di maria pogba marocchi

“POGBA È UN'INCOGNITA, DI MARIA È UN TALENTO DIVERSAMENTE BRAVO” – L’EX JUVE GIANCARLO MAROCCHI, OGGI OPINIONISTA SKY, SUL MERCATO BIANCONERO:  “SARÀ IL PAUL POGBA DOMINANTE DI SEI ANNI FA O QUELLO SBIADITO DI MANCHESTER? DI MARIA ARRIVA A FINE CARRIERA E CON IL MONDIALE IN CARTELLONE A METÀ CAMPIONATO: RISCHIA DI BALLARE UNA SOLA ESTATE - L'INTER RESTA LA FAVORITA, MA IL MILAN GIOCA COME UN'ORCHESTRA”

Leonardo Iannacci per “Libero quotidiano”

 

paul pogba

Sotto il sole della Milano Marittima meno gossippara e più vera, Giancarlo Marocchi studia il calcio che verrà e si prepara alla nuova stagione da opinionista Sky. Il mirino è puntato sulla Juve, la squadra con la quale vinse la Champions ventisei anni fa, a Roma contro l'Ajax.

 

Giancarlo, c'è una maledizione che grava sulla Juve: possibile che l'ultima Champions sia così datata?

«Negli anni seguenti ci sono state altre finali, molte perse con la Juve favorita e altre sfuggite per colpa di avversari impossibili come il Barcellona di Messi o il Real di Ronaldo. Tuttavia non è così matematico vincere una Champions. Pensa al Manchester City di Guardiola, da quanti anni buca l'obiettivo».

 

La Juventus si sta rilanciando alla grande dopo un anno decadente: contento di Pogba?

«È un super, nulla da dire. Però ho una bella curiosità: quale Pogba vedremo nella nuova Juve? Quello di sei anni fa, centrale nel gioco di Allegri, oppure il Paul del Manchester United, appoggiato lì nel mezzo come un giocatore qualunque?».

 

Il centrocampo era il tallone d'Achille di Allegri, lo scorso anno...

GIANCARLO MAROCCHI

«Quest' anno rischia di tornare ad esserne il cuore pulsante con Locatelli davanti alla difesa, Pogba mezzala destra e Rabiot mezzala sinistra. Un reparto che rischia di diventare dominante ma soltanto se Pogba sarà decisivo».

 

Di Maria è l'uomo giusto per servire Vlahovic?

«In quella squadra anomala che è il Paris Saint Germain l'argentino faceva il dodicesimo. Qui, essendo un talento diversamente bravo, può ballare. Ma arrivando a fine carriera e con il mondiale in cartellone a metà campionato rischia di ballare una sola estate. La mia seconda curiosità lo riguarda: quale Di Maria sarà?».

 

Se Allegri perde De Ligt?

FOTOMONTAGGIO DI POGBA E DI MARIA CON LA MAGLIA DELLA JUVE

«Dovrà farsene una ragione anche se l'olandese non ha ancora mostrato quale sia il suo vero potenziale. La sua cessione? Oggi le squadre le fanno sì il direttore sportivo con l'allenatore ma si è aggiunta una terza figura: l'amministratore delegato che ci mette giustamente becco e deve far rispettare il bilancio. Koulibaly sarebbe stata la diga ideale. Specialmente in Europa».

 

Dopo nove scudetti di fila la Juve ha deragliato. I maligni dicono che l'arrivo di Ronaldo, tre anni fa, ha scombinato i piani economici ma anche tattici della Vecchia Signora vincitutto...

«L'attenzione mediatica, l'interesse che ha generato tra i tifosi di tutte le squadre e i 101 gol segnati promuovono l'operazione CR7. Ovvio che quando prendi un fuoriclasse di 34 anni devi tener conto della sua naturale parabola discendente. Più un giocatore è grandioso più è difficile gestirne gli ultimi anni. Ma vuoi mettere? Aver visto giocare Ronaldo per tre anni nel nostro campionato?».

 

Il calcio da sognare?

«Ah, semplice: farei valere tutti i calciatori zero. Coì non ci sarebbero il calciomercato, gli amministratori delegati e le plusvalenze ma soltanto il calcio giocato!».

paul pogba e romelu lukaku

 

Un altro problema di questo football gonfiato?

«Le rose con 25-26 giocatori. I titolari dovrebbero essere 15-16».

 

Chi partirebbe favorita per lo scudetto, oggi?

«L'Inter. Come lo era lo scorso anno e due anni fa. E non venitemi a dire che, con Conte al posto di Inzaghi, l'Inter avrebbe vinto anche lo scudetto scorso, eh?».

 

Lukaku, una saporitissima minestra riscaldata?

«Intanto si inserisce in un attacco già fortissimo. E poi Romelu torna per dominare».

 

Inzaghi che perde Skriniar?

«Torna il discorso del calcio moderno nel quale decide l'amministratore delegato del club».

 

Si parla poco del Milan...

pogba

«Meglio per Pioli. Il rinnovo più importante è stato fatto in extremis e sto parlando di Maldini, circoncentrico del pianeta Milan. Un minuto dopo aver vinto lo scudetto, Paolo pensava già alla seconda stella. La squadra è stata già rinforzata con Origi in attacco e l'imminente arrivo di De Keteleare sarebbe un bel colpo».

 

Ibra? Un allenatore non giocatore?

«No. L'allenatore è Pioli. Ibra ha avuto l'intelligenza di proporsi in modo diverso: prima era il meraviglioso dittatore dello spogliatoio e del campo, ora è uno dell'orchestra».

 

Tonali sta diventando il polo tattico di Pioli?

«Nel Milan il segreto sono gli undici in campo. Tutti, da Maignan sino a Giraud. Vince o perde la squadra. Tonali, molto bravo, è uno degli undici. Difficile pensare che se ne togli uno, lo scacchiere di Pioli crolla».

 

Il giovane italiano destinato a esplodere?

FOTOMONTAGGIO DEL TRIDENTE JUVENTINO CHIESA VLAHOVIC DI MARIA

«Raspadori, di solito sono gli attaccanti a decidere le vicende del calcio e lui è super. Senza dimenticare Scamacca, un altro definitivamente bravo. Banale ma sacrosanto dire che entrambi rappresentano il futuro per la nazionale, Mancini ha bisogno di gol e di forze fresche là davanti».

 

Il tuo Bologna?

«Ha due ottimi giocatori in mezzo: Schouten e Dominguez. Farà un campionato efficace seppur a fasi alterne. Ma il tifo lo faccio soprattutto per Sinisa che sta giocando la partita più delicata».

FOTOMONTAGGIO DI DI MARIA IN MAGLIA JUVE

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”