ancelotti guardiola

“NESSUNO CREDEVA CHE SAREMMO ARRIVATI QUI". STASERA CITY-REAL, ANCELOTTI LANCIA LA SFIDA A GUARDIOLA CHE GONFIA IL PETTO: "SIAMO TRA LE MIGLIORI 4 D'EUROPA PER IL SECONDO ANNO DI FILA" -  I 4 ALLENATORI CHE SI GIOCHERANNO LE SEMIFINALI DELLA COPPA CAMPIONI HANNO UN PALMARES TOTALE DI 6 CHAMPIONS E 4 EUROPA LEAGUE - ANCELOTTI PARLA DELLA SUA ESPERIENZA ALLA JUVENTUS: "MI ODIAVANO PER AVER GIOCATO NEL MILAN, A VOLTE DOVEVO USCIRE CON LA POLIZIA". E SU MOGGI...

1. LE SEMIFINALI DEGLI ALLENATORI

carlo ancelotti

Paolo Tomaselli per www.corriere.it

 

Quattro allenatori, sei Champions, quattro Europa League vinte. Sono semifinali per abbonati ai trionfi europei quelle che si stagliano all’orizzonte: stasera Ancelotti contro Guardiola, domani Emery contro Klopp, Spagna contro Inghilterra, tre certezze e una sorpresa come il Villarreal, che però è l’ultimo ad avere alzato un trofeo, undici mesi fa. Per il basco Emery è la prima semifinale di Champions, per il piccolo club spagnolo è la seconda dopo quella del 2006, persa con l’Arsenal: quella al Liverpool è un’altra sfida ai giganti, dopo le vittorie contro Juventus e Bayern, ancora una volta da Grande Sfavorito.

 

klopp e guardiola manchester city liverpool 3

A differenza di Allegri e Nagelsmann, Jurgen Klopp — anche per il fatto che contro Emery ha perso una finale di Europa League (3-1 nel 2016 con il Siviglia) — non è però tipo da sottovalutare le caratteristiche dei gialli, che con 77 milioni di monte ingaggi (lordo) e tiri in porta che si contano sulle dita di una mano sono arrivati fino a qui a due passi dalla finale.

 

Per il tecnico tedesco, impegnato in Premier nell’estenuante corpo a corpo con il Manchester City di Guardiola (avanti di 1 punto), è il grande ritorno in semifinale a tre anni dalla prima vittoria della Champions in finale contro il Tottenham: per la prima volta i Reds possono andare fino in fondo anche in Coppa di Lega (già vinta) e Fa Cup (è in finale col Chelsea). Inutile girarci troppo attorno: Liverpool-City, la partita da due miliardi di euro (il valore delle rose) è la finale più attesa di questa Champions, come atto ideale conclusivo di un duello stellare, sublimazione del dominio della Premier.

il tecnico del villarreal unai emery

 

La Spagna, dominatrice per anni con Messi e Ronaldo, però si è riorganizzata in fretta. Il City ha faticato contro l’Atletico al ritorno e dopo l’attesissima sfida di andata stasera a Manchester dovrà affrontare un livello superiore, quello della gara di ritorno al Bernabeu, dove sono già caduti con modalità clamorose prima il Psg di Messi, Mbappé e Neymar e quindi il Chelsea campione in carica. Ancelotti ha vinto il 74% di gare in Champions alla guida del Real (nessuno ha fatto meglio), con i suoi 62 anni e i suoi tre successi con due squadre diverse (unico nella storia) è il fattore che può scompaginare il dominio inglese a otto anni dalla Decima, suo ultimo trionfo. E pazienza se il Real nei tre precedenti non ha mai vinto all’Etihad, perché Ancelotti nell’unica doppia sfida contro Pep (Real-Bayern) trionfò nel 2014.

city atletico madrid guardiola

 

Guardiola ha vinto due volte la Champions con il Grande Barça, è tornato in finale un anno fa a dieci anni dall’ultima volta però ha perso facendo mezzo tiro in porta contro il Chelsea. A dimostrazione, qualora ce ne fosse ulteriore bisogno, che la Champions è il regno delle sorprese, il tritatutto dei luoghi comuni, la galleria d’arte pronta ad accogliere sempre nuovi capolavori, grazie ad artisti come Benzema, Salah o De Bruyne. A

