vettel leclerc 1

FRATELLI COLTELLI IN FERRARI – DOPO L’INCIDENTE IN BRASILE LECLERC E VETTEL SI SONO CHIARITI AL TELEFONO - I RAPPORTI FRA I DUE SI SONO ROVINATI DOPO LO SGARBO DI MONZA, QUANDO IL MONEGASCO SI TIRÒ INDIETRO AL MOMENTO DI TIRARE LA VOLATA AL COMPAGNO PER IL GIRO DECISIVO DI QUALIFICA. FIGURARSI COSA POTREBBE SUCCEDERE L' ANNO PROSSIMO, SE LA FERRARI SARÀ DA MONDIALE -  SCHUMI JR SCALDA I MOTORI: “IO ALLA ROSSA CON LECLERC? PERCHÉ NO...” - SEB PAPA’ PER LA TERZA VOLTA

Luigi Perna per la Gazzetta dello Sport

 

vettel leclerc

Prima un chiarimento personale al telefono. Poi la chiamata in "conference call" con Maranello per parlare al team principal Mattia Binotto spiegando di avere capito bene la lezione di Interlagos. La pace, o se volete la tregua armata, fra Sebastian Vettel e Charles Leclerc è nata così.

 

Lo rivela il monegasco: «Seb mi ha chiamato dopo la gara del Brasile, non ricordo se lunedì o martedì, per dirmi il suo punto di vista sull' incidente che ci ha coinvolto e farsi esporre il mio. Abbiamo chiarito la situazione. Quindi abbiamo deciso insieme di chiamare Mattia. Non c' è stato bisogno di scuse, ma sappiamo che lo scontro non è stato un bene per la Ferrari e che non dovrà ripetersi in futuro».

 

Ieri fra i piloti della rossa ci sarebbe dovuto essere un faccia a faccia anche davanti alle telecamere. Ma il lieto evento della nascita di Vettel junior, il primo figlio maschio del campione tedesco (già papà di Matilda ed Emilie), ha fatto slittare in tarda serata l' arrivo di Seb ad Abu Dhabi evitando un confronto nella conferenza stampa ufficiale della Fia che sarebbe potuto risultare imbarazzante.

vettel leclerc 10

 

Chiamiamole coincidenze fortunate. Così è toccato a Charles parlare, guardandosi bene dal fare la minima polemica, come se due settimane fossero bastate a voltare pagina. «Io e Seb siamo di quei piloti che distinguono fra i rapporti personali e la lotta in pista. Abbiamo riguardato il video dell' incidente. Lui non avrebbe dovuto venire a sinistra e io avrei dovuto fare di più per evitare il contatto. In futuro dovremo essere meno aggressivi e lasciarci più spazio. Ma c' è stata anche sfortuna, perché un piccolo contatto ha provocato un grande danno».

 

Che cosa succederà adesso?

Quali conseguenze avrà il doppio ritiro del Brasile sulle regole di ingaggio che i due dovranno tenere qui ad Abu Dhabi e a partire dalla prima gara del 2020? «La situazione non è cambiata. Certi episodi capitano nelle corse. Possiamo ancora gareggiare liberamente, ma dobbiamo trovare un compromesso per essere sicuri che non accadano altri incidenti», spiega Leclerc con una bella dose di ottimismo. Significa che si partirà anche l' anno prossimo senza gerarchie?

vettel leclerc 3

 

«Questo non lo decido io. E in ogni caso non ne abbiamo ancora parlato». La gestione dei piloti sarà una grande sfida per Binotto. I rapporti fra Seb e Charles si sono rovinati dopo lo sgarbo di Monza, quando il monegasco si tirò indietro al momento di tirare la volata al compagno per il giro decisivo di qualifica, violando i patti e andando a trionfare dalla pole position il giorno seguente. La reazione di Vettel a Interlagos dopo il sorpasso incassato da Leclerc ne è la prova. Il tedesco ha risposto con più durezza di quanto di solito avviene fra piloti della stessa squadra. Mentre in precedenza aveva opposto una debole resistenza agli attacchi di Hamilton e Albon.

