CONTE, DAI CRUCIFIGE AGLI OSANNA - DUE SETTIMANE FA, DOPO LA LAGNA SUI DIRIGENTI CHE NON L’HANNO “DIFESO”, L’ALLENATORE DELL’INTER ERA STATO BERSAGLIATO DA TUTTI, TIFOSI E OPINIONISTI - ORA CHE HA PORTATO I NERAZZURRI IN FINALE DI EUROPA LEAGUE, I SUOI DETRATTORI SI SONO CONVERTITI AL CONTISMO - E SE PERDE, CHE SUCCEDE? SI RIMETTE NEL MIRINO IL SUO PARRUCCHINO? AH, LA SCHIZOFRENIA DEL CALCIO…

-

Condividi questo articolo


Gabriele Galluccio per “Libero quotidiano”

 

antonio conte antonio conte

Due settimane fa Antonio Conte era stato scaricato da gran parte dei tifosi e quasi licenziato dall'Inter, ma adesso sono tutti "contiani". È la schizofrenia del calcio, che non segue regole precise a parte una: la ragione è sempre di chi vince. E quindi è di Conte, che in tre partite ha ribaltato la narrativa del finale di stagione dell'Inter. Eppure lo stesso mister che ora viene osannato potrebbe essere visto diversamente se dovesse andar male venerdì sera, quando i nerazzurri affronteranno il Siviglia in finale di E-- League (arbitrerà l'olandese Makkelie).

 

antonio conte antonio conte

I pronostici sono favorevoli all'Inter, che è più forte nei singoli ed è una squadra migliore, anche se le statistiche consigliano prudenza: gli andalusi non hanno mai perso una finale, ma c'è sempre una prima volta. Inoltre Conte è un uomo in missione: alzando il primo trofeo europeo consoliderebbe il connubio con l'Inter e rilancerebbe con maggior convinzione la sfida alla Juventus per il prossimo anno.

 

«Abbiamo finito a un punto dai bianconeri, avendo anche tante cose migliori di loro», ha ricordato il tecnico dopo aver travolto 5-0 lo Shakhtar. Conte già pensa al campionato ed a come stroncare i sogni bianconeri del decimo scudetto consecutivo, e ne ha pieno diritto: ha plasmato un gruppo prima ancora che una squadra che lo segue ciecamente e che nell'ultimo mese ha compiuto un ulteriore salto di qualità.

 

antonio conte antonio conte

LA FORZA DEL RITIRO

Non va dimenticato che l'Inter si è presentata in Germania dopo aver strapazzato Napoli e Atalanta: sono 5 le vittorie consecutive all'attivo per i nerazzurri, che hanno segnato almeno 2 gol in tutte le gare, subendone solo 1 con il Leverkusen. Numeri di una squadra in grande spolvero: merito della preparazione maniacale di Conte, che in Europa League sta confermando di saper trarre il massimo dalla squadra avendola a disposizione a tutte le ore in ritiro, come aveva già dimostrato con la Nazionale a Euro2016.

 

IL MURO DEL PIANTO DI ANTONIO CONTE IL MURO DEL PIANTO DI ANTONIO CONTE

Finora Antonio ha costretto gli avversari a giocar male e li ha infilzati nei punti deboli: la prova di forza in semifinale è stata notevole, con lo Shakhtar che è stato annullato e poi travolto nel secondo tempo con venti minuti di fuoco (e quattro gol). Nuovamente sugli scudi Lukaku, che con la doppietta messa a segno è salito a 33 gol stagionali: è a -1 dal record di Ronaldo, che alla prima annata in nerazzurro vinse la Coppa Uefa con tanto di rete in finale. Il belga sogna di uguagliarlo, sancendo così la consacrazione sua e di questa Inter. Che non è solo Lukaku e Lautaro: in mezzo al campo Barella è diventato indispensabile, così come lo è Bastoni in difesa.

 

antonio conte foto mezzelani gmt antonio conte foto mezzelani gmt

Due giovani italiani che con Conte sono cresciuti tanto, non solo come calciatori: entrambi impressionano per maturità e qualità delle giocate. E poi ci sono i gregari, Gagliardini e D'Ambrosio: si sono guadagnati il rispetto della tifoseria e soprattutto la titolarità nella scacchiera di Antonio, non venendo mai meno nelle partite decisive.

 

Ne è rimasta una sola da giocare, ed è la più importante: col Siviglia l'Inter può alzare un trofeo europeo a dieci anni di distanza da Mourinho e qualificarsi alla Supercoppa Europea, dove il 24 settembre a Budapest potrebbe trovare un grande ex (Perisic o Icardi) in campo e anche un po' di tifosi sugli spalti.  

antonio conte marotta antonio conte marotta

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)