mourinho 19

HABEMOUS UN NUOVO MOURINHO! A ROMA LO "SPECIAL ONE" NON CERCA PIU’ IL RUMORE DEI NEMICI – GLI SCHERZI A TRIGORIA, IL TUFFO IN PISCINA, GLI SCHEMI INVENTATI ALLA VIGILIA E I DISCORSI MOTIVAZIONALI DI 8 MINUTI ESATTI (L’HA DETTO ANCHE IL PAPA CHE POI L’ATTENZIONE SI PERDE): LA NUOVA VITA ROMANA DI MOU - QUELLO ERA FATTO PER STUPIRE, OGGI DIVENTA UN MODO PER DIRE A TUTTI: "SONO UNO DI VOI" - VIDEO

 

Matteo Pinci per repubblica.it

 

MOURINHO

"Mourinho festeggia come se avesse segnato un gol". L'immagine l'ha affidata il centravanti della Roma Tammy Abraham al proprio profilo twitter. E non domenica sera, dopo quella sfrenata corsa sotto la curva al minuto 91 di Roma-Sassuolo. Ma nel 2012 dopo un Real-City di Champions, e quando Abraham aveva 14 anni appena. Ecco, forse con quella corsa sfrenata per la prima volta anche a Roma si è rivisto il Mourinho di sempre, quello estremo, persino pittoresco nel suo elegantissimo disordine. È inevitabile: nella Roma inaspettatamente capolista, ultima iscritta - ma prima per differenza reti - al trio di testa con Napoli e Milan, il più grande segno di discontinuità rispetto al passato è proprio lui.

 

 

 

MOURINHO

Indizi su quella lucidissima follia li avevano avuti già a Trigoria, dove chi si aspettava un mito altero e distante ha scoperto invece tutt'altro. Dopo una giornata particolarmente stressante, ha deciso senza preavviso di buttarsi in piscina. Un gesto che a qualcuno ha ricordato il tuffo di Pallotta di 10 anni prima. Ma quello era fatto per stupire, José al contrario voleva omogenizzarsi, dire a tutti: "sono uno di voi". Lo fa ogni giorno o quasi, quando compare inaspettatamente nei corridoi degli uffici di Trigoria. Si ferma, chiacchiera, a qualcuno chiede consiglio per un ristorante, a un altro fa una battuta sulla pettinatura. Fa "squadra" fondendo universi lontanissimi. Ecco, il lavoro. Forse la parola a cui tiene di più in assoluto. Qualche settimana fa, con la squadra convocata per un allenamento pomeridiano, si è presentato a Trigoria alle 9.30 della mattina.

 

 

 

MOURINHO

Perché è lavoro anche sapere tutto di ciò che accade tutto intorno, conoscere tutti, sapere di qualsiasi problema, anche se distante dal gruppo squadra. Un lavoro che dura oltre gli allenamenti, con 6, anche 8 ore al giorno di video. Riassunte poi in micro riunioni con la squadra. Lo ha detto anche il Papa: l'omelia non deve durare tanto, dopo 8 minuti si perde attenzione. Proprio 8 minuti sono durante le lezioni ai giocatori  sul Sassuolo e su come affrontarlo. Anche così è nato il gol del vantaggio: una punizione studiata a tavolino guardando il modo di difendere di Dionisi, provata in campo con il vice Sacramento e realizzata all'Olimpico. L'ha chiamata José dalla panchina, Pellegrini l'ha indicata ai compagni, Abraham ha finto di indicarsi la testa e Cristante è partito a raccogliere il passaggio rasoterra. Gol.

