tifosi verona

“BOMBARDATE NAPOLI” - LO STRISCIONE DELLA VERGOGNA DEI TIFOSI DEL VERONA CHE CONTINUANO A SPARARE IDIOZIE (E NON SOLO) - NEL 1977 LANCIARONO UNA BOMBA A MANO DALLE GRADINATE DEL BENTEGODI. E POI GLI INNI A HITLER ("SIAMO UNA SQUADRA FANTASTICA FATTA A FORMA DI SVASTICA"), IL BERRETTO CON IL LOGO DEL FUHRER, I CORI RAZZISTI E IL MANICHINO IMPICCATO DI FERRIER SGRADITO AGLI ULTRÀ PERCHÉ “NEGRO” – I COMMENTI DI ZAZZARONI (CHE SOTTOLINEA "LA DEBOLE PRESA DI DISTANZA" DA PARTE DEL VERONA) E DELLO SCRITTORE NAPOLETANO DE GIOVANNI - VIDEO

“NIENTE NEGRI” - I CORI RAZZISTI AL PUB DEI TIFOSI DEL VERONA SULLE NOTE DI “IN THE NAVY”, CELEBRE BRANO DEI ‘VILLAGE PEOPLE’, IN UN TRIPUDIO DI BIRRE E BRACCIA ALZATE - IL 3 NOVEMBRE SCORSO IL GIUDICE SPORTIVO CHIUSE IL SETTORE "POLTRONE-EST" E DIEDE IL DASPO AL CAPO ULTRÀ LUCA CASTELLINI PER I BUU RAZZISTI A BALOTELLI – E PRIMA ANCORA I CORI NAZISTI ("SIAMO UNA SQUADRA FANTASTICA, FATTA A FORMA DI SVASTICA") – NEL ’96 QUEL FANTOCCIO IN CURVA CHE RAFFIGURAVA… - VIDEO

https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/ldquo-niente-negri-rdquo-cori-razzisti-pub-tifosi-verona-221656.htm

 

 

 

 

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

 

 

striscione tifosi verona

Stavolta il calcio, la partita, la classifica viene dopo. Qualcuno - oltretutto firmandosi - ha deciso di oltrepassare un limite che ritenevamo invalicabile, quello del male assoluto. Per cui penso che la cosa non possa essere risolta con la classica parentesi di web-indignazione o con una multa del giudice sportivo: che prezzo, quale valore economico potrà mai attribuire allo striscione esposto nella notte tra sabato e domenica all’esterno del Bentegodi? Non faccio il moralista professionista, Dio me ne scampi, e con gli anni ho maturato una preoccupante forma di disillusione, che non significa resa però: credo di interpretare l’irritazione non solo di una città, ma di un Paese nel quale non tutto può essere permesso. Non oggi, non con i bombardamenti e i profughi alle porte di casa.

 

 

tifosi verona

Non è stato semplice passare sopra “Lavali col fuoco” o “terroni, puzzate di merda”, alcuni dei messaggi più infami esposti dalle nostre curve. Anche cori come “devi morire” rivolti all’avversario a terra sono entrati purtroppo nella penosa treccani degli sfottò da stadio, ma tra “Lavali col fuoco”, che ebbe in risposta “Giulietta è una zoccola”, e le coordinate per bombardare Napoli corre una differenza sostanziale che non può essere ignorata neppure dal più demente dei tifosi.

LA PRIMA PAGINA DEL CORRIERE DELLO SPORT

 

Perché non si tratta più di tifo, ma di estremismo. E l’estremismo non sollecita la risata, anche la più idiota. È benzina sul fuoco della violenza. È violenza chiamata, cercata. Se poi aggiungo che si tratta di estremismo idiota non pensate che intenda fornire attenuanti tipo “infermità mentale”, come vorrebbe il giurista, o accolga il suggerimento di certi maestri dei social che ricorrono al paradosso o alla satira per giustificare gli eccessi. No. Trovo invece imbarazzante per i veronesi “normali” il confronto con lo humour partenopeo ormai diventato leggenda.

 

IVAN ZAZZARONI

Gli ultrà del Bentegodi continuano a sparare idiozie e nessuno di loro, in decennali battibecchi, ha mai pensato a difendere Giulietta. La poverina è rimasta una zoccola e come tale è stata arruolata. E con Romeo, come la mettiamo?

 

PS. La presa di distanza del Verona è stata tanto opportuna quanto debole poiché generica. Questo il testo del tweet postato nel pomeriggio sul profilo ufficiale: «Hellas Verona FC si fa portavoce, oggi come sempre, di un messaggio di pace, condannando qualsiasi atto, gesto ed esternazione che possano generare - in qualsiasi forma e misura - incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione».

