dago calcio

UN DAGO NEL PALLONE - "I PROBLEMI DI CASA TOTTI? LO SAPEVANO TUTTI, MA NEL GIORNALISMO VIGE LA LEGGE DELL'OMERTÀ" – "LOTITO? NON SI CAPISCE UN CAZZO QUANDO PARLA. IL VIPERETTA? MA CHE FINE HA FATTO? DE LAURENTIIS HA RIPORTATO LA SQUADRA IN ALTO, MA A NAPOLI LO ODIANO". IL MISTERO DEI FRIEDKIN - "DETESTAVO CARESSA. ADORO I DUETTI BOBO VIERI-CASSANO. CHI PARLA DI CALCIO DEVE ESSERE ANCHE UN PO' TEPPISTA" - LA JUVE E LA SUPERLEGA ("POVERACCI, NON VINCONO MAI"), IL TIKI TAKA ("DU’ PALLE"), IL TIFO PER LA ROMA, MOURINHO. E SU WANDA NARA...

Stefano Boldrini per “il Messaggero”

 

dago

Dagospia: basta la parola. Sintesi perfetta di D'Agostino Roberto, classe 1948, romano e spia, ovvero chi osserva i movimenti e i comportamenti di altri, per curiosità o interesse. Chi viene pizzicato e non gradisce, liquida Dagospia come sito di gossip.

 

Roberto lo definisce «bollettino di informazione, punto e basta».

 

La descrizione di casa è «risorsa informativa online a contenuto generalista che si occupa di retroscena». Piace a molti, tanti lo temono, tantissimi lo cliccano: è uno dei 50 siti più consultati d'Italia e nel suo genere, linguaggio e titoli spettacolari strepitoso Scene da un patrimonio a proposito delle nozze finte di Berlusconi -, un unicum. Il calcio, con il cucuzzaro di cronaca, fidanzate, mogli, amanti, tradimenti, separazioni e riconciliazioni, occupa un ruolo centrale.

totti ilary

 

La Dagovita di Roberto: ragioniere, impiegato di banca, musicista, disc jockey, giornalista e ingresso trionfale nelle case degli italiani nel 1985 grazie a Quelli della notte, ruolo lookologo, esperto di edonismo reaganiano. Oggi è un acuto e spiazzante osservatore di politica e società.

 

Che c'azzecca il calcio con la sua biografia?

«C'entra la Roma, di cui sono tifoso da sempre. Per me la Roma è una fede: esiste e basta. La Roma può giocare male e negli ultimi tempi capita spesso, ma chissenefrega. La Roma è un fatto religioso. Il praticante non ha la prova dell'esistenza di Dio, crede e basta».

noemi bocchi foto mezzelani gmt 063

 

Esperienze calcistiche?

«Ai tempi dell'oratorio. Non ero veloce e per questo mi piazzavano in difesa. Il calcio è lo sport più popolare perché contiene in profondità il senso del gioco, comune in tutte le civiltà. Dalla Grecia in poi funziona così».

 

Lo stadio?

«E' un formidabile luogo di aggregazione. Ci sentiamo compagni di avventura, componenti di una comunità più ampia. Allo stadio diamo il meglio e il peggio di noi stessi».

Il calcio preferito?

«Il tiki-taka mi annoiava, due palle. Mi distraevo, cominciavo a smanettare sul telefonino. Mi piace la Premier, la velocità, l'attacco, la corsa fino all'ultimo secondo. Anche Guardiola in Inghilterra si è evoluto. In Italia siamo messi male, a parte l'Atalanta, unica squadra di respiro internazionale. Da noi c'è il calcio del passaggio all'indietro: io lo punirei come fallo di gioco».

CONTE GUARDIOLA

 

Dove nasce la differenza tra Inghilterra e Italia?

«L'Inghilterra è nazione di rugby: nasce tutto dallo spirito di questo sport. Il modello italiano, palla indietro e difesa, poteva essere giustificato settant' anni fa, quando i nostri erano abatini. Oggi sono atleti e non possono giocare il calcio degli impiegati».

 

lotito

In Champions rimediamo legnate memorabili, ma la Juve continua a invocare la Super Lega.