 

Sì, perché nonostante l'ufficio in stile Ferguson, con vetrate vista campi, Mourinho è legatissimo al lavoro sporco: distribuisce le pettorine colorate prima della partitella, porta la rete con i palloni o i conetti per i dribbling. L'aura da manager che amavano costruirgli intorno in Inghilterra non riflette il personaggio. In pieno lockdown, lo fotografarono nel parco pubblico sotto casa ad allenare Ndombelé: subì anche critiche, perché le prescrizioni imponevano di allenarsi da soli, non in due. Ma le regole non sono esattamente il suo forte, come dimostra il racconto - ormai prescritto - di quando si nascose dentro una cesta dei panni sporchi nello spogliatoio di Stamford Bridge per non farsi vedere dai delegati Uefa che lo cercavano, visto che da squalificato nello spogliatoio non poteva entrare.

 

MOURINHO

Ciò che al contrario non solo rispetta, ma pretende, è la puntualità. Anche per questo alla Roma ha deciso di non dare appuntamenti. Meglio non correre il rischio di restare delusi.

 

 

 

 

MOURINHO

Paolo Brusorio per "la Stampa"

 

Per anni si è nutrito di nemici, ora José Mourinho va alla ricerca di amici. E da come si sono messe le cose, a Roma sembra averne già trovati un bel po'. Il calcio dice molte bugie e anche quando si avvicina alla verità fa lunghi giri prima di centrarla. Grandi giri ha fatto Mourinho, e non tutti gli hanno detto bene. Sappiamo che cosa ha vinto, dimentichiamo troppo spesso quanto invece ha perso ma in fondo ci importa di meno. Mourinho sta al calcio come Benigni al cinema: anche quando sbagliano (partita o film, e capita, eccome se capita) restano in piedi e di loro abbiamo bisogno. Delle loro parole, delle loro affabulazioni.

 

mourinho jacobs meme

Wesley Sneijder, che dell'Inter piglia tutto era una delle stelle, diceva che per Mourinho si sarebbe buttato nel fuoco, e Sneijder non passava certo per essere un cuor di leone. Ma quella che chiamiamo empatia con Mourinho diventa dipendenza, non puoi farne a meno se sei dalla stessa parte. E a volte anche se stai dall'altra parte del fiume. Il nemico se non lo puoi battere, provi almeno a fartelo amico.

 

Era Special Mourinho perché vinceva, ora che vince di meno non è che sia diventato normale. Solo, è cambiato. Ce lo ricordiamo già centometrista a Stamford Bridge quando nel 2010 la sua Inter sbancò la casa del Chelsea con un gol di Eto' o. Ma il gesto di domenica sera aveva qualcosa di nuovo, in fondo come allenatore non ha più niente da dimostrare se non di essere ancora attuale.

 

mourinho

La corsa allora, un gesto esplosivo con cui mettersi in tasca Roma, almeno la sua parte, e anche un pezzo di futuro. "È stata la corsa di un bambino. Non avevo 58 anni, ma 10, 12 o 14, quando inizi a sognare una carriera nel calcio". Ecco, avrebbe potuto dire la corsa di un uomo felice. Di un allenatore soddisfatto. No, la corsa di un bambino. Dritto al cuore.

 

mourinho

Dopo mille panchine quest' uomo ha ancora voglia di giocare con il fuoco delle emozioni. Vere o di plastica che siano. Teatrale, comunica passione ma anche la necessità di mischiarsi. Con la gente, con i suoi uomini. Che alla fine lo baciano anche, c'è qualcosa di fisico che solo lui riesce a comunicare, a tramettere e poi anche a ricevere. Il capello pepe e sale è diventato bianco, la pancetta stira la polo, ma la sostanza non cambia.

 

mourinho meme

La piazza gli attribuisce già capacità sciamaniche, dicono che persino i difensori non hanno paura di attaccare e come sempre Roma sbarella e perde la testa (vedremo al primo gol stupido preso in contropiede), ma qui non è ora, non ancora, di discutere dei risultati. Quelli, semmai, arriveranno dopo. E finora comunque, levati. Quindi se è il caso fingiamo anche di credere a tutto quello che dice. Solo così ti puoi godere Josè Mourinho perché se inizi a discuterlo diventa uno come tanti. E normale smette di essere un aggettivo per diventare una categoria già discretamente affollata.

mourinhomourinho meme

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO