gravina ceferin

IL CALCIO E’ AL DELIRIO DI ONNIPOTENZA: SI SENTE SUPERIORE AGLI STATI - LA SCONFITTA A TAVOLINO ALLA NORVEGIA, “COLPEVOLE” DI NON AVER GIOCATO CONTRO LA ROMANIA IN “NATIONS LEAGUE”, PER AVER RISPETTATO IL DIVIETO IMPOSTO DAL MINISTERO DELLA SALUTE DI OSLO A CAUSA DI CASI DI CORONAVIRUS NEL GRUPPO SQUADRA, E’ LA DIMOSTRAZIONE CHE L’UEFA (COME LA FIGC PER IL CASO JUVE-NAPOLI) SI SENTE ORGANO SOVRANAZIONALE - NEL PIENO DELLA PANDEMIA E PIENO DI DEBITI, IL GOVERNO DEL PALLONE TIRA FUORI IL PEGGIO...

1 - LA SCONFITTA A TAVOLINO DELLA NORVEGIA È UN “CASO” SOLO IN GERMANIA. IN ITALIA NON È UNA NOTIZIA

Da www.ilnapolista.it

 

aleksander ceferin

Il titolo del Frankfurter Allgemeine è indicativo: “Gli stupidi sono i norvegesi”. Riflette lo scoramento per lo 0-3 a tavolino con cui l’Uefa ha punito la nazionale norvegese “colpevole” di aver rispettato i dettami del Ministero della Salute, non giocando il match di Nations League contro la Romania. Una vicenda surreale, di cui abbiamo scritto qui, e qui.

 

Ma il titolo della Faz è anche un caso raro. Della vicenda c’è poca traccia, nelle rassegne stampa. Come se la forzatura del calcio che si ostina a considerarsi organo sovranazionale autorizzato a fregarsene dei governi nazionali, fosse una notizia di piccolo cabotaggio. In Italia, soprattutto, dove il “caso” Juve-Napoli resta in piedi dopo due gradi di giustizia sportiva: Norvegia-Romania ne è la trasposizione internazionale.

Lars Lagerback

 

Per non perdere anche la sfida con l’Austria (pareggiata poi 1-1), la Federcalcio norvegese ha affidato a Leif Gunnar Smerud, normalmente Ct dell’under 21, il compito di sostituire Lars Lagerbaeck e di convocare 18 calciatori ex novo, a 48 ore dal match. Di questi, ben 17 non giocano nel campionato norvegese.

 

Il pareggio garantisce il secondo posto nel girone, ma la partita persa a tavolino toglie di fatto alla Norvegia la promozione nella serie A della Nations League. La Norvegia sta valutando se impugnare la o meno la sentenza dell’Uefa. E si resta, tutti, in attesa di capire come verrà valutato l’esito della partita tra Svizzera e Ucraina, anch’essa annullata a causa del focolaio nella selezione guidata da Shevchenko. Un “caso”, anche questo, da leggere solo sulle pagine dei quotidiani tedeschi, interessati alla vicenda perché “costretti” dai regolamenti attuali a scendere in campo con l’Ucraina pochi giorni prima, nonostante 5 positivi isolati in albergo.

Leif Gunnar Smerud

 

La commistione tra regolamenti e norme nazionali e il famoso protocollo Uefa, genera mostri. Così come il governo norvegese ha impedito alla sua nazionale di partire per Bucarest, altrettanto le autorità sanitarie tedesche sono imbrigliate dalle proprie leggi. E così, Haaland che per il proprio paese non poteva andare a giocare in Romania, è potuto tornare a Dortmund per rispondere ad una semplice domanda: “Sei stato a contatto stretto con un positivo”. La risposta è semplice: “No”. Eviterà la quarantena, potendo persino giocare in campionato. La stessa cieca trafila burocratica che ha consentito a Germania-Ucraina di essere giocata come se niente fosse. Un caso più volte nei giorni scorsi sottolineato dalla stampa tedesca. E solo da quella.

ROMANIA NORVEGIA

 

2 - COL 3-0 ALLA NORVEGIA, LA UEFA RICORDA I SERENISSIMI A SAN MARCO. È IL CASO CHE QUALCUNO INTERVENGA

Massimiliano Gallo per www.ilnapolista.it

 

Il calcio è al delirio di onnipotenza. O meglio, si sente così sicuro, è convinto di avere assunto tanto potere da poter sfidare gli Stati nazionali. Juventus-Napoli ha adesso un’appendice internazionale. La Uefa ha comminato il 3-0 a tavolino nei confronti della Norvegia rea di non essersi presentata a giocare la partita contro la Romania. Il punto è che la Norvegia non si è presentata per sfizio ma perché la Nazionale e la federazione sono state bloccate dal ministro della Salute a causa di casi di coronavirus nel gruppo squadra.

 

ROMANIA NORVEGIA

Come raccontato da Salvatore Malfitano, la Federazione norvegese ha cercato in ogni modo di opporsi ma il governo norvegese è stato irremovibile e ha minacciato dure sanzioni. Per tutta risposta la Uefa ha assegnato il 3-0 a tavolino. È come se il calcio si autoriconoscesse uno status di sovranità sovranazionale. Gli Stati non contano più niente. Nel bel mezzo di una pandemia, con tre quarti di mondo messo in ginocchio dal Covid-19, un signore sloveno – Aleksander Ceferin – sta dicendo che il calcio conta più dei governi, più degli Stati.

 

gravina

La situazione è talmente grottesca da essere indecifrabile. Da un lato ricorda episodi come l’attacco dei serenissimi al Campanile San Marco per proclamare l’indipendenza del Veneto. Fin quando non intervennero i carabinieri. O anche, qualche anno dopo, quando Roberto Maroni – successivamente diventato stimato ministro dell’Interno – finì col collarino per aver cercato di opporsi (con Bossi, Calderoli e Borghezio) all’irruzione della Digos nella sede di via Bellerio: l’accusa era di aver creato un’associazione paramilitare, le camicie verdi.

 

de laurentiis agnelli

Senza voler scomodare Stalin e la storica domanda: “Quante divisioni ha il Vaticano?”, forse è il caso che qualcuno si prenda la briga di comunicare ai signori del calcio che possono essere anche la più potente azienda al mondo – e non lo sono – ma esiste una gerarchia di poteri. E in questa gerarchia il calcio non è contemplato. Meglio farlo rapidamente, perché la situazione è già evidentemente sfuggita di mano.

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…