CHIAMATELO "CHE-KVARA"! ANCHE IL NEW YORK TIMES BACIA LO SCARPINO DI KVICHA KVARATSKHELIA: "NON POSSIEDE LA PATINA LUCIDA DELLA SUPERSTAR. I SUOI CAPELLI SONO ARRUFFATI, LA SUA BARBA È FOLTA. SEMBRA UN POETA D'AMORE TORTURATO, CHE-KVARA" - IL GIORNALISTA RORY SMITH, PRIMA FIRMA DEL CALCIO PER IL "NYT" È VOLATO A NAPOLI PER INTERVISTARE IL GEORGIANO CHE RACCONTA DELLA TELEFONATA CON SPALLETTI PRIMA DI ARRIVARE A NAPOLI... - IL VIDEO DEL GOL ALL'ATALANTA

- -

 

-

Condividi questo articolo


 

Da www.ilnapolista.it

 

kvara kvara

Non è la prima volta che il New York Times si occupa di Khvicha Kvaratskhelia. Una volta gli dedicò una pagina intera. Stavolta la sua prima firma del calcio, Rory Smith è venuto a Napoli e l’ha intervistato sulla terrazza del Grand Hotel Parker’s. Prima ancora delle risposte – non banali – di Kvara, val la pena di riportare la descrizione del contesto.

 

“La stella emergente del calcio europeo sembra brevemente a disagio – scrive Smith – Non è l’ambientazione. È quasi perfetto: è appoggiato a una ringhiera in ferro battuto”…. “E’ la posa che lo lascia perplesso. Non riesce a decidere cosa fare delle sue braccia. Se le avvicina troppo, sembra rigido, teso. Se permette loro di scivolare troppo lontano, viene trascinato in una posizione scomposta. Non riesce a trovare un compromesso che lo renda felice. Per un attimo rimane sconcertato. E in quel momento, è appena fuori dalla sua zona di comfort”.

 

kvara napoli ajax kvara napoli ajax

Il che, continua Smith, “in un certo senso è abbastanza rassicurante”. Perché “negli ultimi nove mesi, dopotutto, non è stato subito chiaro che esistesse qualcosa che potesse far perdere l’equilibrio a Kvaratskhelia”.

 

E ancora, il New York Times scrive che non esistono più traiettorie di carriera come quella di Kvaratskhelia. Perché oggi i talenti futuri del calcio vengono pescati subito, prima che siano adolescenti. “Hanno agenti a 10 anni, offerte di scarpe a 12 e milioni di visualizzazioni su YouTube prima che raggiungano 14. Vengono convocati dai grandi club molto prima che compiano 16 anni, leggende sfilate davanti a loro da squadre che litigano disperatamente per il loro affetto e la loro firma. Il tipo di talento che può illuminare uno dei principali campionati europei viene identificato e coltivato mentre sta ancora germogliando”.

 

KVARA KVARA

E invece Kvara no. Di Kvara nessuno se n’era accorto, a parte il Napoli. “Un giocatore – scrive il Nyt – che si rivelerà subito tra le forze d’attacco più devastanti al mondo”. Niente di tutto ciò sembra averlo turbato minimamente. “L’inizio è stato così fluido che sembrava un sogno“, dice lui. “Ma a un certo punto, all’inizio, ho dovuto riprendermi, ricordare a me stesso che non era un sogno, che era la realtà, e dovevo trovare la forza in me stesso per viverlo.”

 

Smith scrive che “Kvaratskhelia non possiede ancora la patina lucida della superstar in ascesa. I suoi capelli sono arruffati: non ad arte o deliberatamente, ma distrattamente. La sua barba è folta ma abbastanza irregolare che ha preso piede anche un altro soprannome, Che Kvara. Sembra un poeta d’amore torturato o un appassionato studente di politica”.

 

IL NEW YORK TIMES SU KVARATSKHELIA IL NEW YORK TIMES SU KVARATSKHELIA

Ma poi dalle risposte si capisce che non è tutto genio sregolato il gioco di Kvara. Anzi. “Tendo a cedere alla gratitudine. Sono grato per ogni pezzo di amore e affetto che le persone mi mostrano. E’ una fonte di motivazione e ispirazione. È una responsabilità enorme. Devo dimostrare ogni partita che posso mantenere le promesse“. Anche se “la sua più grande risorsa è un’immaginazione selvaggia”.

 

“Quella libertà è la mia firma. È una cosa che riconosco in me stesso. È perché amo quello che faccio. Quando gioco, in un certo senso il gioco mi porta via”.

 

KVARA KVARA

Kvaratskhelia racconta della telefonata con Spalletti prima di arrivare a Napoli: “È stata una bella chiacchierata. Mi ha detto cosa avrei dovuto fare per la squadra. Abbiamo parlato molto di concentrarsi sul lavoro difensivo, di far parte del gioco di squadra e dell’importanza dello spirito di squadra. Questo è ciò che è veramente importante per lui: lo spirito. Gli allenatori italiani sono famosi. Sanno come far esibire i giocatori”.

 

Così parla del suo calcio: “Giochi con il tuo cuore, con passione, ma giochi anche con il tuo cervello cosciente. È più una cosa consapevole che altro, basata su ciò che hai imparato in allenamento, sugli errori che hai fatto in precedenza, sulle opzioni che ci sono”.

 

Insomma, conclude il Nyt, “quella che sembra l’opera di un genio estemporaneo è, per Kvaratskhelia, in realtà nient’altro che un modello costruito di esperienza vissuta. “Il modo in cui gioco è sia cuore che pensiero cosciente, se non usi il cervello non migliorerai mai”.

ARTICOLI CORRELATI

kvaratskhelia kvaratskhelia LAZIO NAPOLI KVARA LAZIO NAPOLI KVARA kvaratskhelia 56 kvaratskhelia 56 kvaratskhelia 58 kvaratskhelia 58 KVARA KVARA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...