paola egonu

“IO LESBICA? NO, MI ERO INNAMORATA DI UNA COLLEGA MA NON SIGNIFICA CHE NON POTREI INNAMORAMI DI UN RAGAZZO – LA PALLAVOLISTA PAOLA EGONU: “IO PORTABANDIERA A TOKYO? FACCIAMOLA, BUM, QUESTA RIVOLUZIONE! L'IGNORANZA E CERTE COSE DEL PASSATO HANNO BISOGNO DI UN TAGLIO NETTO. SONO PRONTA” (IL PRECEDENTE CARLTON MYERS) - "MACCHÉ TIGRE, VOLEVO DIVENTARE SUORA" - IL NO AL MILIONE DI EURO PER ANDARE A GIOCARE IN TURCHIA. IL MOTIVO – VIDEO

 

 

 

 

 

Gaia Piccardi per il "Corriere della Sera"

 

Cosa non abbiamo ancora capito di lei, Paola?

PAOLA EGONU

«Che sembro una pantera e invece, sotto sotto, sono una bambina di 22 anni che desidera persone vere al suo fianco, che ogni tanto ho i miei momenti di debolezza e allora mi prende la voglia matta di stare a letto tutto il giorno, senza fare nulla».

 

Un' ora con Paola Egonu - la pallavolista più forte dell' orbe terracqueo, veneta, 189 centimetri per 79 chili, colpisce il pallone a 3,44 metri da terra, numero 46 di scarpe -, a zonzo tra pensieri e parole di un' anima libera, è un' avventura che non segue sentieri noti. Le chiedi cosa sta facendo in una pigra domenica di maggio, a stagione finita, e ti parla del platano fritto che adora (ricette incluse), vuoi sapere come è stata la sua infanzia e ti racconta della zia suora, ipotizzi che possa portare la bandiera dell' Italia ai Giochi di Tokyo e si finisce, con una svolta imprevista, a discettar d' amore. Paola è come gioca. Una potenza. Energia pura, un flusso ininterrotto che si condensa in materia anticonvenzionale. Basta alzarle la palla, a schiacciarla ci pensa lei.

 

Cosa ha preso da Ambrose e Eunice, i genitori che emigrarono in Italia dalla Nigeria?

«Fisicamente sono papà: alta, longilinea, forte. Anche di viso, gli somiglio moltissimo.

PAOLA EGONU

Vorrei avere la sua compostezza nei momenti difficili, la dote di non perdere mai la lucidità. E invece, emotivamente, sono tutta mamma: ho ereditato il suo lato sentimentale, l' empatia, la lacrima facile».

 

Piange spesso?

«Mi capita, però amo più ridere. Quando guardo le serie K-drama coreane, per esempio, di cui vado pazza, una passione condivisa con mia sorella Angela. Dieci puntate per darsi un bacio, intanto non succede mai niente: mi piace l' idea asiatica della lentezza, quell' essere un po' alieni e stralunati, come me».

 

PAOLA EGONU

L' elogio della lentezza, un concetto agli antipodi rispetto all' adrenalina e alla concitazione di una partita di volley.

«Esatto. La mia giornata di relax ideale è orizzontale, a letto. Caffè tra le lenzuola, serie tv a raffica, Tik Tok, video buffi, telefonate ai miei e alle amiche... Sono capace di non alzarmi per ventiquattrore filate».

 

Da bambina, a Cittadella, com' era, Paola?

«Sempre in movimento. Una mattina, avrò avuto 8 anni, vado da Ambrose: papà, voglio diventare suora come la zia Loreto, gli dico.

Avevamo l' abitudine di passare almeno una settimana all' anno a Roma con lei in convitto, travolgevo la zia di domande sui grandi temi della vita e lei sapeva rispondere a tutto: i riti della comunità religiosa mi affascinavano».

 

Ha finito per scegliere uno sport di squadra, non a caso. Suo padre cosa rispose?

«Va bene Paola, okay, tanto domani avrai già cambiato idea! È andata così, infatti».

Meglio per noi: quest' anno con Conegliano ha vinto tutto e ad agosto c' è il tabù dell' oro olimpico da sfatare.

«Mi piace pormi obiettivi alti. Con Daniele Santarelli, coach a Conegliano, avevamo stretto una promessa: lui mi aiutava a vincere lo scudetto, io lo aiutavo a vincere la Champions».

PAOLA EGONU

Miglior giocatrice in Europa con 40 punti (il suo record è 47). Posso fare meglio, ha detto alla fine.

«Dopo ogni partita mi faccio sempre un piccolo esame di coscienza: mi rivedo, esamino gli errori, spesso mi arrabbio. In finale contro Istanbul ho sbagliato l' ultimo punto del terzo set: tragedia! Sono una perfezionista in tutto. Anche all' Università: se non mi sento super preparata, non do l' esame. Devo sapere tutto, non mi accontento».

 

Perché ha rifiutato l' offerta di un milione di euro per andare a giocare in Turchia?

«Perché non sono pronta ad andarmene. Non con i palazzetti vuoti, senza tifo né festa. L' Olimpiade sarà ancora nella bolla ma l' anno prossimo sarà diverso, spero. Più avanti valuterò l' esperienza all' estero».

 

paola egonu

L' impatto dei suoi genitori con l' Italia fu traumatico?

«Non ho mai sentito racconti tristi. I miei erano molto giovani quando lasciarono la Nigeria per ripartire da zero in Italia. Fu una scelta di sopravvivenza per aiutare i genitori e i fratelli, senza perdere tempo a piangersi addosso. Questo mi dimostra il coraggio che hanno avuto. E non si sono fermati: oggi vivono a Manchester».

 

Il suo rapporto con l' Africa?

«Fino all' arrivo della pandemia sono andata in Nigeria almeno ogni due anni.

Da parte dei sette fratelli di papà ho 18 cugini, dei cugini da parte dei sei fratelli di mamma confesso che ho perso il conto...».

 

Come ci si divide tra la cultura italiana e quella africana?

PAOLA EGONU BACIO SU GAZZETTA

«Non è una domanda banale, perché io sono un mix difficile da spiegare. Diciamo che quando sono strana o folle o buffa per le mie amiche italiane sono tipicamente nigeriana e per le mie amiche nigeriane sono tipicamente italiana!».

 

E se le amiche nigeriane le chiedono che mestiere fa in Veneto, cosa risponde?

«Nella squadra sono quella che attacca sempre, anche perché non sono capace di fare altro! Super aggressiva, però fuori dal campo mi trasformo. Macché tigre: amo stare con me stessa, il massimo che reggo in compagnia sono un paio d' ore. Poi time out, ragazze, vi saluto, ciao».

PAOLA EGONU KASIA SKORUPA

 

Paola lei sembra una donna libera, ed è questo il suo fascino più grande. Che cos' è la libertà per lei?

«Esprimermi per ciò che sono e sento senza essere etichettata».

Quindi lei non è omosessuale.

«Esatto, non lo sono. Ho ammesso di amare una donna (e lo ridirei, non mi sono mai pentita) e tutti a dire: ecco, la Egonu è lesbica. No, non funziona così. Mi ero innamorata di una collega ma non significa che non potrei innamorami di un ragazzo, o di un' altra donna. Non ho niente da nascondere però di base sono fatti miei. Quello che deve interessare è se gioco bene a volley, non con chi dormo».

 

PAOLA EGONU KASIA SKORUPA 1

Ha un amore, oggi?

«No, non c' è. Io sono una pazza che si innamora a prima vista, bang, in due secondi. Non sto lì a pensarci, parto come un treno. Poi prendo anche i miei bei due di picche, batoste micidiali, però almeno me la vivo al cento per cento, senza rimorsi.

 

Devo dire che l' idea del grande amore non mi fa impazzire: mi interessa ciò di cui ho bisogno in una certa fase della mia vita, non deve per forza essere per sempre. Però sono incoerente perché credo che il matrimonio sia un' istituzione fantastica. Boh, forse ho le idee un po' confuse...».

 

Ha votato alle Politiche del 2018?

sylla egonu

«No perché ero via con la Nazionale. Ma prima di votare vorrei informarmi, essere perfettamente consapevole di chi voto e perché lo faccio. Sennò non me la sento».

 

Ha già deciso il look olimpico?

«Extension di sicuro: lunghe, colore naturale, quindi scure. Unghie pendant . Mai più bianche: ho provato e mi stanno malissimo».

 

Miriam Sylla capitano dell' Italia, palermitana di genitori ivoriani e sua grande amica, è una buona idea?

sylla egonu

«Il c.t. Mazzanti ha visto in lei qualità di leader, e sono d' accordo. Ma in campo siamo tutte un po' capitane».

Paola, lei sarebbe nella short list del Coni per il ruolo di portabandiera dell' Italia ai Giochi di Tokyo: la decisione giovedì.

«Sarebbe fantastico, un onore pazzesco.Wow, poi potrei morire anche subito! Mi piacerebbe prendermi sulle spalle questa responsabilità, davvero: io, di colore, italiana e la bandiera. L' ignoranza e certe cose del passato hanno bisogno di un taglio netto. Sono pronta.Facciamola, bum, questa rivoluzione!».

egonu syllacarlton myersegonuegonupaola egonuegonuitalvolley donne - paola egonugiorgetti egonu syllaegonu

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…