dybala cr7

ALTRO CHE SARRI, E’ LO SCUDETTO DI CR7 E DYBALA – CON 31 GOL, A 35 ANNI, RONALDO RAGGIUNGE BOREL AL PRIMO POSTO NELLA STORIA DEI CANNONIERI BIANCONERI E EVIDENZIA UN RENDIMENTO CHE NON CEDE ALL’ETA’ – DYBALA BOOM: LA SCORSA ESTATE ERA IN VENDITA, POI IL COVID L’HA FERMATO 50 GIORNI. ORA VUOLE UN SUPER RINNOVO MA IL PROBLEMA ALL’ADDUTTORE LO METTE IN FORSE PER LA CHAMPIONS… - IL VIDEO DELLA FESTA NELLO SPOGLIATOIO

 

GIULIA ZONCA per la Stampa

 

dybala cr7

Trentun gol tra ricci, codino, cerchietto, come se fosse facile, come se segnare più di 50 reti in Serie A, in due stagioni, fosse tanto semplice quanto cambiare pettinatura ed eguagliare il miglior marcatore della storia bianconera una formalità.

 

Non lo è, Borel primeggiava incontrastato dal 1934, solo che Ronaldo è abituato a eccellere e si muove in un pianeta riservato a pochi dove le prodezze sono quotidiane e i record quasi routine.

 

La seconda stagione in Italia è un concentrato di successo che è quasi difficile vedere in tutto il suo valore. Troppe ombre su questo travagliato 2020 per scattare la foto giusta. L'immagine dell' ennesimo titolo non ha i colori ideali, anche se la posa c' è, ogni dettaglio è al proprio posto, pure la punizione che sfuggiva al controllo.

cr7 dybala

 

Quando non le tira lui si fa servire per schemi alternativi, come contro la Sampdoria. Resta il fulcro di ogni idea, con gli stadi vuoti e le sfide monche, prive di atmosfera. Ce la mette lui. Nella gara scudetto CR7 sfoggia un' espressione dura, da rapper che negli ultimi mesi ha ritmato pure qualche tensione, da uno che vuole diventare capocannoniere anche se quello che gli sta davanti ha appena firmato una tripletta. E lui si infuria per il rigore sbagliato.

 

Al suo arrivo in Italia si è trainato dietro un' onda lunga di curiosità che ha animato ogni uscita: quanti sponsor, clic, attenzione, numeri. Si contavano anche i respiri. Una volta soddisfatta l' attesa ha assecondato il copione che lui stesso ha perfezionato nel tempo. Sa come tenere alto l' interesse, quando entrare in scena e in forma. Si autogestisce da una vita e non è certo un demerito della squadra in cui sta, è il suo metodo. Non si compra un fuoriclasse per domarlo, tanto più se il campione in questione è famoso per la disciplina. Se a 35 anni ha rendimento che non cede all' età e nemmeno alle imposizioni.

CR7 DYBALA

 

Vuole giocare dove gli piace, non da oggi, da anni: si è guadagnato questo diritto con cinque Palloni d' oro e svariate altre tacche su una carriera da romanzo. Ha avuto qualche discussione con Sarri, fastidi spinti in un angolo. Ronaldo è sempre felice della sua vita in bianconero, fino a che regge la logica con cui è stato comprato. Metterlo nelle migliori condizioni per fare quello che sa dentro e fuori dal campo.

 

In questo secondo scudetto ha esibito il repertorio completo, nel campionato che conoscevamo e pure in questo che non ci somiglia. Si fatica a riconoscere il calcio, ma l' inconfondibile profilo di Ronaldo si vede bene. Persino tra le ombre.

 

dybala cr7

DYBALA, L'EROE PER CASO ORA METTE IN ANSIA LA JUVE

Gianluca Oddenino per la Stampa

 

Più testardo del mercato, più forte del virus.

Se ogni vittoria è tanto bella quanto sofferta, con questo scudetto Paulo Dybala si è superato e ha ribaltato un destino che sembrava già scritto. Un po' figliol prodig(i)o e un po' eroe per caso, ma l' attaccante argentino ha seriamente rischiato di non esserci nella Juve che riscrive la storia con il nono tricolore consecutivo.

 

 

Per motivi di bilancio, visto che la scorsa estate era stato praticamente venduto in Inghilterra (in alternativa c' era uno scambio con l' Inter per Icardi), e poi perché in pochi avrebbero scommesso su un rendimento così stellare dopo essere stato colpito dal Covid-19 per 50 lunghi giorni. Da simbolo sportivo dell' invisibile male che non guarda in faccia nessuno a ritrovato campione della Juventus che osserva i rivali dall' alto, il passo non è stato breve e affatto semplice.

 

cr7 dybala

Quattro mesi fa non aveva neanche il fiato per fare gli esercizi in casa, mentre adesso può sgolarsi per urlare tutta la sua gioia. Anche se un infortunio muscolare ieri l' ha fermato al 40', aprendo un pericoloso scenario in chiave Champions. La sfida con il Lione è tra 10 giorni e la Juve spera di non perderlo sul più bello.

 

Tra rinnovo e 100 reti La sensazione di essere solo contro tutto e contro tutti, evidentemente, ha esaltato la Joya in questa strana stagione dove di colpo ha spazzato gli antichi dubbi e si è ripreso la scena. Non solo creando un tandem atomico con Ronaldo, ma tornando ad essere quel simbolo che tre anni fa ricevette in eredità il numero dieci di Sivori, Platini e Del Piero.

 

La lode, invece, se l' è presa direttamente lui con giocate che hanno strappato "ohh" di meraviglia ai tifosi e portato punti pesanti in classifica. Dybala diventa il simbolo tanto bello quanto inaspettato di questo scudetto, che per altro ridisegna i confini della gloria.

 

cr7 dybala

Nei cinque principali campionati europei nessun club ha vinto nove titoli di fila. Cinque di questi portano la firma dell' argentino, che arriva così a mettere in bacheca il decimo trofeo juventino (ci sono anche tre Coppe Italia e due Supercoppe italiane) e non vuole fermarsi proprio adesso. C' è da tagliare il traguardo dei cento gol bianconeri (è a quota 95) e poi trovare l' accordo per prolungare il contratto in scadenza tra due anni. Sono giorni intensi e Dybala si sta giocando la partita del futuro: vuole un super rinnovo dopo essersi ripreso la Juve sul campo. Le sfide non lo spaventano.

DYBALA CR7DYBALA CR7

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…