CONTE, CHE FAI? RESTI O TE NE VAI? ZHANG INCASSA IL NO DEI CALCIATORI AL TAGLIO DEGLI STIPENDI E DEVE FARE I CONTI CON LE SMANIE DELL’EX CT CHE PUNTA ANCORA A VINCERE. POTREBBE ACCETTARE IL SACRIFICIO DI UN BIG, NON DI VEDER MUTILATO IL GRUPPO CAMPIONE D' ITALIA. MA IL PRESIDENTE DEVE ABBASSARE I COSTI. IN CASO DI ADDIO DI CONTE MOLTI TOP PLAYER POTREBBERO SCEGLIERE DI ANDARE VIA...

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Guido De Carolis e Monica Colombo per il "Corriere della Sera"

 

Un taglio netto, ai festeggiamenti e agli stipendi. Finita la sbornia scudetto, l' Inter è costretta a far quadrare i conti. Il presidente Steven Zhang ha chiesto alla squadra di rinunciare a due mensilità. All' incontro erano presenti i giocatori e lo staff tecnico.

conte zhang conte zhang

Non Conte che ha preferito lasciare campo libero. Il vertice, durato mezzora, è servito per spiegare le difficoltà economiche del club, acuite dalla pandemia. La proposta non ha riscosso il gradimento della squadra, un no compatto è quasi scontato. Nei prossimi giorni partiranno i colloqui individuali tra la dirigenza e i giocatori per provare a chiedere di posticipare, non più tagliare, due mensilità (novembre e dicembre) alla prossima stagione.

 

Entro il 31 maggio vanno pagati gli stipendi di novembre, dicembre, febbraio e marzo, al 30 giugno bisogna saldare quelli di aprile e maggio. Un totale di circa 75 milioni. La proprietà è in difficoltà. Zhang ha necessità di ridurre il costo del lavoro di un 15%, per questa e la prossima stagione, passando dagli attuali 220 milioni a meno di 190. Deve anche chiudere il prestito da 250 milioni per avere un po' di ossigeno, non farlo significa mandare in fibrillazione i conti della società, già appesantiti.

 

ANTONIO CONTE E STEVEN ZHANG ANTONIO CONTE E STEVEN ZHANG

In una giornata complessa si è deciso di annullare la conferenza stampa di Conte alla vigilia della partita con la Roma. L' allenatore non può essere il parafulmine né accollarsi risposte che spettano alla proprietà.

 

Zhang è chiamato a svolgere il ruolo di presidente e proprietario e a spiegare quale futuro attende il club. Lo scudetto non può essere un punto d' arrivo. La figura chiave resta l' allenatore. In due anni ha riportato l' Inter in alto, ha confermato di essere un vincente e vuole continuare a vincere. Quando è arrivato, la proprietà gli aveva fatto certi discorsi, poi tutto è cambiato.

 

Potrebbe accettare un sacrificio, non di veder mutilato il gruppo campione d' Italia. Lo stesso discorso vale anche per l' amministratore delegato Beppe Marotta: dopo anni di onorata carriera e successi, difficile si vesta da liquidatore dell' Inter scudettata.

Conte E zhang Conte E zhang

Zhang dovrà tenerne conto quando la prossima settimana incontrerà tecnico e dirigenti per illustrare i piani futuri. Conte non vorrebbe andarsene, l' ha sempre detto, non può però restare sapendo di non poter competere.

 

L' allenatore fin qui ha fatto da garante e collante, dovesse andare via lui si aprirebbe davvero una voragine, sarebbe un chiaro segnale di non poter continuare a vincere e, a quel punto, molti top player potrebbero scegliere di andare via. Il mercato è stagnante e fiacco, ma certi nomi, a cominciare proprio da Conte, sono sempre richiesti. Se al tecnico dovesse arrivare un' offerta da Inghilterra o Spagna, Zhang si troverebbe in difficoltà a tamponare poi la fuoriuscita dei calciatori più importanti.

antonio conte marotta antonio conte marotta antonio conte zhang antonio conte zhang

 

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