sibilia gravina

GUERRE PALLONARE - IL PRESIDENTE FIGC GRAVINA OSANNATO COME UN EROE 5 MESI FA PER AVER SALVATO IL CAMPIONATO ORA HA BRUCIATO TUTTO IL VANTAGGIO SUL RIVALE SIBILIA IN VISTA DELLE ELEZIONI FIGC (IL 22 FEBBRAIO?) – ANCHE LA SENTENZA SU JUVE-NAPOLI SI INSERISCE NEL CLIMA INFUOCATO DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE PERMANENTE. DE LAURENTIIS SI ERA ILLUSO DI AVERE OTTENUTO LA PROTEZIONE DI GRAVINA. MA ORA DEVE SCENDERE IN CAMPO. IL PROSSIMO SCONTRO SI GIOCHERA' IN CASA CONI (E MALAGO' NON E' CERTO AMICO DI GRAVINA)

Dagonews

 

gabriele gravina presidente della federcalcio foto di bacco

Come Donald Trump, il Covid brucia tutto il vantaggio di Gabriele Gravina nella corsa a Presidente della Federcalcio. Eppure, appena cinque mesi fa, Gravina era osannato come un eroe da tutto il sistema calcio per la riapertura del campionato.

 

Una impensabile picchiata pre-elettorale, provocata dall'abbraccio con Dal Pino sui diritti tv e, poi, dalla gestione della giustizia sportiva, che lo ha portato ad alienarsi le simpatie di De Laurentiis e a consegnare al suo arci-avversario Sibilia il commissariamento del Calcio a cinque. In mezzo, la frattura con Ghirelli e la crescente distanza con Calcagno e i calciatori, anche questi sacrificati sull'altare del matrimonio con Dal Pino. 

 

Ciliegina sulla torta il caos tamponi e l'ennesimo atto di guerriglia contro Lotito. Un'indagine che, per ironia della sorte, ha come oggetto un laboratorio di Avellino, città che ha dato i natali al suo sfidante, forse carnefice, Cosimo Sibilia…

 

LA SENTENZA DI SANDULLI E' LO SPECCHIO DELLE MANOVRE E DEGLI SCONTRI DEI PALAZZI DEL CALCIO

Da ilnapolista.it

de laurentiis

 

Ricordo che da subito tutti, ma proprio tutti, eravamo pronti a scommettere che il Napoli avrebbe perso il ricorso di fronte alla giustizia sportiva e che un barlume di speranza l’avremmo avuta solo davanti al Coni o al Tar.

 

Così è accaduto, finora. Anche se i toni e le motivazioni dell’Appello sono andati sopra le righe. Ma perché davamo tutti per scontato la sconfitta del Napoli? E questo mentre la politica, le istituzioni, il governo e soprattutto i giuristi si affannavano a ricordare che il Protocollo è un atto sottoscritto da privati mentre la legge va rispettata a prescindere. E la legge, la Costituzione, non lasciano dubbi sul fatto che le decisioni delle ASL siano inappellabili.

 

Dunque, perché nonostante questa verità, davamo per certo la sconfitta del Napoli? Queste che seguono sono riflessioni e notizie raccolte nei corridoi dei palazzi sportivi. Che faccio mie.

de laurentiis agnelli

 

In queste settimane si vive una campagna elettorale strisciante per il vertice della Figc che vede l’uscente Gravina e lo sfidante Sibilia confrontarsi per conquistare fino all’ultimo voto disponibile.

 

Nulla da eccepire. E la democrazia, bellezza. Ma in questo contesto sempre più spesso leggiamo di scelte della Procura e degli Organi di Giustizia Figc che sembrano assunte – spero di sbagliarmi – non in punto di diritto ma piuttosto per sostenere gli uni o danneggiare gli altri. E questo non va bene.

 

A partire dai Dilettanti del Calcio a 5, in cui la Lega, dopo la scoperta di ammanchi di cassa, è stata commissariata da Sibilia che è stato prontamente smentito da Gravina che a sua volta è stato clamorosamente zittito dal Coni.

 

de laurentiis esce dall'assemblea di lega

Così come la relativa indagine per utilizzo improprio dei fondi viene misteriosamente archiviata dalla Procura Federale retta da Chinè ed altrettanto fragorosamente riaperta dalla procura Generale del Coni.

 

Per continuare in Lega Pro, dove il famoso illecito sportivo tra Picerno e Bitonto, conclusosi con il patteggiamento, ha visto le due squadre, a differenza di quanto da esse concordato con la Procura, penalizzate nella stagione 19/20 anziché 20/21: e perché? Perché così potevano essere ripescate Bisceglie e Foggia? Certo mi auguro che la scelta non sia stata motivata dal fatto che sempre di voti freschi per Ghirelli e quindi Gravina si trattava.

 

DE LAURENTIIS 1

Proseguendo per questa via vediamo come la Juventus venga pubblicamente assolta, prima ancora di iniziare un procedimento, per il caso Suarez.

 

E la Lazio dell’odiato Lotito, di converso, trattata come una banda di truffatori prima ancora di acquisire la documentazione.

