ancelotti de laurentiis

ANCELOTTI NON HA LIBERTÀ DI PAROLA (DA CONTRATTO) -ZILIANI: NELL'ACCORDO CON IL NAPOLI L'ALLENATORE NON È PADRONE DEI SUOI SOCIAL, NON DECIDE IL RITIRO E NON PUÒ CONSUMARE I VESTITI OCCHIO A NON SPORCARE LE CAMICIE - UN MITO DA SFATARE È QUELLO RELATIVO AL SUO COMPENSO: NON I 6,5 MILIONI NETTI PIÙ VOLTE FAVOLEGGIATI MA 3,6 PER I PRIMI DUE ANNI PIÙ BONUS

Maurizio Zaccone e Paolo Ziliani per il Fatto Quotidiano

 

 

de laurentiis ancelotti

Se vi dicessero che un presidente di un club di calcio ha le chiavi d' accesso degli account social del suo allenatore dove può scrivere quello che vuole facendo finta che a farlo sia l' allenatore, e che la cosa è stata messa addirittura a contratto, proposta, accettata e controfirmata, voi ci credereste? No? Allora non avete mai letto il contratto che lega Carlo Ancelotti al Napoli di Aurelio De Laurentiis.

 

Tra le pieghe di un documento puoi trovare dettagli, clausole, vincoli che ti dicono molto sulla natura dei "legami"; e bisogna dire che quelli che legano Ancelotti al Napoli e a De Laurentiis sono particolarmente interessanti. Il primo mito da sfatare, per cominciare, è quello relativo al suo compenso: non i 6,5 milioni netti più volte favoleggiati ma 3.593.725 per i primi due anni che salgono a 3.993.725 il terzo anno. A questi vanno aggiunti una serie di premi per gli obiettivi raggiunti: 500.000 lo scudetto, 150.000 l' accesso in Champions, dove se Ancelotti supera il girone e passa agli ottavi ha un premio di 200.000 euro. La Champions vinta vale 1 milione.

 

ancelotti de laurentiis

Separazione. In un momento così delicato del rapporto tra Ancelotti e De Laurentiis, ad alto rischio divorzio, è importante capire come questo potrebbe avvenire. Ebbene, la società può recedere dal contratto versando ad Ancelotti una penale e senza dover corrispondere più nulla per il periodo successivo. La penale era di 750.000 euro se esercitata entro il 31/05/2019, oggi, se esercitata entro il 31/05/2020, è di 500.000.

 

Aziendalismo. Messi nero su bianco, gli obblighi sono tanti e ben dettagliati.

Innanzitutto l' allenatore "non ha diritto di interferire nelle scelte gestionali e aziendali della Società". Ancora: "L' Allenatore si impegna a condividere e redigere con la Società ogni comunicato e/o espressione del proprio pensiero diffusa su qualsivoglia mass media". L' impegno a rispettare le strategie di comunicazione della Società e a non rivelarne dettagli compare più volte e la violazione determina una penale di euro 100.000 per ciascun inadempimento.

 

ancelotti de laurentiis

Sull' attenti. Sul chiacchieratissimo ritiro dei calciatori leggiamo: "Tutte le decisioni in merito all' organizzazione di "ritiri pre-partita" della Prima Squadra, e quindi relativamente alla durata degli stessi, dovranno essere oggetto di preventiva condivisione tra l' Allenatore e la Società, che, in caso di disaccordo, potrà legittimamente disattendere la volontà dell' Allenatore". Traducendo, decide la Società.

 

Cessione diritti pubblicitari. Per la cessione dei diritti d' immagine la Società conferisce ad Ancelotti un compenso pari a euro 406.275,00 netti l' anno.

ancelotti de laurentiis

L' allenatore si impegna ovviamente a presenziare a eventi, spot, foto, interviste e tutto quello che è necessario al club. Obblighi dettagliati minuziosamente, fino ad alcuni quantomeno curiosi, come quello di utilizzare l' auto fornita dal club per tutti gli spostamenti, di non cederla a terzi, di non portarla in officine non autorizzate, per non parlare della benzina, i lavaggi e persino "i rabbocchi di lubrificanti e degli altri fluidi necessari" che sono a carico dell' allenatore; dettagli fondamentali, per il presidente.

L' allenatore si impegna inoltre "a custodire con diligenza gli indumenti ed i materiali forniti dal club e deve rifonderne il valore se smarriti o deteriorati per colpa sua".

Occhio a non sporcare le camicie, dunque.

 

AURELIO DE LAURENTIIS CARLO ANCELOTTI A CAPRI IN BARCA

Hacker. Poi viene il bello: "Il Club ha il diritto di accedere al sito Internet e/o alla/e piattaforma/e 'social' (e/o alle relative pagine e/o account) dell' Allenatore, INSERENDO ESPRESSE COMUNICAZIONI ANCHE A NOME DELL ' ALLENATORE, il quale con la sottoscrizione del presente Contratto dà espresso mandato al club ad effettuare tali inserimenti () impegnandosi a fornire al club le chiavi di accesso (sito, account ecc.)".

 

In sostanza, quando Ancelotti parla a mezzo social nessuno sa se sta parlando lui o De Laurentiis; buono a sapersi, anche se a noi pare orribile. Tra l' altro, se l' allenatore violasse uno di questi accordi sarebbe obbligato a "corrispondere al club a titolo di penale una somma pari al corrispettivo previsto in relazione alla stagione sportiva in corso".

ancelotti de laurentiis

 

Quella che vi abbiamo offerto è solo una sintesi del vasto numero di impegni che De Laurentiis ha deciso di proporre e Ancelotti di sottoscrivere: dettagli che dicono molto sulla natura dei "legami" e sull' umanità degli attori coinvolti. Se sia più paradossale l' accondiscendenza (eufemismo) di Ancelotti o più sfacciata la ribalderia di De Laurentiis nel proporli non sapremmo; forse la verità sta nel mezzo. In fondo i contratti, come i matrimoni, si fanno in due.

ancelotti de laurentiis

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…