de laurentiis

COME ANDRÀ A FINIRE JUVENTUS-NAPOLI? ECCO IL COMUNICATO DELLA LEGA SERIE A CHE AVVALORA LE RAGIONI DI DE LAURENTIIS - LE REGOLE SULLA GESTIONE DI CASI DI POSITIVITÀ TRA GIOCATORI E SUL RINVIO DELLE GARE “FATTI SALVI EVENTUALI PROVVEDIMENTI DELLE AUTORITÀ STATALI O LOCALI”. TRA QUESTI RIENTRA, AD ESEMPIO, QUELLO CON CUI…

Dagonota

de laurentiis

Come andrà a finire Juventus-Napoli? Il giudice sportivo assegnerà la vittoria a tavolino ai bianconeri (con penalizzazione al club di De Laurentiis) oppure la partita verrà disputata in altra data? In campo la battaglia non è nemmeno iniziata, fuori non accenna a finire. Il testo di riferimento in materia resta il protocollo della Figc. In base a quello la Federazione si è espressa a favore dello svolgimento della partita.

 

Ma le ragioni del Napoli sono avvalorate da un comunicato ufficiale della Lega calcio (n.51 del 2 ottobre 2020) con cui la Confindustria del pallone ha deciso in via straordinaria di rinviare Genoa-Torino. Nel testo si richiamano le regole sulla gestione di casi di positività tra giocatori, sull’obbligo di giocare e sul rinvio delle gare “fatti salvi eventuali provvedimenti delle Autorità statali o locali”. Tra questi rientra, ad esempio, quello con cui l’Asl di Napoli ha bloccato la partenza della squadra azzurra per Torino…

il comunicato della Lega del 2 ottobre

 

HANNO TUTTI RAGIONE

Pippo Russo per “Domani”

 

Nuovo postulato delle Leggi di Murphy: quando due parti che sostengo-no posizioni opposte hanno ragione entrambe, il sistema di regole non è buono nemmeno per governare una bocciofila. È questo il solo messaggio certo che giunge dal pasticciaccio di Juventus-Napoli andato in scena domenica sera. E mentre intorno a questa verità s'aggroviglia il chiasso da latinorum tecnico-scientifico e rego-lamentare, è bene riflettere sul default confezionato dalla cosiddetta Confindustria del calcio italiano dopo sole tre giornate della "stagione del rilancio".

 

dal pino

Per capire basta guardare le posizioni tenute dalle due socie-tà e la loro legittimità: la Juventus non poteva non presentarsi in cam-po poiché avrebbe rischiato lo 0-3 a tavolino, dunque ha rispettato le regole organizzative del torneo; il Napoli non poteva contravvenire a una disposizione dell'autorità sanitaria locale, che avrebbe comportato una responsabilità penale, dunque ha fatto bene a non mettersi in viaggio. E schiacciata fra le due legittime posizioni si trova la Lega di Serie A, che procede a tentoni ma esterna decisionismo.

 

Carta canta?

Nel testo con cui la Federazione si è espressa a favore dello svolgimento di Juventus-Napoli si fa riferimento al «protocollo Figc concordato col Cts e integrato dalla circolare del ministero della Salute lo scorso 18 giugno, che recepisce il parere del Cts n. 1220 del 12 giugno 2020». Carta canta. Ma dato che di carte si tratta è bene recuperare il comunicato ufficiale che soltanto due giorni prima (n. 51 del 2 ottobre 2020) la stessa Lega ha pubblicato per decidere in via straordinaria di rinviare Genoa-Torino.

 

de laurentiis agnelli

Anche lì si rimanda alle regole stabilite dall'Uefa per la Champions League e l'Europa League tra cui la famosa norma sull'obbligo di giocare se per ogni squadra siano abili alme-no 13 calciatori, fra i quali almeno un portiere (a proposito: ma se 3 dei 13 sono portieri cosa succede?). E tuttavia quel documento contiene un passaggio che apre la porta alle ragioni del Napoli. Perché la regola è da ritenersi valida «fatti salvi even-tuali provvedimenti delle Autorità statali o locali». E dunque come la mettiamo? Se lo chiedono tutti i partecipanti al dibattito che si è scate-nato nel weekend accompagnato dalle dietrologie che sarebbero di rito in condizioni normali, figurarsi se c'è di mezzo un match fra Juventus e Napoli.