 

maurizio setti verona

Nessun riferimento allo striscione e a chi se l’è attribuito. Conosco il presidente Maurizio Setti da molti anni, lo considero un amico, ma conosco anche il nostro calcio, le relazioni spesso non volute, subite, che lo complicano e lo insudiciano: so che è un mondo governato dalla paura e la paura è la camera oscura dove si sviluppa il negativo.

 

 

 

2 - «ADESSO COLPITE NAPOLI» LA TRAGEDIA DELLE BOMBE DIVENTA INSULTO DA STRISCIONE

Maurizio De Giovanni per il “Corriere della Sera”

MAURIZIO DE GIOVANNI 1

 

Bisogna resistere alla solita tentazione, quella di ignorare. Perché le ragioni di voltarsi dall'altra parte sarebbero tante, e tutte buone: non dare rilevanza, non regalare pubblicità, non alimentare risentimenti anche se giustificati, non farci andare di mezzo i tanti, tantissimi (sperabilmente la stragrande maggioranza) che non condividono. Tutto giusto, per carità.

 

Però a volte la creatività malata degli imbecilli si sposta talmente in là da richiamare inevitabilmente l'attenzione. E si scopre, una volta di più, che stare in silenzio con un condiscendente sorrisetto di superiorità può diventare autolesionista in maniera irreparabile. Lo striscione comparso nella notte a Verona appartiene alla categoria dei messaggi che allargano il territorio dell'idiozia. Non facile, a dire il vero: bisogna avere una certa dose di fantasia, ed essere pronti ad applicarla con pertinace faccia tosta. In sintesi, sullo striscione compaiono le bandiere di Russia e Ucraina, nobilmente affiancate sopra le coordinate geografiche della città di Napoli, come a indicare un opportuno bersaglio missilistico.

bomba a mano lanciata dalle gradinate del bentegodi

 

 La firma «Curva sud» è esplicita, e chiude questa interessante breve narrativa per immagini. Ora, è un fatto che da molti anni la città di Napoli è il bersaglio preferito dell'imbecille ottusità delle peggiori curve d'Italia. Non è necessario che sia in campo la squadra azzurra, né che sia in ballo un risultato sportivo di particolare importanza. Non di rado addirittura le due tifoserie coinvolte si uniscono in beceri cori ostili, che invocano eruzioni vulcaniche, terremoti e malattie epidemiche che possano finalmente cancellare un popolo dalla faccia della terra. In alternativa e più bonariamente, si fa riferimento chissà perché all'igiene personale e al cattivo odore che noi napoletani emaneremmo, da far scappare perfino i cani. Questo malcostume è avallato dalle istituzioni sportive, che arrivano al massimo a comminare una multa di una decina di migliaia di euro alla società ospitante: meno che per un fumogeno, assai meno che per un ululato razzista che pure ha esattamente gli stessi contenuti.

 

NIENTE NEGRI, IL CORO DEI TIFOSI DEL VERONA

Figurarsi poi lo Stato, sempre così pronto a voltarsi dall'altra parte in territori di altrui stretta competenza. Così, di domenica in domenica, la pancia razzista e vigliacca di questo Paese erutta i propri miasmi senza che nessuno alzi un dito. Tanto, si sa, i napoletani sono abituati a essere insultati da sempre. Goliardia, si dice con un'alzata di spalle. Simpatici sfottò, qualche volta appena sopra le righe. Perfino importanti esponenti di forze politiche, che adesso si propongono come nazionali, tendono a rubricare così questi insulti e questi auguri di sterminio. A noi, francamente, sfugge l'ironia: colpa nostra, evidentemente. Adesso però i limiti della cosiddetta goliardia sono stati frantumati. Con ammirevole precisione, e un aggiornamento invidiabile rispetto alla stretta attualità, chi ha redatto quello striscione scomoda una guerra in corso. Morti, feriti. Bambini straziati, donne incinte sanguinanti.

ferrier

 

Colonne di persone in fuga verso l'ignoto, e dietro di loro colonne di carri armati all'inseguimento. Tutto documentato con rigore da televisioni, siti web e radio. La guerra, quella vera. Perché non sfruttarla per questa meravigliosa occasione, avranno pensato gli allegri burloni della curva sud. Conosciamo e amiamo Verona, una delle città più belle e colte d'Italia. Una città che ospita templi dell'arte e della musica, piena di storia. Non possiamo credere che si accetti, in quel luogo splendido, che il nome amato da Shakespeare sia insozzato da questi imbecilli. La guerra è l'apoteosi della stupidità umana. Si combatte in genere per i confini. State tranquilli, ragazzi, voi non correte questo rischio. La vostra stupidità di confini non ne possiede.

tifosi verona hitlertifosi veronatifosi verona bentegoditifosi verona logo hitlermaurizio settitifosi verona

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)