arrigo sacchi

“SARRI ALLA JUVE? SPERO NON SI SIANO FATTI TRASCINARE DALLA MODA…” - LE SENTENZE DI ARRIGO SACCHI: “I BIANCONERI DEVONO AVERE PAZIENZA, ALTRIMENTI SARÀ DURA - ANTONIO CONTE È UN GRANDE STRATEGA, HA SOLO BISOGNO DI CREDERE UN PO' PIÙ IN SE STESSO - ALLEGRI E’ UN TATTICO, FORSE IL PIÙ BRAVO - SALVINI? LO CONOSCO MA NON VOTO PER LA LEGA. FINO A QUANDO CI SARÀ BERLUSCONI LO VOTERÒ…”

Giancarlo Padovan per il “Fatto quotidiano”

ARRIGO SACCHI

 

Scusi Arrigo Sacchi, ma trent'anni dopo vuol farci credere che il suo Milan sia ancora attuale?

I concetti sono gli stessi, ma il calcio deve aggiornarsi ed evolversi. Solo in Italia pensiamo di fermare il tempo.

 

Dunque, in qualche modo, c'è da preoccuparsi.

Io parto da un dato. L'Uefa ha eletto il Milan del 1989 miglior squadra di club di tutti i tempi. Insieme con Luigi Garlando della Gazzetta dello Sport ne abbiamo fatto un libro (La Coppa degli Immortali, Baldini+Castoldi) che ha già venduto 30 mila copie in quattro edizioni. Dentro c'è tutto: i miei appunti di prima e dopo la partita, gli allenamenti, i metodi di apprendimento, i valori e la squadra. Formata da giocatori bravissimi, anche se nessuno di loro prima aveva vinto una Coppa dei Campioni, né era arrivato almeno in semifinale.

berlusconi arrigo sacchi

 

Si può definire etico ed estetico il suo calcio e quello che vorrebbe vedere?

Certamente. Etica del lavoro, del collettivo, della bellezza, dell' emozione, anche della cultura. Un calcio che cerchi di non escludere nulla e nel quale il merito non può mancare.

 

La Juve ha ingaggiato Maurizio Sarri come allenatore. Pensa sia una scelta coerente?

È molto diversa rispetto alla storia del club e alla sua tradizione. Spero che non si siano fatti trascinare dalla moda. Se la società avrà pazienza e convinzione, Sarri ce la farà. Altrimenti sarà dura.

sacchi sarri guardiola

 

C'erano maggiori perplessità quando Berlusconi le diede in mano il Milan.

È vero, ma quella squadra non vinceva uno scudetto da dieci anni e la stagione precedente era arrivata quinta. Il campione era Gullit perché Van Basten, il primo anno, fece solo tre partite. E dal mercato erano arrivati Colombo dall'Udinese retrocessa, Ancelotti che aveva il 20 per cento di invalidità a una delle due ginocchia e a Roma dicevano che era una sòla, tre ragazzi dalla B, Bianchi, Bortolazzi e Mussi che avevo portato io dal Parma, uno dalla Serie C che era Costacurta. Insomma niente di eclatante.

 

antonio conte

Invece Sarri ha Cristiano Ronaldo e una squadra che ha conquistato otto scudetti consecutivi. Non crede che già il Chelsea dell'anno scorso fosse meno bello del suo Napoli?

Sì, è così. Il calcio non è la somma di valori individuali. È un'idea di lavoro in sinergia. E la sinergia ti permette livelli che individualmente non sarebbero possibili. Al Chelsea, Sarri non aveva la qualità collettiva del Napoli, ma grandi individualisti. Prendiamo il mio Milan, l'Ajax o il Barcellona di Guardiola: collettivi in continua evoluzione in cui i giocatori erano tutti capaci di interpretare la fase offensiva e quella difensiva, erano polivalenti e uniti da un filo invisibile che è il gioco.

 

Lei divide il calcio in strategia e tatticismo.

max e valentina allegri

Sun Tzu, autore de L'arte della guerra, scriveva: una tattica senza strategia già profuma di sconfitta. E noi in Italia abbiamo tanti tattici e pochi strateghi.

 

Immagino che lei consideri Antonio Conte uno stratega. Tuttavia di lui ha detto: "Deve essere meno tattico".

Conte è un grande stratega, ha solo bisogno di credere un po' più in se stesso.

 

Sinceramente mi sembra abbia già adesso un'alta considerazione di sé e delle proprie idee.

Antonio dà la vita al calcio, è intelligente e lavoratore. Quando era calciatore si trascriveva tutti gli allenamenti che io facevo in Nazionale. Ha l'ossessione della perfezione. Ma - come diceva Pavese - non c' è arte senza ossessione.

arrigo sacchi

 

Allora qual è il problema?

Non c' è problema perché il suo gioco è organizzatissimo.

A volte, però, perde un giocatore di troppo nella fase difensiva. In Italia non ce ne accorgiamo, ma quando si gioca in campo internazionale questo conta.

 

Allegri cos'è?

Un tattico naturalmente. Forse il più bravo o tra i più bravi.

 

Se lo stratega mette l'idea davanti a tutto, il tattico su cosa punta?

Principalmente sulle opportunità che l'avversario ti concede. Oltre, naturalmente, alla qualità individuale.

 

arrigo sacchi

Quando lei allenava, i giornalisti erano divisi in sacchiani e anti-sacchiani. A posteriori sembra che la critica sia più disposta a riconoscerle le innovazioni apportate nel calcio. Significa che la categoria è cambiata?

Un po' sì, ma meno di quanto sarebbe necessario. Siamo un popolo di arrivisti nel Paese delle scorciatoie. E nel calcio abbondano scorretti e incompetenti, condizionati dal risultato. Quando allenavo l' Atletico Madrid battemmo il Celta, allora capoclassifica, in nove contro undici. La partita, però, non fu di qualità e, nonostante la vittoria, venimmo giustamente criticati. In Italia saremmo stati definiti eroici, lì si aspettavano anche il gioco. Io credo che senza critica non ci sia crescita.

matteo salvini con arrigo sacchi al papeete

 

In questo clima di incandescenze politiche qualche settimana fa si è fatto fotografare al mare con Matteo Salvini.

Conosco Salvini da una vita, passavo di lì per caso, è stato un abbraccio tra due milanisti. Ma io non voto per la Lega.

 

E per chi?

Fino a quando ci sarà Berlusconi lo voterò sia per amicizia sia per riconoscenza. E poi nella sua vita ha dimostrato di non essere uno qualsiasi.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…