 

nche per questo, il Real che vincerà la Liga tra l’andata e il ritorno della semifinale è la grande variabile rispetto all’attesa finale inglese. E farà pesare il suo pedigree: il City, come ovviamente il Villarreal, non si è ancora sbloccato in Champions, mentre nella metà campo di Real e Liverpool ci sono 19 coppe, 13 spagnole e 6 inglesi. Nobili contro parvenu: anche questo luogo comune però prima o poi verrà superato?

 

carlo ancelotti alla juventus

2. ANCELOTTI: "ALLA JUVE MI ODIAVANO, A VOLTE DOVEVO USCIRE CON LA POLIZIA”

Vito Lamorte per www.fanpage.it

 

Carlo Ancelotti è l'unico rappresentante dell'Italia nelle semifinali della Champions League 2021-2022. L'allenatore di Reggiolo con il suo Real Madrid affronterà il Manchester City di Pep Guardiola in un doppio confronto che si preannuncia davvero interessante per tutti coloro che amano il calcio oltre i colori della loro squadra del cuore.

 

carlo ancelotti alla juventus

Nei giorni scorsi è stata pubblicata l'ultima puntata di ‘Universo Valdano' di MovistarPlus, programma condotto dall'ex calciatore della nazionale argentina e opinionista di spessore, di cui Ancelotti è stato ospite e in cui ha parlato di tantissimi temi, dall'attualità al passato. Carletto si è soffermato anche della sua esperienza alla Juventus: "Mi odiavano per aver giocato nel Milan, a volte dovevo uscire con la polizia. Non abbiamo vinto titoli, io sono arrivato secondo due volte. Non è stata una grande esperienza".

 

carlo ancelotti alla juventus

In merito a Calciopoli il tecnico della Casa Blanca ha dichiarato: "Il Moggigate? Mi sembrava positivo che il calcio italiano fosse ripulito, non c'era una competizione pulita", mentre ha solo elogi per la famiglia Agnelli: "Tutto era organizzato in modo fantastico lì. Non mi sono divertito perché avevo giocato con il Milan e la Roma, ma lì ho imparato molto perché è un club di livello”.

carlo ancelotti alla juventus

 

Il rapporto tra Ancelotti e l'ambiente bianconero non fu mai idilliaco e non riuscì mai a decollare definitivamente, nonostante i bianconeri in quel periodo furono sempre competitivi per lo Scudetto. I più attenti ricorderanno ancora oggi lo striscione esposto dai tifosi di fede bianconera "Un maiale non può allenare" a Piacenza alla prima partita del tecnico emiliano al timone della Vecchia Signora, che aprì un biennio che si concluse con due secondi posti alle spalle delle romane.

carlo ancelotti alla juventus

 

Lo stesso Ancelotti capì nelle ultime settimane della Serie A 2000-2001 che il suo rapporto con i bianconeri era finito e a sancirlo era stato in tv il presidente Vittorio Chiusano con parole piuttosto chiare: “Siamo contenti di Ancelotti, ma non c’è limite al meglio”. Lo stesso Carletto non risparmiò frecciatine e battute prima della separazione definitiva al termine del torneo. Alla fine il meglio è arrivato per tutti, per qualcuno un po' di più e per altri un po' meno: la Juventus ha ritrovato Marcello Lippi per dare vita un ‘Bis' di grande impatto, soprattutto in Italia; mentre Carlo Ancelotti ha iniziato pochi mesi dopo il suo ciclo fantastico con il Milan tra coppe europee e affermazioni nazionali.

 

kloppjurgen kloppcarlo ancelotti 6kloppcarlo ancelotti 4carlo ancelotti 3PEP GUARDIOLA DIEGO SIMEONE guardiolaguardiolaguardiola noel gallagheremeryUNAI EMERY VILLARREALil tecnico del villarreal unai emeryUNAI EMERY VILLARREALUNAI EMERY VILLARREALklopp

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)