kvara

CHIAMATELO "KVARAVAGGIO"! IL GEORGIANO KVARATSKHELIA DIPINGE CALCIO, IL NAPOLI CENTRA LA DECIMA VITTORIA CONSECUTIVA (3-2 SUL BOLOGNA) E VOLA A +2 SULL’ATALANTA - KVARA È CALCIATORE DELLA SERIE A PIU’ DECISIVO INSIEME A LEAO E MILINKOVIC - MALE MERET INCITATO DAL PUBBLICO CHE DÀ PROVA DI MATURITÀ – "IL NAPOLISTA": "OSIMHEN E’ TORNATO A SEGNARE. QUESTO NAPOLI PUÒ VINCERE. PERCHÉ HA UNA ROSA FORTISSIMA”

Massimiliano Gallo per ilnapolista.it

 

KVARA

Kvaratskhelia, Kvaratskhelia, fortissimamente Kvaratskhelia. Ci perdonerà Luciano Spalletti ma noi un calciatore così forte non lo vedevamo da un bel po’. Senza tornare a Careca e a Maradona, possiamo fermarci a Cavani e Higuain. Capiamo la sacralità del gruppo ma noi facciamo i giornalisti e il georgiano è un’iradiddio. Il Van Gogh dei campi da calcio. Il che non vuol dire sminuire la forza del Napoli. Ma la vittoria per 3-2 sul Bologna porta il marchio del calciatore che oggi a nostro avviso può valere serenamente 120 milioni di euro. E probabilmente è il più forte calciatore della Serie A, se la batte con Leao e Milinkovic Savic.

 

Il Napoli batte 3-2 il Bologna, si conferma solo in testa alla classifica. Decima vittoria consecutiva tra Serie A e Champions. Ne segna altri tre. Porta al gol anche Osimhen che nel secondo tempo (1-1 all’intervallo) rileva Raspadori come Lozano prende il posto di Politano.

 

 

NAPOLI BOLOGNA

Il Napoli gioca un’ottima partita. Di grande generosità (forse anche troppa). Questa squadra deve imparare a gestirsi. Anche se sa giocare solo così, è bene che provi anche a spendere meno energie. Bisogna gestire anche i calciatori e, per quanto possibile, evitare infortuni muscolari che comunque con questi ritmi sono inevitabili.

 

 

Spalletti gioca con due squadre. Comincia con Raspadori e Politano, con Kvara. Juan Jesus al posto di Rrahmani. Ndombele per Anguissa. Il primo tempo è uno show di Kvaratskhelia che commentiamo a parte. Ma finisce 1-1 perché il calcio è strambo. Il Bologna fa due tiri in porta e segna un gol con Zirkzee ex Bayern con capello alla Sané. Il pari nel è di Juan Jesus su rimpallo fortunoso.

 

NAPOLI BOLOGNA

Guardando la strepitosa del georgiano, pensiamo: chissà se Matt Busby ha mai elogiato o rimproverato George Best per i suoi ripiegamenti difensivi. Nell’attesa che le emeroteche di Manchester fughino i nostro dubbi, ci sentiamo di affermare che non abbiamo mai sentito elogi e/o rimproveri simili per Leao e Vinicius. Nel frattempo il georgiano, ancora una volta, conferma il proprio status di calciatore spaziale: almeno una spanna sopra gli altri che pure sono forti, ci mancherebbe. Dove c’è Kvaratskhelia, c’è pericolo. Al 20esimo vede una verticale che gli altri nemmeno col cannocchiale: imbucata – di prima, of course – per Raspadori che sfiora il palo in diagonale. Al 23esimo entra in area e e calcia di potenza, attento Skorupski sul suo palo. Al 25esimo serve un pallone delizioso in area a Mario Rui che scarica la sua potenza di sinistro contro il palo della porta di Skorupski. Al 27esimo serve a Politano con su scritto “basta spingere” ma – come già scritto – la pozione magica è finita, e Politano è tornato Politano. E tira alto. Ma noi nel frattempo ci siamo affezionati e quindi siamo magnanimi.

OSIMHEN NAPOLI BOLOGNA

 

 

Lo show del georgiano prosegue nella ripresa. Entra anche nel gol del 2-1 in avvio di ripresa. È lui a fare il vuoto sulla sinistra, entra in area, calcia forte, Skorupski devia e Lozano è bravo a girarsi e a segnare. E anche nel 3-2: è lui e a servire in profondità un pallone col contagiri a Osimhen che segna il 3-2. Siamo molto contenti sia perché Osimhen è tornato a segnare sia perché, facendogli calciare il rigore contro l’Ajax – è stato il primo a riconoscere ufficialmente il ruolo del compagno. Che oggi lo ha mandato in porta.

KVARA

 

Il Napoli deve segnare il 3-2 perché nel frattempo Meret si è fatto beffare (una papera sì) su rasoterra insidioso di Musa Barrow. Da sottolineare l’applauso del maturo pubblico del San Paolo dopo l’infortunio di Meret (che esce a vuoto nel finale). Questo è un pubblico che fa la differenza. Il pubblico sugli spalti è decisamente più maturo di quello dei social: c’è un abisso tra le due realtà. C’è spazio anche per un incrocio dei pali di Zielinski.

 

Il Napoli risponde alla grande alle ansie da primato in classifica. Spalletti lo gestisce benissimo. Fa entrare Elmas (bravo Spalletti, bravissimo: questa è una sostituzione da dieci) e Demme. Di Lorenzo è un treno. Kim è Kim.

 

 

kvaratskhelia 58

Conclusi gli elogi di campo per il tecnico, non possiamo sorvolare sui suoi primi accenni di populismo. Dopo la vittoria sull’Ajax ha parlato di popolo. Ci consenta: male, molto male. Ci era così piaciuto nei giorni precedenti quando aveva sottolineato la sobrietà di Napoli e dei tifosi del Napoli che nella narrazione nazionale – alimentata da qualche tifoso di casa nostra – sono sempre quelli che vanno a lavoro cantando, mangiano gli spaghetti con le mani al suono della tarantella. Spalletti non si lasci risucchiare. Se dovesse tentennare, chiami il signor Bianchi Ottavio: ha vinto uno scudetto e una Coppa Uefa sì grazie a Maradona ma anche senza mai parlare di popolo. Spalletti difenda la laicità di questo Napoli.

 

Con Kvaratskhelia che nelle interviste dice di aver imparato una parola in napoletano ma di non ricordarla. E ricordi, sempre Spalletti: quelli che oggi lo osannano, sono coloro i quali volevano mandarlo via a giugno ed erano soci sostenitori del movimento A16. Difenda la laicità del Napoli, solo così può vincere. E questo Napoli può vincere. Perché ha una rosa fortissima. Un allenatore che non smette mai di creare, è il corrispettivo calcistico di De Mita. Il buon Ciriaco diceva che “lo scopo della politica è creare politica”. Ecco, “Spalletti crea calcio”. E ha giocatori importanti.

CHRISTIAN ZACCARDO KVICHA KVARATSKHELIA kvaratskhelia 69

 

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?