lorenzo lucca

E LANCIAMOLI 'STI RAGAZZI - ZAZZARONI: "IL RAGAZZO SI FARÀ DICONO OGGI DEL BOMBER DEL PISA LUCCA CHE L’ALTRO GIORNO HA PORTATO LA UNDER 21 ALLA VITTORIA. L’EQUIVOCO È CHE NELL’ITALIA DEL RIVERA GOLDEN BOY A POCO PIÙ DI SEDICI ANNI, SI PENSA CHE A VENT’ANNI UN CALCIATORE SIA ANCORA UN GIOVINCELLO. RITENETE CHE A BELFAST AVREBBE AVUTO PAURA? UNO COSÌ NON SA COSA SIA, LA PAURA…"

Da corrieredellosport.it

 

lorenzo lucca 7

Centoventisette giorni dopo la notte dei miracoli e del ritrovato orgoglio, degli inglesi umiliati a casa loro, dei benefici effetti della pastasciutta secondo Bonucci e dell’emozionante abbraccio Mancini-Vialli; quattro mesi e mezzo dopo la Grande Bellezza, dicevo, si può anche ricevere - tra le tante testimonianze scritte e orali di delusione, avvilimento, frustrazione - uno sfogo durissimo che ne riassume altri dieci, mille, centomila, un milione, dieci milioni come i telespettatori di Irlanda del Nord-Italia.

 

Il mittente, un personaggio tanto importante e caro quanto appassionato che raramente scade nella volgarità: «Glielo scrivi tu a Mancini che ha una squadra di pippe che non sanno tirare in porta e che il culo è finito? Giocano come una squadra di terza categoria». L’avvelenata finale non si è fatta attendere: «Io titolerei “Disastro Italia”».

 

lorenzo lucca 15

Noi abbiamo titolato “Appesi a un filo”, ma avremmo dovuto precisare “a un cappio”: il calcio italiano, che l’ultimo Mondiale l’ha giocato alla playstation, quattro anni dopo rischia di fare la stessa fine. Sarebbe la prima volta nella storia, e proprio in queste pagine l’esperto Giudice ci prospetta gli effetti collaterali dell’eventuale disastro sportivo.

 

I nostri non sono delle “pippe”(espressione colorita appartenente alla Treccani dei calciofili): non sono dei fuoriclasse, d’accordo, ma come potrebbero esserlo, dal momento che sono l’espressione non solo tecnica di un settore (di un Paese) incapace di programmare, crescere, guardare più avanti del proprio naso e pensarsi sistema? Siamo un popolo di individualisti che hanno esaurito le scorte naturali di talento e continuano ad arrangiarsi investendo su valori di recupero che sul campo non sempre risultano vincenti.

 

lorenzo lucca 14

Considero le finals di marzo, periodo insolito per spareggiare, un colpo di fortuna e un’opportunità, l’occasione ideale per provare a correggere gli errori più gravi, possibilmente senza fermarsi alle parole. Abbiamo ancora la possibilità di qualificarci a Qatar 2022, ma dobbiamo riorganizzarci prima mentalmente e poi strutturalmente.

 

Siamo anche vecchi e egoisti: ci reggiamo su Bonucci e Chiellini, quelli di maggiore personalità, e sul terzetto Zeman - Verratti, Immobile, Insigne - e quando Mancini tenta la carta dei ricambi, il più delle volte per sostituire infortunati o presunti tali, notiamo la differenza in termini di rendimento e personalità. Rileggendo le formazioni del 2006 e del disgraziatissimo 2010, poi, ci rendiamo immediatamente conto dell’impoverimento del nostro “magazzino” che deriva dalla totale assenza di una visione comune.

lorenzo lucca 6

 

Tutti noi critichiamo da una vita la mancanza di una politica dei vivai eppure tolleriamo quella norma del Decreto Crescita - è solo un esempio - che favorisce fiscalmente l’ingresso di stranieri di media qualità pronti a togliere spazi di crescita ai nostri. Se non ci fosse il Sassuolo dei Caputo (ora alla Samp), degli Scamacca e dei Raspadori, che costituiscono un investimento, per trovare un altro centravanti italiano dovremmo usare il lanternino: non è casuale che adesso molti commentatori puntino su Lorenzo Lucca del Pisa, serie B, spesso senza averlo visto giocare.

 

lorenzo lucca 13

Il nome di questo ragazzo mi porta al calcio giocato con un certo rimpianto. Mi fa tornare in mente un episodio della storia di Edmondo Fabbri, pubblicata ieri: quando si soffermò sul giovane Gigi Riva, presente a Middlesbrough durante Italia-Corea del Nord, ma solo spettatore. Si farà - diceva Mondino, dicevano tutti - ma era già pronto. Si farà - dicono oggi di Lucca - ma proprio l’altro giorno ha portato la Under 21 alla vittoria. L’equivoco è che, nell’Italia del Rivera Golden Boy a poco più di sedici anni, si pensa che a vent’anni un calciatore sia ancora un giovincello, e c’è anche la scusa dei Millennials. Ma no, immaginate un ragazzone di un paio di metri, forte, equilibrato, re dell’area, un nove vero non falso, un Ibra che verrà, magari. Ritenete che a Belfast avrebbe avuto paura? Uno così non sa cosa sia, la paura.

lorenzo lucca 5lorenzo lucca 4lorenzo lucca 3lorenzo lucca 1lorenzo lucca 2

 

lorenzo lucca 8lorenzo lucca 17lorenzo lucca 11lorenzo lucca 16lorenzo lucca 12

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”