fonseca jesus fazio

FONSECA, ABBIAMO UN PROBLEMA: DIFESA HORROR, LA ROMA PRENDE TROPPI GOL - ERA DAL ’47-48 CHE I GIALLOROSSI NON SUBIVANO COSI’ TANTE RETI NELLE PRIME 3 PARTITE CASALINGHE (MA LI’ C’ERA IL GRANDE TORINO, QUI GENOA, SASSUOLO E ATALANTA) – IL TECNICO SOTTO ACCUSA PER IL CAMBIO DI MODULO CONTRO LA "DEA" – ALLARME INFERMERIA: SPINAZZOLA DI NUOVO OUT - ALLA SNAI CROLLA LA QUOTA DELL’ESONERO DI FONSECA PRIMA DI NATALE…

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

Alessandro Angeloni per il Messaggero

 

fonseca 5

L' esaltazione, poi la depressione. Fenomeni, poi scarsi. La Roma torna nella marea, alti e bassi frenetici. Sempre a caccia dell' equilibrio. Sensazioni, queste, di tifosi di ogni squadra, qui sono acuite perché c' è astinenza da vittoria e questo è frustrante. Ma al di là di certi discorsi di pancia, c' è un qualcosa da analizzare dopo la sconfitta contro l' Atalanta.

 

Intanto, diciamo che nulla è perduto e consideriamo la sconfitta di mercoledì come un incidente. Da cui ripartire. Ciò che emerge non è tanto la sconfitta, che può capitare, ma come è arrivata. «Non abbiamo mai avuto il controllo del gioco», questo Fonseca dopo la gara. Parole indicative, figlie di una scelta che non ha pagato.

 

E la scelta non è legata al modulo con la difesa a tre, ma all' atteggiamento. Questo termine - riferimento fatto dal tecnico - italianizzazione chissà per quanto ce lo porteremo dietro. Che vuol dire essersi italianizzato?

paulo fonseca foto mezzelani gmt026

 

Giocare con tre (cinque) difensori? No, lo fa l' Inter, che comunque produce un calcio offensivo.

 

L' Italia del catenaccio è morta e sepolta, oggi qui ci sono tecnici all' avanguardia, Fonseca lo è. La Roma non ha giocato in quel modo, ma sicuramente non ha provato a fare il calcio che Fonseca conosce e per il quale è stato ingaggiato. Ha creato una squadra sulla base degli avversari e a un certo punto, pur volendo invertire la rotta, non c' è riuscito.

 

paulo fonseca foto mezzelani gmt025

Risultato: la squadra ha giocato male, è stata passiva e ha spesso lasciato iniziativa all' avversario, in più ha subito. La difesa a tre è un falso problema. Se invece con questo, la squadra ha ricevuto un messaggio negativo, allora il problema c' è, e va risolto al più presto. Il coraggio di cui l' allenatore ha sempre parlato, non si è visto, specie nei due scontri diretti fin qui giocati, con la Lazio e, appunto, con l' Atalanta. Se questo è il trend, non osiamo pensare alla Roma sul campo di Napoli, Inter o Juventus.

 

DIFESA BALLERINA Questo non è stato garanzia di successo, né di una prestazione senza rischi: la squadra giallorossa ha subito due reti, che sommati ai tre col Genoa e ai due con il Sassuolo, fanno sette.

 

paulo fonseca foto mezzelani gmt024

All' Olimpico, dunque, la Roma ha mostrato una fragilità insolita. Solo una volta in 92 anni di storia, il dato è peggiore: stagione 1947-1948, i giallorossi in casa avevano subito, dopo tre partite casalinghe, 8 reti. Sette di queste, incassate contro il Grande Torino. Qualche settimana fa, Petrachi, il ds della Roma, aveva raccontato di un suo colloquio con l' allenatore, era poco dopo il derby, e in quell' occasione gli aveva consigliato di andare avanti per la sua strada, con le sue idee. Cambiare, specialmente ora, non ha senso, significa trasmettere negatività alla squadra, toglierle certezze che stava acquisendo pian piano. I problemi difensivi dovranno essere comunque risolti di squadra, ma è innegabile come Chris Smalling, vista la prestazione incoraggiante dell' altro giorno, possa dare una mano.

 

Un pacchetto difensivo che sta ancora aspettando il pieno ambientamento di Mancini, preso la scorsa estate proprio dall' Atalanta. Fazio sta andando a corrente alternata, così come Jesus. Per chiudere la porta di Pau Lopez, che fino a ora ha preso nove gol in campionato, ci vuole una mentaltà di squadra. I gol fatti sono gli stessi dell' Inter, ovvero dieci; la differenza sta in quelli subiti, la squadra di Conte è ferma a 1. Otto, dunque, la differenza con i giallorossi. L' Inter è prima, la Roma settima. C' è un italiano sbagliato tra i due tecnici.

 

paulo fonseca foto mezzelani gmt022

 

FONSECA

Da agipronews.it

 

Dopo il primo ko stagionale è già finito nel mirino degli osservatori: Fonseca viene accusato di essersi snaturato e aver ingolfato la Roma, caduta sotto i colpi dell'Atalanta. Il tecnico portoghese, inoltre, comincia a perdere sicurezze anche secondo gli analisti Snai. Nella scommessa sugli esoneri entro Natale, Fonseca è ormai pericolosamente vicino ai tecnici più a rischio: la quota sul suo salto è fissata a 4,00, non troppo distante da quella di Ivan Juric e Igor Tudor, al momento i più gettonati per un addio anticipato e dati entrambi a 2,00.

 

fonsecafonseca mocassino foto di ferdinando mezzelanipaulo fonseca foto mezzelani gmt 015fonsecapaulo fonseca foto mezzelani gmt 016paulo fonseca foto mezzelani gmt 017fonseca juan jesuspaulo fonseca foto mezzelani gmt

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”