la Germania e nel ko con il Marocco non hanno pagato e Luis Enrique non è più il ct della Spagna: l'eliminazione agli ottavi in Qatar ha messo subito l'allenatore asturiano sulla graticola, lui che tanti amano a casa e fuori, ma nel corso della sua carriera ha collezionato anche parecchi detrattori. Ma le braci sono durate pochissimo, perché a poche ore dall'uscita di scena per mano del sorprendente Marocco, la federcalcio ha già pronto il post 'Lucho'. Via il ct e subito l'annuncio del sostituto: sulla panchina delle Furie Rosse siede Luis de la Fuente, ex difensore, 61enne che balza dall'Under 21 alla prima squadra.

 

"La federcalcio iberica vuole ringraziare il lavoro di Luis Enrique e di tutto il suo staff tecnico alla guida della nazionale assoluta negli ultimi anni. Sia il presidente, Luis Rubiales, che il direttore sportivo, José Francisco Molina, hanno comunicato all'allenatore la decisione adottata" la nota della Rfef con cui è stato esonerato il tecnico. "E' stato speciale far parte di tutto questo, hasta siempre Spagna" il saluto dell'ormai ex ct, che ringrazia tutti, chi lo ha scelto, i giocatori dal "comportamento esemplare", i tifosi che "ci hanno sempre sostenuto, anche nei momenti più delicati".

 

LUIS DE LA FUENTE

E chiede di continuare a farlo affinché de la Fuente raggiunga i suoi obiettivi. Luis Enrique ha guidato la Spagna dal luglio 2018, con una pausa tra marzo e novembre 2019 decisa per stare vicino alla figlioletta Xana, morta a soli nove anni. Con Enrique la Spagna è arrivata alle semifinali degli Europei e alla finale di Nations League, ma sempre galleggiando tra tifosi e critici che non hanno mai amato il suo stile di gioco con un possesso sterile. Del resto 'Lucho', che pure a questi mondiali aveva dato una svolta social anche al suo ruolo, con dirette tra battute e annunci di formazioni, e sentimenti come il ricordo della figlioletta scomparsa nel giorno del compleanno, anche in Qatar dopo l'exploit con la preda fin troppo facile del Costarica, dopo non ha dato mostra di molto altro: solo due reti in tre partite, migliaia di passaggi ma sotto porta poco e niente.

 

luis enrique ferran torres

Luis Enrique paga la sua fedeltà a un approccio alle gare che non ha mai cambiato, collezionando però la sconfitta con il Giappone, il pari con la Germania prima tra le big a uscire di scena e poi lo scivolone col Marocco ai rigori. Tiki taka senza se e senza ma, con il possesso palla come strada maestra e passaggi continui alla ricerca del gol. Una tattica vincente solo con il Costarica (1045 passaggi ripagati da sett gol), decisamente no con il Giappone (1058 passaggi, un record) vista la sconfitta incassata. Con la Germania 645 passaggi, finiti con un pari senza show.

 

luis enrique

Col Marocco oltre mille passaggi, e stavolta zero gol. Gli stessi marocchini - un po' per pretattica un po' per convinzione - alla vigilia avevano bollato il calcio della Spagna come "noioso". Incriminato proprio il possesso palla che sempre per il Marocco (che ora si gioca col Portogallo l'accesso alla semifinale) non diverte nemmeno il pubblico. 3756 i passaggi collezionati in Qatar dalla Roja, che detiene il primato davanti all'Argentina che pure non scherza (2687) ma in compenso è ancora in corsa e tra le titolate all'oro. Quello che è mancato alla Spagna è stata proprio la fase realizzativa, con solo 17 tiri alla porta nella quattro partite disputate. Insomma anche a casa i tifosi reclamavano una squadra più concreta, che non illudesse come fatto col Costarica e arrivasse invece più vicina all'obiettivo (centrato l'unica volta nel 2010). E così anche Luis Enrique è arrivato al capolinea: "Ci dispiace non aver potuto regalare una gioia, il calcio sorprende sempre ma la vita continua", il post amaro dopo l'eliminazione. E ora Lucho torna sul mercato, all'estero continua a piacere.

luis enriqueferran torres luis enrique luis enriqueluis enriqueluis enrique ferran torres luis enrique parla del sesso in ritiro 1luis enrique parla del sesso in ritiro 4

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?