la gazzetta dello sport inter milan curve

NEI GIORNI CALDI DELL’INCHIESTA SULLE CURVE DI MILAN E INTER (CHE HA SCOPERCHIATO UN VASO DI PANDORA TRA OMICIDI, ‘NDRINE E SPACCIO), LA “GAZZETTA” SPARA IN PRIMA PAGINA UN SONDAGGIO SWG SECONDO CUI I GIOVANI STANNO CON GLI ULTRAS: "CI FANNO SENTIRE PARTE DI QUALCOSA DI PIÙ GRANDE". ALTRO CHE STIGMATIZZARE GLI AFFARI LOSCHI: “EMERGE, SPECIE NELLA FASCIA 18-34 ANNI, UN CONSENSO SORPRENDENTE ALLE ATTIVITÀ DELLA PARTE CALDA DELLA TIFOSERIA” (SONO COMPRESE ANCHE QUELLE CONTRO LA LEGGE?) - PER QUASI LA METÀ DEGLI INTERVISTATI LE CONNESSIONI SONO  "MARGINALI" – L’ARTICOLO SI CHIUDE ALL'INSEGNA DEL "VOLEMOSE BENE"

Elisabetta Esposito per gazzetta.it - Estratti

la gazzetta dello sport prima pagina 8 ottobre 2024

 

Il fascino dei trascinatori, di quelli che - quantomeno in un particolare ambiente - possono guardare tutti dall’alto in basso, di chi decide per migliaia di persone, di chi si ritrova a vestire un "ruolo sociale" che probabilmente non sa nemmeno di avere.

 

Gli appassionati di calcio, in particolare i più giovani, vedono così gli ultras, anche dopo la recente inchiesta della Procura di Milano sulle possibili infiltrazioni mafiose nel tifo organizzato.

 

La Gazzetta ha chiesto a Swg di effettuare un sondaggio per comprendere meglio che cosa pensino i tifosi italiani - da quelli più caldi, che si definiscono "accaniti/fedeli", ai "simpatizzanti/occasionali" - degli ultras. Le domande sono state rivolte a 573 italiani appassionati di calcio che fanno parte del campione standard di partenza di 800 persone maggiorenni, scelte in modo da rappresentare il Paese per età, genere, provenienza geografica, titolo di studio e orientamento politico.

 

beretta bellocco tifosi inter

Il sondaggio è stato svolto tra il 2 e il 4 ottobre, con gli arresti di Milano appena avvenuti.

 

Eppure neanche quella che potremmo definire "l’onda emotiva" dei fatti di cronaca ha spinto i tifosi più accesi a mostrarsi critici con la frangia organizzata del tifo, il cui fascino come dicevamo sembra colpire ancora in modo importante i sostenitori più giovani. Analizziamo i dati.

 

 

I GIOVANI—  Sul binomio ultras-violenza, il 33% degli intervistati trova ingiusto che l’intera categoria venga considerata pericolosa, visto che "quegli episodi riguardano poche mele marce". P

 

ercentuale che sale al 40% tra i tifosi accesi e al 51% nella fascia 18-34 anni, segno evidente di quanto le nuove generazioni ammirino la categoria. Per il 42% sempre dei più giovani, gli ultras sono infatti "gli ultimi garanti dell’interesse dei tifosi e della storia dei club nel calcio-business di oggi", al 46% "suscitano un certo senso di appartenenza e mi fanno sentire parte di qualcosa di più grande" e addirittura per il 42% "svolgono un importante ruolo sociale che va ben oltre il semplice tifo da stadio".

omicidio antonio bellocco

 

INFILTRAZIONI—  Va detto comunque che la promiscuità degli ambienti ultras con gli estremismi politici (84%) e la criminalità organizzata (81%) viene sottolineata da tutti, ma anche in questo caso la maggioranza relativa dei tifosi pesa le parole. Per quasi la metà degli intervistati (47 e 48%) le connessioni sono infatti "marginali".

 

I CLUB—  Un tema a cui si è voluto dare particolare spazio, visto pure quanto emerso nelle intercettazioni di Milano, è il rapporto tra ultras e club. Come si dovrebbero comportare le squadre? Su questo fronte gli appassionati di calcio sono divisi. Quasi un terzo del campione (31%) suggerisce un totale "distacco e isolamento, cercando in tutti i modi di contrastarne il potere e la presenza".

 

antonio bellocco e andrea beretta

Il 24% è comunque prudente e punta su un "formale rapporto istituzionale, ma senza un reale coinvolgimento attivo". La posizione più condivisa dagli intervistati (40% ) è quella che vuole "dialogo e ascolto, ma limitando la loro ingerenza nelle decisioni a situazioni eccezionali".

 

Soltanto il 5% è favorevole a "collaborazione e coinvolgimento" degli ultras da parte dei club. Anche in questo caso, la posizione di apertura verso il tifo organizzato è particolarmente condivisa dalla fascia 18-24 anni (52%) e dai sostenitori più “caldi” (55%).

 

 

Gianluca De Marino e luca lucci

Per comprendere davvero il ruolo che gli italiani che seguono il calcio vorrebbero dare agli ultras è utile vedere anche in quali ambiti ritengono giusto che avanzino le proprie richieste.

 

Il 64% del campione pensa sia opportuno che vengano ascoltati per quanto riguarda la difesa della storia e della tradizione del club, coreografie comprese. Ma sono tanti anche quelli che considerano lecito che avanzino richieste in tema di biglietti (42%), comunicazione (41%) e addirittura calciomercato (37%). E a trainare questa tendenza sono ancora i più giovani. Un dato che non si può sottovalutare.

ANDREA BERETTA IN MAGLIETTA BIANCA CON LUCA LUCCIFEDEZ NELLA VILLA DEL CAPO ULTRA DEL MILAN LUCA LUCCI A SCANZOROSCIATEluca lucci e il film sugli ultras pagato dalla curva sud LUCCI E I SUOI FEDELiSSIMIDANIELE CATALDO - ALEX COLOGNO - LUCIANO ROMANO - LUCA LUCCI - EMIS KILLA - MARCO PACINI - FABIANO CAPUZZO - ROSARIO CALABRIA

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO