abraham roma torino

BORN TO BE ABRAHAM – UNA ROMA CINICA PIEGA UN BUON TORO CON UNA RETE DEL CENTROVANTONE INGLESE (SU ASSIST DI MKHITARYAN) – MOURINHO: "VINCERE COSÌ MI FA PIÙ PIACERE DI UN 5-0 PERCHÉ HO VISTO LO SFORZO DEL GRUPPO" - NELLA CORSA AL QUARTO POSTO LA ROMA RESTA A MENO TRE IN CLASSIFICA DALL’ATALANTA - PELLEGRINI KO DOPO UN QUARTO D'ORA PER UN PROBLEMA MUSCOLARE

Mario Pagliara per gazzetta.it

 

abraham roma torino

Una Roma cinica e spietata piega un buon Toro con il minimo scarto, vittoria che le permette di restare agganciata in classifica all’Atalanta (a -3) nella corsa al quarto posto. Gara di attesa e ripartenza per la squadra di Mourinho, alla quale basta un colpo di Abraham e un’invenzione di Mkhitaryan. I granata di Juric tornano a casa nuovamente tra gli applausi e a testa alta, ma per la quarta trasferta consecutiva sono sconfitti uno a zero. Il Torino perde anche Djidji e Belotti, doppio infortunio muscolare da valutare nei prossimi giorni.

 

La prima mezzora è una prova di discreta personalità da parte del Toro. I granata producono un ampio possesso, avanzando con regolarità il baricentro nella metà campo di una Roma che imposta la sua partita in avvio tutto sull’attesa. Senza il suo centrocampo titolare (Cristante fuori, Veretout squalificato), i giallorossi scelgono probabilmente l’unica strada possibile avendo ricostruito in avvio una mediana con due trequartisti (Pellegrini e Mkhitaryan) nelle posizioni di mezzala.

roma torino

 

Come se non bastassero i cerotti, al quarto d’ora Mourinho perde anche Pellegrini, al posto del quale entra Perez. Juric invece può schierare il Toro titolare, con dieci undicesimi confermati in blocco dopo la vittoria con l’Udinese: l’unica novità è il rientro di Singo sulla destra. Nei primi trenta minuti si apprezza un Toro che tiene stabilmente il possesso (all’intervallo sarà del 65%) e si affaccia con una certa costanza dalle parti di Rui Patricio. Si parte al 10’: tiro di Praet, il portiere portoghese è attento. Dieci minuti dopo Singo scodella un cross al bacio per la testa ancora di Praet, ma la palla finisce tra le braccia di Rui Patricio.

 

L’occasione di maggiore spessore capita sui piedi di Pobega al 24’, in conclusione di una bella azione innescata da Belotti e rifinita da Brekalo: la conclusione potente del centrocampista vola però in curva. Quattro minuti dopo Abraham salva su Buongiorno sotto porta. Insomma, fino a questo momento il Toro aveva rubato la scena all’Olimpico.

juric mourinho

 

ABRAHAM LA SPACCA IN DUE—   In questo primo tempo c’è un primo e un dopo. La linea del confine è il trentaduesimo minuto, quando Abraham piazza il colpo dell’uno a zero. Il Toro si fa trovare scoperto in fase di ripiegamento, il ritardo di Bremer a rientrare apre una voragine centrale che Buongiorno non riesce a tamponare e nella quale Mkhitaryan è furbo nel lanciare Abraham. Il gigante inglese si ritrova con la porta spalancata davanti ed è un gioco da ragazzi punire Milinkovic. Il Toro sbanda, la Roma cerca il colpo del k.o.

 

mourinho

Al 36’ Chiffi concede un rigore ai giallorossi per lo sgambetto (netto) di Buongiorno su Abraham ma è Banti al Var ad annullare tutto dopo cinque minuti di attesa: l’azione comincia con un fuorigioco di rientro dello stesso Abraham. Il finale del primo tempo pende dalla parte della squadra di Mourinho: al 45’ ancora Abraham ha il potenziale matchball, ma sul suo colpo di testa ravvicinato si ritrova davanti un ottimo Milinkovic.

 

  In avvio di ripresa, Juric sostituisce subito Djidji (fermato da un fastidio muscolare) con Zima. Il Toro ricomincia con il piglio giusto, da squadra per nulla intimorita dallo svantaggio e dai 46.728 spettatori dell’Olimpico. Esercita con Lukic e Pobega un pressing offensivo costante, non sfrutta poco dopo il pronti-via un doppio rimpallo nell’area giallorossa e, al decimo, Rui Patricio deve stendersi sulla destra per intercettare un tiro potente e angolato di Brekalo.

 

jose mourinho foto mezzelani gmt023

La Roma continua su un binario attendista, lasciando ai granata la responsabilità di fare la partita, attenta a chiudere i varchi con un blindato 5-3-2, provando a colpire con le ripartenze. Come al 22’ con El Shaarawy che non inquadra la porta. A venti minuti dalla fine, Juric si gioca tre carte fresche: dentro Pjaca (per Praet), Zaza (per Vojvoda) e Baselli (per Buongiorno). Due minuti dopo, però, anche la sfortuna ci mette lo zampino: Belotti accusa il più classico degli infortuni muscolari in allungo, ed è costretto a cedere il posto all’ex Sanabria. I granata ci provano fino alla fine, la Roma si copre e gestisce e alla fine l’Olimpico può fare festa.

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…