SUI DIRITTI TV SI SPACCA LA SERIA A – DAZN IN VANTAGGIO SU SKY MA CRESCONO I DUBBI TRA I PRESIDENTI SULLA POSSIBILITA’ DI TRASMETTERE L’INTERO CAMPIONATO IN STREAMING – LA RELAZIONE DELL’ANTITRUST: “LA DISTRIBUZIONE VIA INTERNET NON È SUFFICIENTE. NON SI TRATTA DI UN PROBLEMA DELLA RETE, MA DELLA CONTEMPORANEITA' DEI COLLEGAMENTI" - UNA POSIZIONE SOSTENUTA DALLA STESSA DAZN...

Giuliano Balestreri per https://it.businessinsider.com/

 

DAZN

 

Da un lato l’esigenza dell’Antitrust di aprire il mercato dei diritti tv alla concorrenza degli operatori Ott; dall’altro i dubbi di Dazn e della Serie A sulla possibilità di trasmettere l’intero campionato in streaming. La partita che stanno giocando i presidenti di Serie A si gioca a cavallo tra risorse economiche e possibilità tecnologiche. Una situazione di stallo che rinvia la decisione.

 

L’offerta di Dazn per aggiudicarsi il grosso della Serie A per i prossimi tre anni con 7 partite a settimana in esclusiva coglie nel pieno lo scopo dell’Antitrust che limitando il raggio d’azione di Sky al solo satellite puntava a “ripristinare una concorrenza potenziale nel mercato della pay-tv evitando l’accaparramento dei contenuti da parte di Sky” garantendo maggiori “contenuti a disposizione di attori alternativi che operano via internet”.

 

DAZN

Con il divieto per Santa Giulia di acquisire diritti in esclusiva sul web, l’authority puntava a “ridurre la complementarità delle offerte Ott rispetto alla pay-tv tradizionale mediante l’ampliamento dei contenuti e, conseguentemente, permettendo agli Ott di esercitare una maggiore pressione concorrenziale che limiti il rafforzato potere di mercato di Sky”. In sostanza per l’authority gli Ott sono gli “unici operatori rimasti sul mercato” e per questo l’Antitrust auspicava che potessero diventare sostitutivi anziché complementari a Sky per “sopperire agli effetti anticoncorrenziali di rafforzamento della posizione di dominanza di Sky, di acquisizione (mediante migrazione) dei clienti di Mediaset Premium, di innalzamento dei prezzi, nonché di limitazione della domanda (c.d. perdita secca di monopolio)”.

 

Un obiettivo apparentemente raggiunto dalla maxi offerta di Dazn che sul piatto ha messo 840 milioni di euro contro i 750 milioni di Sky. Tuttavia, dopo aver spinto in questa direzione, i presidenti di Serie A hanno iniziato a sollevare dubbi sulla fattibilità dell’operazione chiedendo garanzie tecniche sulla tenuta della rete e sulla capacità di trasmissione di Dazn. Anche perché i contenuti della piattaforma del gruppo Perform sono visti per due terzi attraverso il satellite.

 

dazn

E parlando con Business Insider Italia, Antonio Capone, docente di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano e responsabile dell’Osservatorio 5G & Beyond, aveva spiegato che “spostare gli ascolti della Serie A dalla pay tv satellitare a un canale satellitare si può fare, ma non è un’operazione semplice. E serve tempo per programmarla perché non si tratta di un problema della rete, ma piuttosto della contemporaneità dei collegamenti e dell’interconnessioni tra i server di Dazn e gli operatori italiani”.

 

dal pino

Peraltro la stessa Lega di Serie A nel procedimento avviato dall’Antitrust nei confronti di Sky era intervenuta spiegando che “almeno per il prossimo ciclo di assegnazione (2021-2024), le piattaforme distributive tradizionali (satellitare e digitale terrestre) saranno necessarie per la distribuzione dei diritti della Serie A”.

 

Secondo la Serie A “Internet non può rappresentare una metodologia distributiva sufficiente al fine di competere con le piattaforme tradizionali per l’acquisizione dei diritti della Serie A e per la loro distribuzione, sia in relazione ai problemi tecnici di trasmissione che con riferimento alla relazione di complementarità (e non sostituibilità) dell’offerta Internet rispetto a quella tradizionale”. Una posizione per certi versi sostenuta dalla stessa Dazn che ritiene “vi sia un limite infrastrutturale che limita l’espansione degli OTT“.

 

In particolare, secondo Dazn in Italia c’è “un elemento strutturale di ritardo tecnologico che mette sotto pressione il servizio streaming di eventi live. Infatti, soprattutto con riferimento agli eventi di Serie A, dove il numero di utenti che visionano contemporaneamente il contenuto dal vivo sono elevate, si è osservato un fenomeno di saturazione della capacità di trasmissione via internet delle reti italiane. Tale fenomeno ha l’effetto di rallentare la visione dei contenuti da parte degli utenti”.

diletta leotta dazn

 

E ancora, la piattaforma spiega che in “Italia il bitrate e sensibilmente inferiore rispetto agli altri paesi in cui la stessa opera, con la conseguenza di avere una qualità inferiore dello streaming del contenuto audiovisivo. Le problematiche – scriveva l’Antitrust -, a parere di Dazn, si riscontrano principalmente a livello della rete di accesso ed e quindi non dipendente dagli investimenti per il miglioramento delle Cdn e dei collegamenti con gli internet provider, ma legata principalmente allo stato dell’infrastrutturazione della rete di accesso (come interventi di posa della fibra fino a casa – FTTH) e all’avvento del 5G”.

 

Per l’Antitrust, quindi, il problema della concorrenza era soprattutto strutturale. Una visione condivisa con Dazn e la Serie A e che ancora frena i presidenti nell’assegnazione dei diritti.

sky dazn

 

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…