 

Figurarsi che cosa potrebbe succedere l' anno prossimo, se la Ferrari sarà da Mondiale e i fratelli coltelli si ritroveranno in lotta per il titolo. Come farà Binotto a imporre ordini in gara (o addirittura una gerarchia decisa dall' inizio) a un Vettel pluricampione pagato 36 milioni di euro e a un Leclerc ormai affermato e forte dell' appoggio del manager Nicolas Todt? Nel caso di Seb ci sarà il rinnovo del contratto in scadenza come deterrente, almeno fino a metà stagione. Ma chi dice che basterà? «L' anno prossimo, per la prima volta in carriera, non cambierò squadra restando nello stesso team.

vettel leclerc

 

Spero di raccogliere i frutti - conclude Leclerc -. La macchina è cresciuta molto durante la stagione. Nel 2020 vorrei partire per lottare per il titolo.

 

Intanto sarebbe bello chiudere il primo Mondiale da ferrarista al terzo posto, anche se sarà difficile con 11 punti da recuperare su Verstappen. Senza l' errore ai box di Montecarlo, il mio botto in qualifica a Baku e quello sotto la pioggia a Hockenheim, avrei potuto vincere più di due gare. Ma è il Brasile che non metterei nel film di questa stagione». Ci crediamo.

 

 

SCHUMACHER JR: «IO ALLA ROSSA CON CHARLES? PERCHÉ NO...»

Da La Gazzetta dello Sport

vettel leclerc

Fare i conti con le aspettative è il destino di Mick Schumacher. E forse quel test sulla Ferrari in Bahrain ha contribuito a renderle esagerate fin dall' alba della sua prima stagione di Formula 2, facendo pensare che il figlio del Campionissimo potesse bruciare le tappe approdando nei gran premi già l' anno prossimo. Invece non sarà così. L' apprendistato del tedeschino è destinato a durare anche nel 2020, con la conferma alla Prema, il team italiano di riferimento nella categoria. Accanto a Schumi jr arriverà il russo Robert Shwartzman, vincitore della F.3, altro talento della Driver Academy del Cavallino. Oltre a loro due, la Ferrari è riuscita a piazzare in Formula 2 anche l' altro pupillo Marcus Armstrong, Callum Illot e Giuliano Alesi (passato alla HWA).

vettel

 

Nel paddock di Abu Dhabi, attorniato dai cronisti, il giovane Schumacher ha cercato di spiegare soprattutto che le sirene della Formula 1 per ora restano lontane. «Ho la Superlicenza per correre, è incorniciata a casa nella mia stanza, ma non c' è stata davvero un' opportunità per il salto di categoria da prendere in considerazione - dice Mick -. Restare in Formula 2 è la cosa più intelligente che potessi fare. Sento di avere imparato tanto e di poter mettere a frutto l' esperienza. Ho vinto in Ungheria, ma ho avuto anche tanti problemi tecnici che mi hanno condizionato e spesso è successo in gara-1, che decide la griglia per quella successiva.

leclerc vettel 3

 

Senza i punti persi, avrei finito il campionato in un' altra posizione. Lottare per il titolo è l' obiettivo dell' anno prossimo».Non ci saranno più i test a distrarlo, visto che i "rookie" potranno girare in Formula 1 solo fra un anno ad Abu Dhabi, quando la stagione 2020 sarà già conclusa. Solo allora sapremo se Schumino avrà ottenuto abbastanza da poter ambire a un posto sull' Alfa Romeo-Sauber oppure in un altro team.

 

«Quest' anno ho potuto guidare le Ferrari del 2002 e del 2004, con cui trionfò mio padre. È stato un sogno. Se in futuro penso di poter affiancare Leclerc sulla rossa? Beh, con Charles ho già avuto modo di lavorare e mi trovo benissimo.

MICK SCHUMACHER

Perché no?». Posto di fronte alla stessa domanda, Leclerc sorride: «Gli auguro il meglio.

MICK SCHUMACHER

Suo padre Michael è un idolo per me e c' è ancora molto della sua eredità nel modo in cui si lavora a Maranello».

il debutto di mick schumacher in bahrein 4

lu.pe.

 

vettelMICK SCHUMACHER FERRARI FESTA 90 ANNI vettelferrari vettel leclerc 1

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…