hamilton wolff

COSA C’E’ DIETRO LA MINACCIA DI HAMILTON DI DIRE ADDIO A F1 E MERCEDES? LA DIFFICILE TRATTATIVA PER IL RINNOVO. UN ULTERIORE ELEMENTO DESTABILIZZANTE SAREBBE IL TETTO DI 30 MILIONI DI DOLLARI CHE LE SCUDERIE VORREBBERO IMPORRE AGLI STIPENDI ANNUALI DEI PILOTI. PER LEWIS, UOMO-AZIENDA, E CON ORIZZONTI SCONFINATI NEL MONDO DELLA MODA E DELLO SPETTACOLO, NON È UN DETTAGLIO DA POCO. INOLTRE IN MERCEDES LA CONFERMA DEL TEAM PRINCIPAL TOTO WOLFF NON È CERTA E…

Da liberoquotidiano.it

 

wolff hamilton

Ha dominato la Formula 1, Lewis Hamilton, e ora rischia di gettarla nel caos. Il pilota britannico che veleggia verso le 100 vittorie e le 100 pole, sbriciolando ogni record nella storia del circus, dopo aver dominato il GP di Emilia Romagna a Imola ha spiazzato tutti annunciando di fatto l'ipotesi di lasciare la Mercedes e la stessa F1 dalla prossima stagione:

 

"Non so se ci sarò il prossimo anno". Un modo sibillino ed eclatante per porre la questione del rinnovo del contratto, trattativa di fatto congelata in questi mesi, o sotto c'è qualcosa di più profondo?

 

Un elemento destabilizzante sarebbe il tetto di 30 milioni di dollari che le scuderie vorrebbero imporre agli stipendi annuali dei piloti, come risposta alla crisi da coronavirus. Certo, si parla di contratti in essere dal 2023 in poi ma per Lewis, uomo-azienda, non è un dettaglio da poco e potrebbe aver contribuito a fargli maturare la tentazione di lasciare il circus, insieme alla noia per un mondiale che domina quasi incontrastato ormai da 7 anni.

 

bottas wolff hamilton

A 35 anni, con orizzonti sconfinati nel mondo della moda e dello spettacolo pronti a schiuderglisi (e con fonti di guadagno altrettanto infinite), l'uomo che ha superato Michael Schumacher forse sta valutando l'idea di lasciare al culmine della propria carriera sportiva. Sullo sfondo, però, c'è anche l'incognita su cosa sarà la Mercedes tra qualche mese: la conferma di Toto Wolff non è certa e dal punto di vista tecnico per Hamilton e le frecce d'argento potrebbero presentarsi problemi sconosciuti fin qui.

 

 

HAMILTON, MERCEDES E L’IPOTESI DEL RITIRO

Daniele Sparisci per corriere.it

 

 

hamilton

Le Frecce nere in parata dopo il traguardo, giro d’onore nella terra rossa dove Schumacher era invincibile. La Mercedes è il team più forte nella storia della F1, nessuno aveva mai conquistato sette titoli costruttori di fila, si celebra nell’autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari per uno strano scherzo del destino, davanti al presidente John Elkann. Le foto dietro al garage con i meccanici, le magliette fradicie di champagne, Lewis Hamilton sul podio beve dalla scarpa di Daniel Ricciardo.

 

Domina sulla pista di Senna, si lascia Bottas dietro e Verstappen nella ghiaia, la Ferrari applaude da lontano: Leclerc quinto e Vettel 12esimo, grintoso ma penalizzato da un pit-stop tormentato. Stelle e cartoncini colorati, ma è una festa carica di malinconia, di inquietudine. Movimentata, più che dai sorpassi, dalle riflessioni di Hamilton. Parole come macigni, «non c’è nessuna garanzia che io sia in Formula 1 l’anno prossimo».

 

Rispondeva alle domande sul futuro di Toto Wolff: il team principal (e azionista ) è in cerca di un altro ruolo, è stanco delle routine delle trasferte. Si sente cambiato dopo il lockdown, ha individuato un successore, fiuta aria di fine ciclo e si prepara al dopo, per un incarico «davanti a una scrivania».

hamilton

 

Entrambi sono in trattativa per un complesso rinnovo, Lewis ne approfitta per prendersi la scena, per soffiare sulla clamorosa ipotesi del ritiro: «Ci sono un sacco di cose che mi divertono al di fuori delle corse, il tempo dirà che cosa farò». C’è chi sostiene che sia pretattica per accelerare le trattative, chi la bolla come una provocazione: Lewis guadagna 45 milioni di dollari a stagione, con la crisi economica generata dal Covid certe cifre sono ormai fuori portata, prima della pandemia aveva chiesto un rialzo a 50.

 

 

A 35 anni, dopo aver stracciato tutti i primati (quest’anno eguaglierà i sette Mondiali di Schumi) si muove in un territorio sconosciuto.

 

 

hamilton

Da Stoccarda il presidente Ola Kallenius ha confermato più volte che la Mercedes continuerà in F1 anche nel 2022, la stagione del cambio di regole. Ma è novembre «Natale non è così lontano» — commenta il pilota inglese — e manca ancora la firma sul contratto. Lewis sembra lanciare messaggi quando sottolinea «di aver voglia di continuare perché sono in una forma strepitosa» ma contemporaneamente lascia trapelare segnali di usura. «Capisco Toto, parliamo di cose profonde insieme. So come si sente, con lui condividiamo e portiamo un grosso peso».

 

Hamilton vince a Imola

hamilton ricciardo

Per il boss austriaco Lewis ha detto certe cose «perché era stanco ed emozionato»: «Non credo che succederà, il nostro viaggio non è ancora finito». Però mai dire mai: «Niki Lauda una mattina si è svegliato e ha detto basta, quindi non c’è nulla di certo». La Mercedes lo sa bene, Nico Rosberg mollò dopo aver vinto il titolo nel 2016. Un bis con Hamilton sarebbe incredibile

hamilton roscoehamilton

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...