andrea agnelli

“FORTUNA CHE ALLA LUCE DELLE RECENTI VISITE…CI SIAMO FERMATI” - SONO LE PAROLE DEL 22 LUGLIO 2021 DELL’ATTUALE DS DELLA JUVENTUS, FEDERICO CHERUBINI, CHE PER I PM DIMOSTREREBBE IL DOLO NELLA PRESUNTA IPERVALUTAZIONE DI 21 CALCIATORI FATTE DALLA JUVE NEGLI ULTIMI ANNI CON SCAMBI ALLA PARI, GENERANDO PLUSVALENZE ARTEFATTE - LA SOCIETA’, GIA’ A FEBBRAIO 2020 (PRIMA DELLA PANDEMIA), AVEVA IL BILANCIO IN ROSSO - CON PARATICI AL TIMONE, SALTANO FUORI 66 MILIONI DI SCAMBI PER L’ACCUSA “GONFIATI” - L’ACCORDO FINTO CON I GIOCATORI PER TAGLIARE 4 MENSILITA’ E I SOLDI DOVUTI A CRISTIANO RONALDO NON MESSI A BILANCIO…

1 - INCHIESTA JUVE, QUELL’INTESA PER RIVALUTARE I GIOCATORI: “FORTUNA CHE CI SIAMO FERMATI”

Giuseppe Legato per “La Stampa”

 

andrea agnelli

Il 22 luglio del 2021 Federico Cherubini, attuale direttore sportivo e uomo mercato della Juventus, dirà al collega Stefano Bertola dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari: «Fortuna che alla luce delle recenti visite… ci siamo fermati». Aggiunge che con Fabio (Paratici ex ds Juve ndr) si sono sempre parlati perché «bisognava cambiare strategia». Dice che il loro lavoro «è di scovare talenti, valorizzarli e poi venderli» facendo «plusvalenze sane, in casa» senza ricorrere a quelle «artefatte nei valori».

federico cherubini

 

Per la procura di Torino è questa una delle conversazioni chiave che proverebbe il dolo nella presunta ipervalutazione di 21 calciatori fatte dalla Juventus negli ultimi anni con scambi alla pari «senza flusso di denaro» con altre società: da Arthur a Pjanic, da Cancelo a Danilo ai giovanissimi della primavera, la lista è lunga.

 

E ad avviso degli inquirenti (procuratore aggiunto Marco Gianoglio, sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello) c’era consapevolezza di ciò che si faceva per «celare l’erosione del capitale sociale» e risanare un bilancio dai numeri complicati per via degli elevati costi già prima del Covid.

andrea angelli con federico cherubini e fabio paratici

 

Ne farebbe fede una comunicazione del presidente Agnelli (agli atti dell’inchiesta) del 21 febbraio 2020, quindi poco prima della pandemia, della chiusura degli stadi, della sospensione dei campionati, in cui spiega come «la situazione del Rol (differenza tra entrate e uscite delle operazioni caratteristiche) è meno 177 (milioni di euro ndr) e saranno necessarie manovre correttive». Ecco, per i pm il ricorso a plusvalenze «artefatte» prima e le cosiddette due «manovre stipendi» poi sarebbero la conseguenza di questo quadro.

ANDREA agnelli CON FEDERICO cherubini E PAVEL nedved

 

E anche il sentore di un «indice delinquenziale» a fondamento della richiesta di domiciliari per Andrea Agnelli respinta dal gip. Vengono ripercorsi i conti: dal 24 maggio al 30 giugno, con Paratici ancora al timone, saltano fuori 66 milioni di scambi per l’accusa «gonfiati». Poi si sarebbe agito sugli stipendi in due step. Il primo, in piena prima ondata di pandemia, è stata cosi ricostruito grazie a una chat di squadra agli atti dell’inchiesta.