 

de laurentiis esce dall'assemblea di lega

Il web è un fiorire di ipotesi complottiste sulle pressioni che il Napoli avrebbe fatto sulla Asl 1, e addirittura sulle presunte coperture del governatore campano Vincen-zo De Luca, che ha dovuto fare una smentita ufficiale attraverso il suo staff della comunicazione. E pensa-re che soltanto quattro mesi fa, ben prima che il presidente del club az-zurro Aurelio De Laurentiis gli esprimesse ufficialmente il proprio soste-gno in vista del voto regionale, De Luca veniva additato come tifoso juventino dal centro-destra campano, con tanto di tweet a fare da prova documentale. Le cose cambiano, la voglia di buttarla in caciara rimane quella.

 

Non è un problema di calcio

Ma stavolta la rivalità tra Juventus e Napoli Centra nulla. La partita delle responsabilità è tutta spostata sulle istituzioni calcistiche, con la Lega del duo Dal Pino-De Siervo sulla linea del fuoco. Ieri in via Rosellini potevano quantomeno vantarsi di avere raggiunto un risultato straordinario, avere trasformato la frenetica giornata finale del calciomercato estivo in evento secondario. Per il resto rimane la sensazione di preoccupata attesa per ciò che accadrà. Una catena di eventi che avrebbe dovuto prendere il via col verdetto del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea, cui sarebbe toccato decretare il 3-0 a tavolino per la Juventus con prevedibile pe-nalizzazione di un punto per la squadra azzurra.

DE LAURENTIIS 1

 

Consapevole d'essere sul punto di pigiare il pulsante rosso da cui partirà una guerra di carte bol-late con quasi certo approdo al Tar, Mastrandrea ha rinviato la decisio-ne a (almeno) mercoledì per un sup-plemento d'indagine. Sempre ieri è giunta la notizia dell'a-pertura di un'inchiesta della procura federale, guidata da Giuseppe Chiné, sulla corretta applicazione dei protocolli sanitari da parte del Napoli. Dunque i tempi si allungano.

dal pino

 

Si è mosso anche il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che ha incontra-to Lega e Figc per mettere chiarezza sui perimetri dell"'obtorto protocollo" sanitario. Quante altre Asl potrebbero fermare un "gruppo squadra" e la regolare disputa di una gara di campionato? C'era un vuoto nelle previsioni normative che col passare dei giorni si è trasformato in voragine? Interrogativi che corrono assieme alle poche certezze. Fra esse, le esternazioni di esponenti delle istituzioni calcistiche. Ha cominciato Pietro Lo Monaco, consigliere Figc, che nella mattina di domenica (quando ancora non si sapeva cosa ne sarebbe stato di Juventus-Napoli) ha vaticinato via radio il rinvio della partita e dato ragione all'Asl.

 

E ha proseguito ieri il presidente della Corte sportiva d'appello Figc, Piero Sandulli, che in attesa dell'eventuale esame del caso si augura anch'egli via radio «che la classifica non venga stabilita dal Covid». Una Congiura dei loquaci che per la Lega di A è un ceffone dietro l'altro. Comunque vada a finire, rimane quella scena televisiva da figuraccia mondiale: una squadra in campo, la juventus, a prendere atto dell'assenza dell'altra, il Napoli.

gravina dal pino foto mezzelani gmt

 

Soltanto nella B portoghese, meno di un mese fa, hanno fatto di peggio. È successo in occasione di Feirense-Chaves, con le due squadre già schierate per il calcio d'inizio alle otto della sera, ferme lì per 27 minuti prima che l'addetto della Liga obbedisse al diktat delle autorità sanitarie locali e rispedisse tutti negli spogliatoi. Se il benchmark del duo Dal Pino-De Siervo è la Serie B portoghese, in via Rosellini possono stappare la migliore bottiglia che tengono in ghiaccio.

 

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...