dazn

#DISDETTALEOTTA; #DAZNOUT - MA SI SONO ACCORTI I PRESIDENTI DI A CHE VENDENDO I DIRITTI A DAZN SI STANNO INIMICANDO I LORO PRINCIPALI “CLIENTI” (TIFOSI E APPASSIONATI)? UN DIRIGENTE DI SERIE A DOPO LA DECISIONE DELLA TV IN STREAMING DI STOPPARE IL DOPPIO ABBONAMENTO: "DAZN NON NE AZZECCA UNA” – LAPO ELKANN VERSIONE CODACONS: “SI PUÒ GUADAGNARE EXTRA CON CONTENUTI PREMIUM, NON CON I GIOCHI DELLE 3 CARTE A SPESE DEI CONSUMATORI”

la squadra di dazn 6

 

 

1 - UNA STAGIONE COMINCIATA MALE CHE PROSEGUE SUL FILO DEL RASOIO

S. Sca. per "la Stampa"

 

Un anno vissuto sul filo. Proprio adesso, quando le tensioni si stavano stemperando, si è aperto un nuovo fronte: «Il lavoro di Dazn sta andando nella giusta direzione, nelle ultime giornate di campionato si sono registrati miglioramenti sensibili», aveva detto lunedì il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino.

 

La fotografia di un clima più sereno dopo i blackout delle prime giornate di campionato sulla piattaforma streaming. Ma improvvisamente sono ricomparsi i nuvoloni, provocati dalla svolta sul doppio abbonamento, svelata dal Sole 24 Ore.

dazn 2

 

Sembra destino che l'avvento del calcio via web in Italia debba essere caratterizzato da una tensione costante. I problemi erano iniziati fin dalla scorsa primavera quando Dazn aveva sorprendentemente sorpassato Sky nell'offerta per trasmettere tutte le partite del campionato (sette in esclusiva e tre in condivisione): 840 milioni contro i 750 milioni messi sul piatto dalla pay tv satellitare.

 

le regole di abbonamento che dazn vuole cambiare

Questa svolta storica, dopo 28 anni di predominio di Santa Giulia, aveva sollevato molte perplessità da parte dei club più scettici, un fronte guidato da Genoa, Roma, Sampdoria, Bologna e Sassuolo. I timori erano legati alla scarsa tenuta della Rete in Italia che avrebbe potuto provocare dirette turbolente con questo diluvio di calcio via streaming. Per smentire questi dubbi erano stati convocati anche professori universitari esperti di comunicazioni. L'assemblea di Lega, dopo settimane di fumate nere, alla fine assegnò i diritti 2021-24 a Dazn sotto la spinta del blocco guidato dalle grandi del Nord, Juventus, Inter e Milan. Dazn, però, presto è stata chiamata a un'altra battaglia, quella del nuovo sistema di rilevazione degli ascolti, studiato insieme a Nielsen e basato su metodi diversi rispetto a quello tradizionale dell'Auditel. Si sono attivate Antitrust e Agcom a colpi di istruttoria.

 

dazn 1

La Lega ha preferito non commentare ufficialmente l'ondata di critiche che si è abbattuta sul titolare dei diritti. C'è chi condivide l'esigenza di combattere la pirateria di quel 20% di abbonati che rivende l'abbonamento in un circuito parallelo. E quindi non considera sbagliata la decisione di Dazn, anzi la valuta utile a non deprezzare il valore dei diritti tv.

 

Ma non mancano i giudizi caustici: «Dazn non ne azzecca una», sibila un dirigente di club. Ieri le società hanno preferito concentrarsi su un altro tema: la creazione della media-company invocata dal presidente Dal Pino per dare una veste societaria alla realizzazione del centro di produzione tv della Lega a Lissone. La nuova veste societaria aiuterebbe a presentarsi in modo più moderno sui mercati finanziari e potrebbe essere il prologo a una ripresa della trattativa con i fondi internazionali. I club si sono riuniti in un hotel di Milano per accelerare.

 

dazn problemi

La decisione di Dazn sul doppio abbonamento viene considerata una questione commerciale interna alla piattaforma streaming. Meglio evitare di infilarsi sotto i fulmini del nuovo temporale.

 

2 - DUE AMICI, UN CANONE: ORA NON SI PUÒ PIÙ A MENO CHE NON VIVANO SOTTO LO STESSO TETTO

Salvatore Riggio per "il Messaggero"

 

Tifosi di tutta Italia, si cambia. L'addio all'utilizzo di due dispositivi in contemporanea (se non si utilizza la stessa connessione) per accedere alle offerte di Dazn modificherà le abitudini degli italiani, in questi tre anni conquistati dallo streaming, dalle nuove tecnologie e dai nuovi dispositivi per la visione di una partita. In primis, questa rivoluzione toccherà la famiglia italiana.

 

Che potrà usare due device se restano sotto lo stesso tetto, ma se marito o moglie devono (o vogliono) passare qualche giorno lontano da casa (per lavoro, relax o altri motivi personali) tutto questo non potranno più farlo. Un esempio: lui in città, lei con i figli in montagna (o viceversa).

 

Dazn forum al posto di alessandra juve

Adesso serve un solo abbonamento, tra qualche settimana tutto questo non potrà più accadere. Uno dei due dovrà rinunciare a entrare nell'app di Dazn per permettere all'altro la visione. O anche una coppia di fidanzati costretta dagli eventi a non vivere insieme non potrà più utilizzare simultaneamente lo stesso abbonamento.

 

Oppure i due amici che condividono la stessa passione per il calcio e hanno deciso di dividersi la spesa dell'abbonamento (al momento, 29,99 euro al mese). Non potranno più farlo, a meno che non siano coinquilini. È un cambiamento. Al quale, certo, ci si dovrà fare l'abitudine. Ma al momento non è stato preso benissimo dagli abbonati, che adesso avranno tutto il tempo per farsene una ragione e modificare le proprie abitudini. Situazioni che hanno già affrontato nel corso dei decenni.

dazn errore tecnico

 

PRIMA RIVOLUZIONE Infatti, l'ultima rivoluzione risale a qualche mese fa. Quando Dazn riuscì ad aggiudicarsi sette partite in esclusiva e tre in coesclusiva, acquistando i pacchetti 1 e 3 con un'offerta di 840 milioni di euro, ponendo fine all'egemonia di Sky, durata 17 anni.

 

ERRORE SU DAZN

L'ennesimo ribaltone che colpì le abitudini degli italiani nel seguire il calcio, districandosi nel corso dei decenni tra cambi orari, anticipi, posticipo, gare al venerdì, Monday Night e turni infrasettimanali. Una nuova era rispetto al primo contratto con la Rai dell'autunno 1960. Dovuto al cambiamento del mercato con l'avanzata dei new media a discapito dei tradizionali broadcaster, finora disposti a pagare profumatamente per contenuti (le dirette integrali) che ai giovani interessano sempre meno.

 

TRE ANNI FA Il primo ingresso di Dazn nella nostra serie A è del 2018 con tre gare: un'altra tappa dell'evoluzione del tifoso davanti alla tv. La novità fu appunto subito rappresentata dai due device in contemporanea. Ora anche questo muro è caduto: resta sì questa possibilità, ma solo con la stessa connessione. Gli amanti del calcio dovranno abituarsi. In attesa di un ennesimo cambiamento nella vita (sportiva) di tutti i giorni.

giorgia rossi 1giorgia rossi 3dazn calcio in tv radar swg 5 settembre 2021 dazndazndazngiorgia rossi 2

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...