KNOCK OUT! - SONO BASTATI SETTE SECONDI ALLA PUGILE SENESIA ESTRADA PER METTERE AL TAPPETO MIRANDA ADKINS, AVVERSARIA IMPROPONIBILE PER ETÀ (HA 42 ANNI), PREPARAZIONE ED ESPERIENZA - UN RECORD SCONCERTANTE CHE FA GRIDARE ALLO SCANDALO ED È IL SIMBOLO DEL DECLINO DEL MOVIMENTO PUGILISTICO FEMMINILE, SEMPRE MENO RICCO E CREDIBILE - PER LA CRONACA, TRA GLI UOMINI IL KO PIÙ VELOCE RISALE AL 2017 ED È DI 11 SECONDI - VIDEO

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Fiorenzo Radogna per www.corriere.it

 

senesia estrada vs. miranda adkins senesia estrada vs. miranda adkins

Gancio sinistro al profilo e destro al tronco; diretto al petto; ganci sinistro e destro al volto. Cinque colpi a segno e 7”. È quanto è bastato, venerdì sul ring di Indio (California), ai martelli della campionessa Silver Wbc dei minimosca, Seniesa Estrada (classe 1992, «pro» dal 2011; 19 match, tutti vinti), per abbattere l’improvvisata Miranda Adkins.

 

Mantenere la cintura e gridare al mondo della boxe la propria superiorità. Coi «se» e coi «ma» di un’avversaria improponibile: per età (43 anni questo martedì), esperienza, preparazione fisica e qualità tecnica. Un «massacro scandaloso» - è stato definito da molti addetti ai lavori -; un buco nero di un macrouniverso ancora una volta sotto accusa per la tendenza, sempre più spiccata, a proporre incontri che di competitivo hanno poco, ma di violento troppo. Quando si parla di pericolosi accoppiamenti dove un avversario fa solo da vittima sacrificale.

miranda adkins ko dopo 7 secondi miranda adkins ko dopo 7 secondi

 

Come per la sventurata Miranda Adkins (classe 1977, «pro» solo dal 2018), viso d’angelo su 155 cm di altezza, 5 vittorie in 5 incontri; quattro contro debuttanti, uno contro un’avversaria già battuta (tutte donne che non avevano mai vinto una sfida). Così questa bella signora del Kansas — trucco leggero sugli occhi timorosi e smarriti alla presentazione dell’avversaria — è andata al macello in 7”.

 

Nemmeno il tempo di un «mah»: giù, sotto le corde; sdraiata e muta con le braccia aperte; svenuta per quasi un minuto di paura vera. Poi — dopo il soccorso dei medici — in piedi a ricevere l’abbraccio dell’avversaria. Tutto secondo regolamento; niente secondo la logica di uno sport che dovrebbe proporre un minimo di equilibrio. Quei 7” diventano un record sconcertante per un movimento pugilistico femminile che fatica sempre più a trovare degne interpreti. Complice la crisi globale e quella specifica di uno sport sempre meno credibile e ricco.

seniesa estrada mette ko miranda adkins dopo 7 secondi seniesa estrada mette ko miranda adkins dopo 7 secondi

 

Per la cronaca: in campo maschile il k.o. più veloce della storia con una corona in palio resta quello del novembre 2017 a Belfast. Nel match valido per il titolo dei pesi gallo Wbo tra i sudafricani Zolani Tete e Siboninso Gonya. Lì bastarono appena 11” (e un enigmatico gancio destro) a Zolani per sdraiare il rivale. Ma Gonya non era uno sprovveduto: vantava un record di 25 vittorie e 2 sconfitte. Mike Tyson invece impiegò 30”, nel giugno del 1986, per mettere a terra Marvis Frazier (figlio di Joe, già giustiziere di Muhammad Ali); e 37” per mettere k.o. Robert Coley ad Atlantic City nel 1985. Un’altra boxe.

 

miranda adkins miranda adkins

L’incontro Estrada-Adkins era valido per uno dei tanti (troppi) titolini di circuito (in questo caso World Boxing Council) e la sfidante designata avrebbe dovuto essere un’altra: la più quotata, giovane ed esperta Jacky Calvo (classe 1994; «pro» dal 2014; 12 vittorie, 5 sconfitte, 2 pari in 19 match). Poi un banale infortunio al ginocchio l’ha costretta al forfait. Da qui la disastrosa salita sul ring californiano della bella Adkins, che è stata — per l’ennesima volta — figlia della fretta. Di trovare un’avversaria non importa chi e non importa che fine farà. Una decisione degli organizzatori che ora fa discutere. Cosa è più importante: salvare un match (e il suo indotto) o salvaguardare la salute di un’atleta?

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