gentile maradona 4

PER FERMARE MARADONA CI E’ VOLUTO “GHEDDAFI” GENTILE (A TIRARGLI CALCI E STRAPPARGLI LA MAGLIETTA): "AL MUNDIAL 1982 LO ANNULLAI E MI INSULTO’. COMMISI DEI FALLI MA CERTO NON PICCHIAI. NON MI APPARTENEVA. LUI PERÒ LA PRESE MALISSIMO, NON ACCETTÒ LA SCONFITTA DELL'ARGENTINA E NON VOLLE SCAMBIARE LA MAGLIA" – "IL SEGRETO PER FERMARLO? L’UNICA ERA IMPEDIRGLI DI GIRARSI. L’UOMO MARADONA? NON MI PERMETTO. PENSO PERÒ CHE UN GRANDE CAMPIONE DEBBA ANCHE ESSERE UN ESEMPIO PER I GIOVANI” – VIDEO

 

Antonio Barillà per “la Stampa”

 

GENTILE MARADONA

Immagini simbolo del Mondiale 82: le braccia alzate di Pablito Rossi, l' urlo di Tardelli, la partita a carte in cielo con il presidente Pertini e i tackle feroci di Claudio Gentile: fermò Maradona a Barcellona nella prima gara in un girone di ferro che comprendeva anche il Brasile e fu il decollo verso il trionfo azzurro.

 

Gentile, fu una marcatura epica. Come la ricorda?

«Dura, non scorretta, commisi dei falli ma certo non picchiai: non mi apparteneva, in carriera non sono mai stato espulso. Lui però la prese malissimo, non accettò la sconfitta dell' Argentina».

 

C' è un segreto dietro il duello vinto?

GENTILE MARADONA 1

«Per un paio di giorni avevo divorato videocassette, dopo aver saputo da Bearzot che avrei dovuto occuparmi di Diego anziché di Kempes. Persi il sonno e mi dedicai a studiarne caratteristiche e movimenti: l' unica era impedirgli di girarsi, l' avesse fatto non l' avrei più preso».

 

Non volle stringerle la mano.

«Era nervoso, già durante la partita mi aveva detto qualche parola di troppo. Ma tanto non sentivo, ero concentrato nella marcatura. E alla fine mi negò la maglia, una delusione: tornai a casa con quelle di Lato, Zico e Littbarski, non con la sua».

 

Non vi siete più incrociati?

gentile maradona 3

«No, ma per i 60 anni gli avevo mandato gli auguri. Sono addolorato e voglio ricordare un campione: il più grande, per me, oltre Pelè e Messi».

 

L'uomo?

«Non mi addentro, non mi permetto. Penso però che un grande campione debba anche essere un esempio per i giovani. Preferisco soffermarmi sul calciatore: ha regalato emozioni uniche».

 

2 - QUANDO LO ANNULLAI E MI INSULTÒ

Claudio Gentile per “il Giornale”

 

Non ho dormito per tre notti. Quelle che precedevano la partita di Barcellona contro l' Argentina. Enzo Bearzot mi aveva comunicato che sarei stato io a dovermi occupare della marcatura di Maradona. E allora mi misi davanti al televisore per studiare le tre partite che avevano portato l' Argentina alla sfida contro di noi. «Ma come cacchio faccio a fermare questo qui?», fu la mia prima reazione, perché Diego dribblava non uno, non due, ma tre avversari e soprattutto con una velocità incredibile e in uno spazio limitatissimo.

gentile maradona 4

 

Dunque decisi quella che sarebbe stata la mia contromossa: non avrei dovuto farlo girare su se stesso, non dovevo permettere che mi venisse di fronte e questo tipo di controllo lo faceva soffrire, lo capivo, lo intuivo e mi misi proprio alle sue spalle di continuo, come un' ombra, cercando di isolarlo dai compagni che lo cercavano. Così fu e la vinsi io, perché Diego non perdeva tempo per molestarmi, insultandomi, su mia madre, sulla mia famiglia, pensando di innervosirmi, io non feci una piega, non sentivo le sue parole.

diego armando maradona

 

Scrissero che lo picchiai per novanta minuti ma non era vero e lo dimostrano le immagini, fu lui piuttosto a essere espulso contro il Brasile per un calcio rifilato a un avversario. Questo non significa che Diego non sia stato il più grande, per me in assoluto, anzi posso dire che se avesse potuto confrontarsi con Pelé lo avrebbe molestato, gli avrebbe anche tolto lo scettro di sovrano del calcio mondiale, perché Diego Armando Maradona ha saputo essere unico nel suo stile, nella sua capacità di vincere da solo un mondiale per la sua nazionale, come accadde nel 1986 in Messico.

diego armando maradona allo stadio san paolo

 

Al termine di quella partita al Sarria gli chiesi la maglia come ricordo ma Diego si rifiutò e ci rimasi malissimo perché in un mondiale certi riti, certe abitudini fra calciatori, vanno rispettate, anche in caso di sconfitta. È strano ma dopo quella partita non ho avuto mai più occasione di marcarlo, quando passai alla Fiorentina toccò ad altri ma ho conservato comunque il massimo rispetto per lui.

 

diego armando maradona 3

Il giorno del suo compleanno, il 30 ottobre scorso, gli ho inviato un video di auguri e resto con la speranza che Diego lo abbia potuto vedere, perché, al di là di quella sfida di Barcellona, il mio ricordo è rimasto unico nei confronti di quello che ritengo il più grande e il più forte calciatore di tutti i tempi.

diego armando maradona 4diego armando maradona e claudio gentilediego armando maradona 2diego armando maradona allo stadio san paoloMARADONA

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