«Li capisco, poveracci. La Juve costa molto e non vince mai. La Super Lega è il tentativo di garantirsi un ricavo sicuro, ma io sono contrario perché cancella la meritocrazia. Mi piacciono le storie, i Sassuolo e i Leicester».

 

La narrazione giornalistica del calcio?

«Detestavo Caressa e il suo circolo. Bene Di Canio: laziale, fascista, coatto, ma con un suo stile. Capello è bravissimo: analisi sempre chiare. L'ambiente è ingessato perché tutti conoscono tutti. Adoro i duetti Bobo Vieri-Cassano. In generale chi parla di calcio deve essere anche un po' teppista. Bisognerebbe liberare il linguaggio: non si può trattare una partita come se fosse il bilancio dello stato».

bertelli luna rossa

 

Ricordi personali?

«Avevo una rubrica nelle pagine dell'Espresso, anni Novanta. Un giorno arrivò una telefonata da Auckland, Nuova Zelanda, dove Luna Rossa era impegnata negli allenamenti in vista dell'America' s Cup. Mi passarono Patrizio Bertelli. Era furibondo. Mi disse che dopo aver ricevuto la visita di Gianni Agnelli, c'era stata una sfilza di guai. Io scrissi un pezzo in cui trattavo Agnelli come portasfiga. Successe un casino. Agnelli la prese malissimo. Mi tolsero la rubrica».

gianni agnelli

 

I presidenti?

«Cercano consensi e popolarità. Usano il calcio per altri scopi. Sono industriali che hanno sprecato montagne di denaro nel calcio, facendo dimenticare i problemi nelle loro aziende e chiedendo allo Stato di mettere una pezza sui loro errori».

 

Quelli di oggi?

de laurentiis viperetta

«Lotito mi fa ridere. Ho un debole per lui. Non si capisce un cazzo quando parla. Poi il Viperetta, ma che fine ha fatto? Sono maschere della commedia. Meglio loro che andare al cinema. Inventano frasi senza senso, sono grandiosi. Non mi spiego il fenomeno De Laurentiis. Ha riportato la squadra in alto, ma a Napoli lo odiano. C'è poi il mistero dei Friedkin. Muti».

jose mourinho foto mezzelani gmt 109

 

La Roma è stata anche Dino Viola e Franco Sensi.

«Il primo ci ha dato la Roma più bella di sempre. Passammo dalla Rometta alla Roma. Franco Sensi lottava contro il potere e poi c'era la moglie, la Sora Maria».

 

Mourinho?

«A qualcuno piace il gioco, a Mourinho piace il conflitto, che di tutte le cose è il re, come diceva Carmelo Bene citando Eraclito. Aggiungeva: il calcio è uno sport eroico e barbarico. E chiudeva: l'ultimo stadio del tifoso è il delinquente. Frullate tutto questo e avrete lo spirito di Mourinho».

 

caressa

Il podio dei calciatori della Roma?

«Falcao, Batistuta, Totti».

 

Dagospia è stato il primo media a svelare i problemi di casa Totti.

«Lo sapevano tutti, ma nel giornalismo vige spesso la legge dell'omertà. Totti è stato l'ottavo re di Roma. Ai re si perdona tutto e si nascondono le magagne».

 

Mogli, fidanzate e amanti sono straripanti. Vediamo coppie molto cafonal.

vieri cassano

«Il livello culturale del calciatore non è mai stato elevato. I giocatori passano spesso dai giornaletti pornografici alle donne in carne e ossa. Hanno scarse difese intellettuali e vengono sovrastati, fino alla gestione del denaro. Wanda Nara è l'esempio perfetto».

 

Il più grande in assoluto?

«Maradona. La rete all'Inghilterra dribblando mezza squadra fu la regina delle beffe. Maradona è stato la rivincita del proletariato contro i ricchi».

 

Giovedì Italia-Macedonia del Nord, se vinciamo finale playoff il 29 marzo: sensazioni mondiali?

WANDA NARA

«Vedo giocatori stanchi, spremuti. Speriamo sia così anche per macedoni, turchi e portoghesi».

jose mourinho foto mezzelani gmt 107noemi bocchi foto mezzelani gmt 064allegri dybalanoemi bocchi foto mezzelani gmt 065noemi bocchi foto mezzelani gmt 073

wanda nara icardi wanda nara icardi wanda nara

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…