 

ultrà juve striscione contro andrea agnelli

La Juve propone il taglio netto degli emolumenti di più mensilità, diversi giocatori non ci stanno, Giorgio Chiellini (non indagato), all’epoca capitano della squadra avrebbe fatto da mediatore tra società e gruppo squadra. Scriverà a tutti di stare tranquilli perché alla fine la rinuncia sarà di un solo mese e gli altri tre saranno restituiti ma – questo il senso generale delle interlocuzioni - il giorno dopo sarebbe uscito un comunicato «diverso nei contenuti».

 

giorgio chiellini 1

Con l’ulteriore raccomandazione di «non parlarne coi giornali». Il comunicato uscirà davvero, parlerà di quattro mensilità ridotte, di un risparmio a bilancio di 90 milioni, ma i pm ne indicano come reali «solo 22». Seguirà l’anno successivo un ulteriore intervento sugli stipendi.

 

I debiti di Ronaldo del primo accordo (13,5 milioni) sono stati pagati, ma il secondo che la procura avrebbe trovato in una scrittura privata vale altri 19,97 milioni. In Lega però non ce ne sarebbe traccia o in questi termini. E siccome a bilancio non compaiono, è mistero. Ronaldo non li ha ancora ricevuti e peseranno sui prossimi equilibri finanziari?

 

cristiano ronaldo massimiliano allegri

E se – è l’interrogativo degli inquirenti – erano debiti incondizionati come pare sia scritto nelle carte trovate dalla guardia di finanza di Torino, perché non sono stati postati nel documento economico di giugno 2022? Da ambienti investigativi si apprende che in Lega figurano scritture integrative, ma solo per 9 calciatori, pare. La procura ha trovato invece 17 scritture private su 17, molte firmate da Paratici, con le cosiddette «side letter» che assicurano la restituzione senza condizioni.

 

2 - "DUBBI SUL DOLO DELLE PLUSVALENZE E IL METODO È INTERROTTO DA TEMPO"

cristiano ronaldo e andrea agnelli 3

G.Leg. per “la Stampa”

 

«Non si rinvengono attuali e concrete esigenze cautelari per emettere le misure richieste dalla pubblica accusa, nè misure meno afflittive». Cosi il gip Lodovico Morello ha rigettato - tra gli altri - la richiesta di arresti domiciliari formulata dai pm per il presidente della Juventus Andrea Agnelli.

 

max allegri e cristiano ronaldo

Motivo: «tutti gli indagati e l'ente sono a piena conoscenza dell'indagine nei loro confronti e la discovery pressoché totale delle contestazioni a loro mosse fa sì che, già di per se, i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio siano difficilmente ipotizzabili».

 

Va aggiunto che «la società in questione (la Juve ndr) è una delle più importanti in ambito calcistico nazionale e internazionale, quotata in bora e quindi ragionevolmente molto attenta alle conseguenze di indagini a suo carico anche solo per ragioni di opportunità e di presenza sul mercato azionario». Nemmeno il pericolo di inquinamento delle prove è stato ravvisato alla luce del fatto che già «complesse indagini sono state largamente effettuate acquisendo corposa documentazione».

cristiano ronaldo e andrea agnelli 1

 

Sulle plusvalenze: «Gli stessi indagati hanno già di fatto interrotto l'utilizzo di tale metodologia e il riscontro è che si è passati dai 126 milioni del bilancio 2019 ai 29 milioni del 2021». E ci sono dubbi «sul dolo richiesto dalla legge» per le plusvalenze «giacché, se fosse vero che i medesimi criteri di contabilizzazione adottati dalla Juve sono quelli utilizzati da tutte le società calcistiche, allora la società non avrebbe fatto altro che fare uso di criteri contabili adottati nell'intero settore dei calciatori».

andrea agnelli e cristiano ronaldo foto mezzelani gmt 185

 

Il giudice definisce le manovre stipendi «certamente illecite in termini di indizi» ma sono legate a un periodo storico (quello della pandemia) non più attuale». Sulle richieste di sequestri anche queste rigettate, il giudice chiosa. «Non vi sono pericoli di dispersione o alienazione dei beni considerati i recentissimi e consistenti aumenti di capitale dimostrazione della solidità di fatto della società».

cristiano ronaldo e andrea agnelli 2

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."