karl-erik nilsson ceferin gravina

COSA ACCADRA’ AI "GOLPISTI" DELLA SUPERLEGA? CEFERIN E’ PRONTO AL PERDONO MA UNO DEI VICEPRESIDENTI UEFA, KARL-ERIK NILSSON, DELLA FEDERAZIONE SVEDESE, SPINGE PER LE SANZIONI AI CLUB - LUNARE LA POSIZIONE DEL PRESIDENTE FIGC GRAVINA CHE DICE: “NON SI PUÒ SANZIONARE UN'IDEA CHE NON SI È CONCRETIZZATA”. MA QUALE IDEA, I 12 CLUB AVEVANO STUDIATO IL PROGETTO NEI DETTAGLI. SE NON FOSSE STATO PER TIFOSI, GOVERNI E LE MINACCE DI SQUALIFICA DI UEFA E FIFA AVREMMO AVUTO LA SUPERLEGA…

IL GOLPE SVENTATO E I PENTITI: LA UEFA PERDONA SUBITO I RIBELLI

Guido De Carolis per il "Corriere della Sera"

 

Karl-Erik Nilsson Ceferin

Fallito l' attentato al calcio, è tempo di ricostruzione. La Superlega è naufragata in una notte. I club inglesi hanno guidato la Brexit dal campionato europeo chiuso, ispirato soprattutto da Florentino Perez e Andrea Agnelli, i presidenti di Real Madrid e Juve usciti da sconfitti della guerra lampo.

 

Non è stata però solo la spinta di tifosi e governi o le minacce di squalifica di Uefa e Fifa a portare alla dissoluzione di un progetto mal strutturato e ancor peggio presentato.

Martedì notte, i 12 proprietari dei club fondatori della Superlega e firmatari del contratto da 3,5 miliardi con Jp Morgan si sono ritrovati in conference call.

 

ceferin gravina

Il Chelsea, ultimo a formalizzare l' uscita, è stato il primo ad aprire la crepa, le altre inglesi (Manchester City, Manchester United, Liverpool, Arsenal e Tottenham) hanno seguito e via via sono arrivati i comunicati di addio, cui poi si sono accodate Inter, Milan, Juve, Atletico Madrid. Agnelli, capofila della rivolta, ha gettato la spugna: «Senza di loro il torneo non si può fare».

 

Oltre a tanti soldi, il contratto della Superlega prevedeva anche sanzioni relative alle clausole d' uscita, legate al versamento di denaro: nessuno però aveva ancora ricevuto nulla. L' adesione invece era legata a due condizioni, che ci fosse l' adesione di Uefa e Fifa oppure che si dimostrasse all' antitrust la posizione dominante dell' Uefa. I fuoriusciti hanno fatto leva su questo per sfilarsi.

 

Le scuse ai tifosi sono arrivate da tutti i club. L' Arsenal si è consegnato subito, oltre è andato il 71enne proprietario del Liverpool, John W. Henry.

Quasi con le lacrime agli occhi, in un video ha implorato perdono: «Chiedo scusa a tutti: tifosi, giocatori, squadra. Il colpevole sono io». In Italia l' Inter è stata la prima a salutare, a ruota Milan e Juve.

Karl-Erik Nilsson Ceferin

 

Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, esce vincitore e dopo le minacce ha mostrato comprensione. «È ammirabile ammettere di aver sbagliato e questi club hanno fatto un grande errore.

 

Adesso sono tornati e so che hanno tanto da offrire, alle nostre competizioni e al calcio europeo. L' importante ora è andare avanti insieme».

 

Quelle del presidente non sono le parole di chi è deciso a punire, anzi. Domani il Comitato esecutivo Uefa si riunirà, valuterà il da farsi, difficile pensare di espellere dalle coppe i top club, sarebbe un danno per il movimento. La sanzione peggiore è il grave danno di immagine subito dai 12 club. Bisognerà invece trovare un punto di incontro sulla nuova Champions. Il restyling appena approvato, con partenza nel 2024, è una risposta parziale: una revisione è possibile.

ceferin

 

Sulla stessa linea dell' Uefa il presidente della Figc, Gabriele Gravina. «Non ci sono forme di processi, condanne o vendette trasversali. Sanzioni? No, non si può sanzionare un' idea che non si è concretizzata». La Federcalcio però pensa a correttivi e rafforzerà un vincolo già esistente: si potrà iscrivere ai campionati solo chi si impegnerà a giocare le coppe Uefa.

Spingerà poi sulla sostenibilità economica: i club potranno spendere solo una percentuale fissa del loro fatturato, chi eccederà dovrà fornire immediate garanzie di copertura. Un freno alle spese folli del calcio.

Dopo il grande spavento è tempo di cambiare. Ricostruire si può.

 

2 - E NELL'UEFA C'È CHI INSISTE PER PUNIRE I RIBELLI

agnelli ceferin

G. Zon. per "la Stampa"

 

Ora che la Super Lega è evaporata non la si può più usare come minaccia. E in Uefa cambiano gli equilibri.

 

Uno dei vicepresidenti, Karl-Erik Nilsson, della federazione svedese, fa sapere che ci possono essere sanzioni per i club che hanno provato a smontare il sistema. Sarebbe eccessivo, affrontano già i problemi di immagine, non pochi, e sarebbe un guaio per tutti reggere le conseguenze di eventuali multe o penalizzazioni. Il calcio deve ancora trovare risposte, tentare di essere più sostenibile, sanare le voragini lasciate dal Covid, raddrizzare i bilanci quindi è inutile far partire una faida.

 

agnelli ceferin

Proprio la reiterata paura di una Super Lega ha spinto l' Europa a riformare le sue coppe e al progetto presentato mancano ancora dei pezzi. La struttura della Champions è chiara, allargata a 36 squadre, la data di partenza è il 2024: mancano però il budget e la modalità di ripartizione. Quindi la trattativa non è finita.

 

Ora le squadre che hanno accettato modifiche per quietare le necessità delle più grandi tentano di rinegoziare: a molti non piacciono i due posti riservati al merito storico che fanno da paracadute ai club più blasonati negli anni storti. Erano una concessione, ora suonano come un regalo a chi ha cercato un' altra strada. Torna tutto in discussione, ma altri punti della Super Lega invece potrebbero rientrare nello schema. Un sistema di fondi è allo studio per alzare il montepremi e le cifre che circolano non sono tanto diverse da quelle che stavano dietro il campionato alternativo.

agnelli ceferin perez 4

 

La Super Lega è naufragata ed è un fallimento che lascerà traccia: se ne parlava, in modo sempre più concreto, da una decina di anni, ma almeno da quattro era un fattore in grado di incidere sui rapporti di forza. Il fantasma non esiste più, il presidente Ceferin si sente più stabile e i problemi sul fronte interno lo hanno anche spinto a un' alleanza con Gianni Infantino, il capo della Fifa.

GABRIELE GRAVINA FOTO MEZZELANI GMT100

 

Bisogna capire se i secessionisti rientreranno nell' Eca, l' associazione per club abbandonata in gran fretta. Domani c' è l' esecutivo Uefa, il giorno zero in cui capire che strada vuole prendere adesso il calcio.

 

GABRIELE GRAVINA FOTO MEZZELANI GMT99GABRIELE GRAVINA FOTO MEZZELANI GMT97

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."