valentino rossi

COME TE NESSUNO VALE – TERRUZZI: "ULTIMA VITTORIA DATATA 2017, UNA YAMAHA CON LA QUALE NON SI INTENDE PIÙ, CLASSIFICHE INGUARDABILI PER CHI DAVANTI È STATO LUNGO UN'EPOCA INTENSA TUTTA SUA. IL RITIRO DI VALENTINO ROSSI E’ UN SOLLIEVO PER CHI LO AMA MA LASCIA UNA VORAGINE" – "L’UNICA VOLTA IN CUI IL “DOTTORE” SI PENTI’: A FINE 2010 DECISE DI ANDARSENE IN DUCATI, NONOSTANTE LE TANTE PERPLESSITÀ SULLA MOTO, SULL'AMBIENTE. SE N'È PENTITO PRESTO…"

Giorgio Terruzzi per il "Corriere della Sera"

 

valentino rossi versione robin hood

Ha annunciato il ritiro con quella faccia che ha, da perenne ragazzino. Ed è stato il ragazzo che resiste dentro di lui a trattenerlo in pista sino ad anni 42, divertendosi a giocare con il gas. Di contro, ultima vittoria datata 2017, una Yamaha con la quale non si intende più, classifiche inguardabili per chi davanti è stato lungo un'epoca intensa, tutta sua: 115 successi e 9 titoli mondiali vinti in quattro classi diverse.

 

Come Rossi, nessuno mai, pur considerando i numeri che pongono Giacomo Agostini in una stratosfera inarrivabile (15 titoli), le ambizioni di Marc Marquez (8 titoli) intenzionato al sorpasso. Statistiche soltanto perché nelle tribune colorate di giallo, nel 46 ostentato sui caschi ovunque, appiccicato a frigoriferi e lunotti, c'è una condivisione senza confronti, l'immagine di un campione e poi di un fratello, di un figlio amatissimo.

 

valentino rossi

Goliardia per sdrammatizzare la tensione della sfida; ironia per comunicare dentro e fuori ogni pista secondo uno stile straniante. La linea azzurra della riviera, un clan di amici sintonizzati sul biondo di Tavullia ma anche una curiosa riservatezza, la luna che sul suo casco, da sempre, si alterna al sole. Segnala una personalità tutt' altro che semplice, disposta a riflettere per essere veloce, ad apprendere mettendo da parte i doni del talento. Valentino ha offerto una avventura così intensa e gioiosa da trasformarla nell'illusione collettiva.

 

Come se si trattasse di un viaggio senza fine; come se lui, comunque, fosse in grado di cavare un prodigio ogni domenica. Invece anche Rossi è diventato adulto, ha accolto anche quella parte di se stesso che frena di fronte a un azzardo scellerato. Un sollievo per chi gli vuole bene, con la consapevolezza, sua e nostra di dover colmare una voragine. Corse senza Valentino; Valentino senza corse. Tassi ridotti di adrenalina, dopo un banchetto di spaventi, oro, vitalità. Servirà allenamento specifico, imparando a schivare la nostalgia. Intanto, con orgoglio, grazie Vale.

valentino rossi versione dottor rossi

 

QUELL'UNICA VOLTA IN CUI IL DOTTORE SI PENTÌ

Stefano Saragoni per "il Giornale"

 

Correre le ultime due stagioni della 500 GP con la Honda, la moto a 2 tempi più potente del XX Secolo è stato inevitabile. Dopo i titoli in 125 e 250 l'Aprilia non aveva più niente da offrirgli, la classe regina chiamava e Valentino Rossi era pronto. Mai si sarebbe lasciato sfuggire l'occasione di salire sulla moto più ambita perdipiù con la squadra per cinque anni al top con Michael Doohan. La scelta, quella vera, è stata lasciare la Honda MotoGP, la moto perfetta con cui ha corso e stravinto nel 2002 e 2003, per salire sulla Yamaha, la moto schifata da tutti, quella che rimediava sonore bastonate.

valentino rossi e la bambola gonfiabile

 

Disse Valentino, di avere riflettuto per settimane sull'offerta che aveva in mano, su quel cambio di casacca così rischioso e al tempo stesso affascinante senza riuscire a convincersi. Poi, d'improvviso, una sera come tante, mentre mangiava una piadina, trovò il coraggio che cercava. E da quel momento si dedicò anima e corpo alla sua nuova sfida, per vincerla. Riuscirci è stata la più grande soddisfazione della sua carriera.

 

valentino rossi 18

Ma in un quarto di secolo di storia sportiva è impensabile non sbagliare neanche una mossa. Perché un momento di debolezza deve pur capitare ed è lì che si annida il rischio La Yamaha celebrava Lorenzo campione, gli riconosceva lo status che Rossi avrebbe voluto in esclusiva? E allora tanti saluti, a fine 2010 decise di andarsene per la sua strada, che portava in Ducati, nonostante le tante perplessità, sulla moto, sull'ambiente. Se n'è pentito presto, appena ha capito che a quella sfida mancava la magia dell'impresa con la Yamaha, unica e irripetibile.

 

lewis hamilton e valentino rossivalentino rossi 19Valentino Rossi 2Valentino Rossivalentino rossiVALENTINO ROSSI 5valentino rossiVALENTINO ROSSI 6VALENTINO ROSSI 3valentino rossi con il suo angelo custode

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