sibilia gravina

COSA STA ACCADENDO NELLO SPORT ITALIANO? SCOMPARSO IL MINISTRO ALLO SPORT. C'È ANCORA INCERTEZZA SU CHI AVRÀ LE DELEGHE. E PESA IL RITORNO DI GIORGETTI, CHE 2 ANNI TENTO' LA RIFORMA, NELL'ESECUTIVO - INTANTO LA FIGC GIOCA LA PARTITA DECISIVA. IL 22 SI VOTA: SFIDA GRAVINA-SIBILIA - GLI ARBITRI HANNO ELETTO COME CAPO ALFREDO TRENTALANGE, CONSIDERATO VICINO A SIBILIA - GRAVINA AFFIDA UN INCARICO DA 200MILA EURO L'ANNO A TARDELLI...

Alessandro Da Rold per "la Verità"

 

gravina e sibilia foto mezzelani gmt

C'è nervosismo nel mondo dello sport italiano, non solo per lo smacco agli impianti sciistici che hanno dovuto tenere le serrande abbassate all'improvviso. L'insediamento del governo di Mario Draghi rischia di cambiare diverse carte in tavola, con un ospite d'eccezione. Perché dentro l'esecutivo è tornato Giancarlo Giorgetti (come ministro del Mise), che due anni fa tentò la riforma del sistema sportivo, poi accantonata dal Conte bis.

 

Mancano meno di sette giorni all'assemblea della Figc (Federazione italiana gioco calcio) e le polemiche sono appena all'inizio. È una situazione di instabilità che si aggiunge allo stallo della serie A sui futuri accordi sui diritti televisivi come anche al nuovo esecutivo dove è scomparso il ministro allo Sport: c'è ancora incertezza su chi avrà le deleghe un tempo di Vincenzo Spadafora.

 

giorgetti malagò zaia

 In questa fase più che mai complessa, l'attuale presidente Figc Gabriele Gravina sfida il prossimo 22 febbraio Cosimo Sibilia, attuale presidente della Lega nazionale dilettanti. Gravina ha confidato fino all'ultimo in una corsa solitaria, in modo da poter confermarsi alla guida del mondo del pallone per altri quattro anni. Ma Sibilia, deputato di Fi, ha deciso di candidarsi, anche forte di quel 34% che la Lnd rappresenta proprio all'interno della Figc. Il cuore dello scontro tra i due verte sugli accordi che la serie A sta portando avanti sulla creazione della media company, ovvero l'entrata dei fondi Cvc, Advent e Fsi nei prossimi anni.

 

malagò giorgetti valente

La situazione si è cristallizzata dopo le ultime assemblee di via Rosellini, anche perché l'arrivo dei capitali stranieri potrebbe stravolgere per sempre il mondo del calcio italiano, penalizzando soprattutto le leghe minori. L'elezione del prossimo presidente Figc è quindi delicata, una vittoria di Gravina non fermerebbe i fondi esteri.Proprio per questo l'attuale numero uno Figc, in linea con il presidente della serie A Paolo Dal Pino, sta lavorando da mesi alla sua riconferma. Basti pensare che lo scorso anno era riuscito a dissuadere persino Marco Tardelli dal diventare presidente dell'Associazione nazionale calciatori (Aic).

 

alfredo trentalange

Nell'estate 2020, infatti, sembrava che l'ex campione del mondo dell'Italia '82 sfidasse Umberto Calcagno nella successione a Damiano Tommasi. L'Aic vale il 20% dei voti in Figc, più di serie A (12%), serie B (5%) e anche serie C (17%). A settembre fu proprio Gravina ad affidare a Tardelli il ruolo di responsabile del nuovo centro tecnico della Federcalcio che sorgerà a Roma al Salario sport village. Così si è ritirato. La Verità ha potuto leggere il contratto. La Figc ha riconosciuto a Tardelli 200.000 all'anno per quattro anni.

Alfredo Trentalange

 

Nonostante la candidatura di Beppe Dossena, alla fine è rimasto in lizza solo Calcagno, ora nuovo numero uno dell'Aic, più noto come avvocato che come calciatore, avendo militato in passato nel Baracca Lugo e nel Giulianova. Non solo. A fine dicembre, sempre in piena campagna elettorale, la Figc di Gravina ha stipulato con Calcagno nuovi accordi per l'erogazione di fondi, per un totale di 1.300.000 euro

 

Anche per la presidenza dell'associazione arbitri (Aia) ci sono state diverse polemiche. A vincere è stato Alfredo Trentalange, considerato vicino a Sibilia, accostamento che potrebbe portare molti club a votare per il presidente della Lnd. A uscire sconfitto è stato Marcello Nicchi, a cui si contesta un contratto da 80.000 euro all'anno (sempre con la Figc) come visionatore del Var. Ci sono polemiche anche in serie B.

 

Mauro Balata, che durante l'anno scorso aveva spesso criticato le scelte di Gravina, ora invece sembra più che mai allineato anche per aver scelto come vicepresidente Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza.

tommasi calcagno

 

E pensare che Balata si era trovato di fronte a gennaio Ezio Maria Simonelli, quest' ultimo considerato da tempo vicino a Silvio Berlusconi. Ma a vincere è stato sempre Balata che adesso, forte dell'asse con Galliani - uno dei più strenui difensori dell'entrata dei fondi esteri - è diventato uno dei sostenitori di Gravina. Non finisce qui. Perché la parte più rilevante dei problemi è legata alla giustizia sportiva, in mano all'avvocato Giancarlo Viglione, fedelissimo proprio di Gravina e consulente della Federcalcio senza aver mai partecipato a un bando.

 

La Figc in parte è anche soggetta a diritto pubblico (come da sentenza della Corte europea), ma nessuno ha mai visto il suo contratto. A gennaio due comitati della Lega nazionale dilettanti, quello lombardo e quello dell'Emilia Romagna, sono stati oggetto di ricorsi per presunti brogli nella nomina a presidente di Carlo Tavecchio e Simone Alberici. In entrambe le votazioni, infatti, avvenute online, a votare sarebbero state persone diverse da quelle dichiarate. Inoltre non sarebbero stati rispettati i tempi di presentazione dei voti.

 

tardelli

Il problema è che la giustizia sportiva, invece di fare il suo corso, starebbe prendendo tempo. Sia Tavecchio sia Alberici dovrebbero votare per Gravina. Quando si sapranno i risultati dei ricorsi? Il 25 febbraio, tre giorni dopo l'assemblea, in modo da non intaccare la sfida con Sibilia.

tardelli italia germania 3-1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA