ibrahimovic

D-IO, IBRA! DOTTO IN ESTASI DEVOTA: "ORA BASTA, ZLATAN! STAI ESAGERANDO. HAI VOLUTO OSCURARE GLI 80 ANNI DI PELÈ, I 60 DI MARADONA, LA MORTE DI SEAN CONNERY. STORIA INFINITA LA TUA, SEMPRE PIÙ DIVORATA DALLA SMANIA DI ONNIPOTENZA. DOVE STA IL DELIRIO? CHE TU, ZLATAN, CREDI IN QUELLO CHE UN GIORNO TI SEI INVENTATO DI ESSERE. HAI TRASFORMATO UNA SQUADRA DI TIMIDE DONZELLE IN UNA BANDA DI LUPI. L’HAI GIÀ DETTO: “USCIRÒ DI SCENA NON ZOPPICANDO, MA CAMMINANDO SULL’ACQUA”. ORA SIAMO IN TANTI A CREDERCI" – VIDEO

 

Giancarlo Dotto per il Corriere dello Sport

 

Ora basta, Zlatan! Stai esagerando. L’hai fatta grossa. Hai voluto oscurare gli ottant’anni di Pelè, i sessanta di Maradona, la morte di Sean Connery, nel giorno dei Santi, il tuo giorno. Non ce la racconti giusta. C’è qualcosa di enorme in te. Un segreto enorme ed è venuto il momento di scoprirlo.

 

Voglio penetrare in quella tua faccia da rapace, surfare nelle tue sinapsi ardenti, fare tutto l’itinerario che serve e fuoriuscire da quel tuo becco da sparviero, per coincidere con quel tuo sibilo di cobra, inconfondibile chiosa di ogni tuo messaggio al mondo.

 

I cronisti sportivi boccheggiano. Non sanno più che iperboli prendere. Sfiatano impotenti dietro le tue imprese a ripetizione. Continuano a menarsela con gli stupori infantili, gli ohhh… ormai rimasticati dall’uso. I titoli chiedono pietà. Basta con la storiella dell’anagrafe. Basta con questa menata dell’età, che sono trentanove da pochi giorni e tra poco saranno quaranta e domani cinquanta.

 

Basta chiedersi di quante vite disponi. È chiaro anche alle pietre e agli asini che tu non disponi più di una vita e nemmeno di tante vite, ma solo di un testo mitologico sottratto nottetempo alla storia, da aggiornare di giorno in giorno, di ora in ora, con accanimento luciferino. Ibra ha fede in Ibra. E quando Ibra ha fede le montagne si spianano e i mari, quando servirà, si apriranno. Per ora si aprono le aree di rigore e le porte come le braghe troppo larghe di un sedere troppo tremulo.

ibrahimovic

 

Era il minuto ’83 e la partita a Udine stava scivolando sull’inevitabile uno a uno, un pareggio che male odorava di sconfitta all’olfatto animalesco di qualcuno in campo. Avevi già servito l’assist vincente a Kessie, avevi più volte terrorizzato i pollicini chi ti giravano intorno, avversari e compagni.

 

Pochi minuti prima avevi incenerito il tuo quasi omonimo Brahim Diaz, tu che ti chiami Ibra Deus, tu che non hai altro Dio all’infuori di te, il ragazzo di Malaga che potrebbe essere tuo figlio se non fosse già una tua devota vittima: “Devi darla a me!”. La palla, s‘intende. Gli hai sibilato spaventandolo, con quella tua faccia rapace e il soffio da cobra, che ieri notte certamente gli saranno tornati in sogno.

 

IBRAHIMOVIC E MIHAJLOVIC

E però resti lì, non ti basta, che ti muovi solo per seguire l’odore del sangue. Vedi attorno a te colossi imbambolati dentro mutande troppo umane e capisci che sta passando l’attimo fuggente.

 

Ti avventi su quella palla sottovalutata, arpionando col destro, più feroce di Achab, una palla di nessuno, perché tua da sempre, lei stessa sapeva di esserlo, fai volare quella tua sagoma sempre più simile all’esoscheletro di un semidio e ti porti a casa la partita, i tre punti, l’abbraccio dei ragazzi che vestono la tua maglia, aggiungendo l’ennesima pagina al tuo clamoroso testo. E giù ora tutti ai tuoi piedi, a non saper più che dire.

 

zlatan ibrahimovic

Secondo me, caro Zlatan,  niente altro che Ibra, tu sei un caso psichiatrico da manuale. La tua magnifica storia somiglia un delirio paranoico. Lo stesso che sta dietro a certe grandezze assolute della storia. Storia infinita la tua, sempre più divorata dalla smania di onnipotenza. Dove sta il delirio di Zlatan? Che tu, Zlatan, credi in quello che un giorno ti sei inventato di essere. Nessuno che non sia un fumetto è così pazzo da credere al proprio doppio mitologico. Tu sei pazzo abbastanza.

 

zlatan ibrahimovic foto mezzelani gmt060

Hai inventato Zlatan, il tuo doppio, e sei diventato bulimico di Zlatan. Vivi solo per lui. Hai sfidato uomini e virus. Trasformi uomini e cose intorno a te. Hai fatto di Pioli al Milan, un onesto e placido navigante, un eroe destinato a oscurare gli Arrigo Sacchi e i Fabio Capello, e la sua erre, che prima era moscia, oggi è francese. Sballando sotto le stelle hai trasformato una squadra di timide donzelle in una banda di lupi.

 

zlatan ibrahimovic foto mezzelani gmt062

Te lo dico. Secondo me sei sprecato come calciatore. L’unica cosa in cui sei inadeguato è quando ti racconti. Tu sei un mistero inaccessibile anche per te stesso. “Io come Benjamin Button…”. Tu non un curioso caso. Tu sei un appassionante caso. E chi doveva raccontarti, Francis Scott Fitzgerald, non potrà più farlo. Tu non sei nato vecchio e non morirai giovane, ammesso che morirai. Tu hai realizzato quello che noi vaneggiamo di fare per due ore nel buio di un cinema. Hai stracciato l’anagrafe e sei diventato riconoscibile non per come ti chiami e per gli anni che hai, ma per le imprese che fai.

 

ibra

Secondo me tu sei diventato definitivamente Zlatan il giorno in cui ti sei sentito cacciato dal paradiso che, nella tua testa, era il calcio di Messi e Guardiola. Quel giorno sei diventato spietato e paranoico, facendo della tua trama il tuo destino. Da Malmoe a Milano, passando per Torino, ancora due volte Milano, Barcellona, Parigi e Manchester, Los Angeles dove sei finito come fosse la spiaggia delle balene stremate. Poi, non ti bastava più essere uno strepitoso e strapagato mercenario. Sei tornato più forte di prima, con il tuo ghigno da Joker e lasciandoli i tuoi orfani in America con il commiato più arrogante di sempre: “Ora tornate a guardare il baseball”.

milan roma ibra

 

“Mi cacciate dal paradiso, non mi date il Pallone d’oro? Poco male, io farò di me un semidio che se ne sibila di tutto e farò di voi dei poveracci, dei parvenu che sgomitano per un miserabile feticcio”. Nel frattempo, sopravvissuto anche alla propria statua di Malmoe, vandalizzata da chi s’illudeva che Zlatan gli appartenesse, come se lui potesse appartenere a qualcuno, Nel frattempo, eri uscito più volte dalla tua tenda zoppicando e scuro in volto. Prima i legamenti a Manchester e poi il polpaccio a Milanello. L’ha già detto: “Uscirò di scena non zoppicando, ma camminando sull’acqua”. Ora siamo in tanti a crederci.

ibraIBRAibraibraibragiancarlo dottoIBRAHIMOVIC E DILETTA LEOTTAibra cr7ibrahimovic e lo yacht

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?