“ANCELOTTI È UN PACCO" - IL PADRE DI INSIGNE SCALCIA IL TECNICO A ‘RADIO PUNTO ZERO’ – LA NOTTE PIU’ BUIA DI LORENZO IL MAGNIFICO: I FISCHI DEL PUBBLICO, IL CAMBIO, IL CALCIO ALLA BOTTIGLIA, IL GELO CON ANCELOTTI (CHE HA ASSICURATO: "NON AVEVA NIENTE CONTRO DI ME, ERA DISPIACIUTO...") – MA ORA INSIGNE È UN CASO, LA SCELTA DI MINO RAIOLA COME AGENTE E' QUELLA DI UNO CHE HA LA VALIGIA PRONTA - KOULIBALY LO DIFENDE

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Maurizio Nicita per gazzetta.it

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Sono da poco passate le 22.15 e, dopo un’ora di gioco girando a vuoto con l’Arsenal, al San Paolo esplode in maniera fragorosa il caso Insigne. Lorenzo lanciato verso la porta, davanti a Cech non riesce a trovare la conclusione per segnare il gol della speranza. E a quel punto il pubblico sbotta scaricando proprio sul capitano tutta la rabbia e la frustrazione. Insigne a testa bassa torna verso la metà campo, quando si accorge che Ancelotti ha già chiamato la sua sostituzione con Younes.

 

Lorenzo non la prende bene, forse il tecnico avrebbe potuto aspettare qualche minuto per il cambio, invece i fischi sono assordanti e il ragazzo non ci sta e lo lascia intendere anche ad Ancelotti, che poi minimizzerà nel dopo partita. Nessuna parola invece dal capitano napoletano. O per lo meno: qualcuna di sfogo sembra essere uscita dalla bocca di papà Carmine e intercettata da Radio Punto Zero: aggettivi non proprio carini nei confronti dell’allenatore. Dopo la notte che avrà portato consiglio arriverà una smentita sugli insulti che papà Carmine avrebbe indirizzato ad Ancelotti o un silenzio assenso farà calare il gelo?

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ROTTURA E MERCATO — Perché di certo non ci si può nascondere dietro una foglia di fico. Da tempo Insigne ha dato segnali di insofferenza (dopo il pari di Sassuolo in marzo disse: "Finché resterò qui darò il 100 per cento, ma certe critiche non le capisco"), la stessa scelta di Mino Raiola come agente non sembra quella di uno che voglia vivere tutta la sua carriera sportiva a Napoli. Ora la frattura con l’ambiente è diventata pesante e - nonostante le apparenze - nemmeno i rapporti con il club e con il tecnico sono dei migliori. Si aprono possibili scenari di mercato. Ma al di là di tutto bisogna sbollire la rabbia e riprendere a ragionare di testa e non di pancia.

 

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KK DIFENDE LORENZO — Chi dimostra, una volta in più, di essere leader vero in campo e fuori è Kalidou Koulibaly che dice: "Mi dispiace per quello che gli è successo, Lorenzo è un giocatore molto importante che suda la maglia per la sua città. Per me se parli del Napoli parli di Marek e di lui. Peccato che l'abbiano fischiato, ha bisogno dell'amore della sua città". Tornerà il feeling o Insigne non sopporterà più questa situazione e spingerà per il trasferimento?

 

 

2. PAPÀ INSIGNE CONTRO ANCELOTTI: "È UN PACCO"

Da sportmediaset.mediaset.it

 

La nottata amarissima di Lorenzo Insigne, napoletano doc sostituito e fischiato dalla Curva dopo un'ora di gioco contro l'Arsenal, non è stata presa bene da Carmine Insigne, padre del capitano azzurro. Stando a quanto riportato dall'emittente Radio Punto Zero e rilanciato da TuttomercatoWeb, Insigne senior avrebbe commentato in modo pesantissimo il lavoro del tecnico degli azzurri, definendo Ancelotti "un pacco". Parole molto dure, frutto forse della delusione per l'esclusione del Napoli dalla coppa o forse per il momento negativo attraversato dal figlio.

 

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Lo stesso Insigne è parso molto infastidito per la sostituzione, ha detto qualcosa ad Ancelotti (che ha assicurato: "Non aveva niente contro di me, era dispiaciuto per il risultato e per i fischi") e ha calciato via una bottiglia di plastica prima di guardare la fine della partita in piedi vicino alla panchina. Il tutto a margine di una stagione non esattamente esaltante in cui l'attaccante napoletano si è spesso sentito al centro delle critiche del popolo azzurro al punto da ipotizzare un possibile addio a fine stagione (poi smentito).

 

Dalla parte di Insigne si schiera Koulibaly: "Mi dispiace per Lorenzo, spero che i fischi diventino applausi, perché lui è l'immagine di Napoli e mi dispiace che lo fischino così. Lui ci tiene moltissimo e vuole vincere qui, ma non può farlo da solo. Fa il massimo per questa squadra e noi siamo con lui".

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