 

In tutto questo scenario di guerra, e apparentemente senza esclusione di colpi, ADL si era illuso che la sua (presunta) amicizia con Gravina lo avrebbe messo al riparo da colpi bassi. Pia illusione.

 

E così arrivano due sentenze, quella del Giudice Mastrandrea, ma ancor più quella di ieri della Corte Sportiva, che umiliano De Laurentiis ed il Calcio Napoli.

 

DE LAURENTIIS

Effettivamente sentenze così, e quella di ieri le batte tutte, in Corte di Appello non si erano mai lette: non un’argomentazione giuridica ma 3 (dicasi tre!) paginette in cui si racconta l’avvenuto in punto di fatto senza fermarsi un solo momento a ragionare su gerarchia delle fonti, imperatività della norma, scriminanti. Nulla di tutto ciò. E se la difesa del Napoli ha evidentemente commesso un grande errore nello scegliere questo terreno di scontro anziché quello giuridico, soffermandosi sulla narrazione di quelle ore anziché sulla valanga delle comunicazioni ricevute, è altrettanto vero che una sentenza così sembra scritta più da un piccolo burocrate che da un giudice di Appello.

PIERO SANDULLI

 

Una sentenza offensiva che può prefigurare addirittura sanzioni ancora più severe. Come se si volesse dire ad ADL “non tirare troppo la corda” perché sei sotto scacco, le sanzioni possono ancora aumentare se parte una contestazione per frode sportiva.

 

Ma l’ex tycoon cinematografico non è uomo da sottostare ai ricatti e siamo certi non si piegherà, anche perché il prossimo scontro si giocherà in casa Coni, e Malagò, come è noto, non è certo amico di Gravina.

 

Diciamoci la verità: certe cose nel calcio sono sempre esistite e noi le denunciamo da tempo, ma l’utilizzo mirato della Giustizia Sportiva nella battaglia per il vertice non si era mai vista.

PIERO SANDULLI

 

Magari mi sbaglio. Non voglio crederci. Ma questi sono i fatti.

 

PIERO SANDULLI

Epperò non credo di illudermi se azzardo che il Collegio di Garanzia del Coni farà finalmente valere il diritto restituendo al Napoli il punto tolto e la partita da giocare.

 

Nel frattempo ADL se ne faccia una ragione: è ora che assuma un ruolo nel Palazzo e smetta di fare il destabilizzatore solitario. Si metta alla testa di un operazione di ricambio, pulizia e trasparenza nella Figc: il Napoli ed il Calcio italiano ne trarrebbero solo benefici.

 

 

GRAVINA CANDIDATO ALL'UEFA, VIA LIBERA DAL CONSIGLIO FIGC

Fulvio Bianchi per repubblica.it

 

mancini gravina

Si va alle urne. In Italia come in Europa. Il calcio italiano sta puntando a importanti ruoli in campo internazionale: il presidente della Figc, Gabriele Gravina ha la legittima aspirazione di entrare nel consiglio direttivo dell'Uefa, dopo che Michele Uva ha lasciato con quattro mesi di anticipo la vicepresidenza. Il nuovo statuto Uefa adesso prevede che si possano candidare solo i presidenti federali e i loro vice, e non più i direttori generali o segretari generali.

gravina

 

Di sicuro Gravina non avrebbe scelto Cosimo Sibilia, sua rivale alle prossime elezioni Figc, e nemmeno Paolo Dal Pino, chiamato in febbraio all'assemblea di una Lega di Serie A sempre complessa. Gravina quindi candiderà se stesso: oggi ha avuto il via libera dal consiglio federale della Figc.

 

gravina e sibilia foto mezzelani gmt

Gravina inoltre indicherà anche Evelina Christillin: torinese, sempre vicina alla Famiglia Agnelli, è stata la Signora dei Giochi Olimpici invernali di Torino 2006. Il 14 settembre 2016, nel congresso Uefa di Atene, era stata eletta come membro aggiuntivo della UEFA nel Consiglio della Fifa. Un ruolo importante: Ceferin ci terrebbe molto che la Christillin, sempre attiva e attenta, potesse restare nel board della Fifa per seguire da vicino il lavoro del suo "nemico" Gianni Infantino.

 

Per questo la scelta di Gravina di ricandidarla è molto gradita a Nyon. Ma bisogna fare in fretta, la candidatura per la Fifa va formalizzata entro il 2 dicembre, mentre c'è tempo sino al 2 gennaio per quanto riguarda quella dell'Uefa, due mesi prima del congresso di Montreaux del 2 marzo. Servono 36 voti per Gravina, ci dovrebbero essere otto candidati.

 

gravina spadafora dal pino

COSIMO SIBILIA

Gravina il 17 novembre sarà a Nyon da Ceferin per un incontro importante: il calcio italiano è molto rispettato all'estero. In Europa abbiamo avuto dirigenti importanti come Matarrese, Carraro, Abete e ultimamente anche Uva, stimato da Ceferin. Gravina vuole giustamente continuare la tradizione. Non va dimenticato inoltre che nel Board della Uefa c'è Andrea Agnelli, anche presidente dell'Eca (European Club Association), sempre più importante e di peso nel panorama internazionale.

Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT45Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT41Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT24Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT43

TAVECCHIO UVA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)