massimo vanessa ferrero 11

“SE VOLEVO, POTEVO FAR PERDERE LE MIE TRACCE QUANDO STAVO A PECHINO. MA NON POTEVO SCAPPARE, LA DIGOS MI SEGUIVA” – LO SFOGO DEL VIPERETTA: “PERCHÉ I GIUDICI NON MI FANNO STARE AI DOMICILIARI? NON HO NESSUNA INTENZIONE DI SCAPPARE" – IL RUOLO DELLA FIGLIA VANESSA CHE ATTACCA IL PADRE: “L'HO MANDATO AFFANCULO DE BRUTTO, M'HANNO ROTTO LUI, LA MOGLIE E TUTTI STI FALSONI DI...” - PARLA IL GESTORE DELLA SAMPDORIA VIDAL: “GLI AVEVO SUGGERITO COSA ERA GIUSTO FARE. HA PREFERITO IL…” – ORA SARA’ NOMINATO IL NUOVO CDA DEL CLUB: IL NUOVO PRESIDENTE SARA'...

Da il Messaggero

 

MASSIMO VANESSA FERRERO 11

«Se volevo potevo far perdere le mie tracce quando stavo a Pechino... ma dove dovevo scappare se la Digos mi segue da tempo?». Lo sfogo di Massimo Ferrero, in carcere a San Vittore con l'accusa di bancarotta fraudolenta, avviene attraverso i suoi avvocati, Giuseppina Tenga e Luca Ponti. «Perché i giudici non mi fanno stare ai domiciliari? Non ho nessuna intenzione di scappare».

 

MASSIMO FERRERO VIPERETTA

Avrebbe voluto assistere alla perquisizione il patron (dimissionario) della Sampdoria, ma per la tensione ha avuto un picco di pressione, spiega Tenga. «Naturalmente - aggiunge l'avvocato - vorrebbe i domiciliari, vorrebbe andare a casa, ha escluso qualsiasi intenzione di fuga e vorrebbe stare con la sua famiglia. «Se mi avessero messo il braccialetto elettronico agli arresti domiciliari come potevo scappare?», ha aggiunto Ferrero. Una misura che invece il giudice ha disposto per Vanessa, la figlia dell'indagato principale dell'inchiesta.

massimo ferrero

 

L'INTERROGATORIO Oggi Ferrero, considerato dalla Finanza e dalla procura di Paola il dominus di una serie di manovre che avrebbero portato al fallimento di alcune società del settore cinematografico e alberghiero, sarà interrogato dal gip e si avvarrà della facoltà di non rispondere, perché come ha spiegato il suo legale, non è ancora stato possibile leggere gli atti d'accusa. «Si può affermare - scrive il Gip nel provvedimento - che l'analisi delle vicissitudini societarie accumuna le stesse in un medesimo destino, contrassegnato dallo svuotamento, deliberatamente programmato, degli asset e dal successivo fallimento».

 

Dalle intercettazioni, afferma ancora il giudice, «emerge il ruolo di Vanessa Ferrero di amministratore formale di alcune società e che consapevolmente pone in essere gli atti ed i comportamenti suggeriti anche dal padre Massimo. Vanessa Ferrero, pertanto, agisce nella piena consapevolezza degli atti distrattivi e degli illeciti societari che hanno determinato lo stato di dissesto della società Ellemme Group, amministrata dalla stessa Ferrero ed il suo successivo fallimento».

MASSIMO FERRERO VIPERETTA

 

In una conversazione telefonica col compagno Filippo Boggiani, che fa seguito ad un'altra avuta poco prima col padre, la donna si sfoga: «L'ho mandato aff...de brutto, m' hanno rotto...lui, la moglie e tutti sti falsoni di..., l'unica figlia che non gli mai rotto...Se pensa che solo lui è indagato, solo lui non dorme la notte..solo lui c'ha i ragazzini carini che devono crescere. Ai miei non gli ha mai comprato niente, mai s' è preoccupato se mi magnavano...ma annassero..Ma io devo avere i soldi miei».

 

 

 

PARLA IL GESTORE DELLA SAMP VIDAL

Monica Colombo per corriere.it

ferrero vidal

 

«Ho capito perché sta cercando di prendere i soldi della Sampdoria». Gianluca Vidal, membro del cda dimissionario del club ligure e a capo di Rosan Trust, che ha in cassaforte oltre agli immobili dell’ex presidente Massimo Ferrero anche il club blucerchiato, aveva già lasciato trapelare dubbi e sospetti nelle intercettazioni diffuse nei giorni scorsi. «Massimo, sei pieno di debiti, non sai come ne uscirai e pensi a comprare?».

FIDEL CASTRO MASSIMO FERRERO VIPERETTA

 

Dottor Vidal lei immaginava un epilogo del genere quando al telefono esternava queste perplessità?

«Non conoscevo le vicende relative all’inchiesta di Paola ma avevo contezza del potenziale impatto che certi comportamenti avrebbero potuto generare. Del resto gli avevo già consigliato che sarebbe stato meglio chiudere ogni fronte prima di ripartire. Detto questo, io non sono un politico, sono un tecnico».

 

Quindi?

VANESSA FERRERO

«Leggo che sbrigativamente mi si definisce commercialista di Ferrero. È vero che sono dottore commercialista, ma non è mio compito compilare la sua dichiarazione dei redditi. Mi occupo di attività di gestione di rischio di impresa: sono stato chiamato in primis per gestire i concordati Eleven Finance e Farvem e poi per seguire le trattative di cessione della Sampdoria. Piuttosto mi fa piacere che dalle intercettazioni si comprenda come preferissi realizzare valore per chiudere pendenze pregresse».

 

Ferrero non l’ha ascoltata.

«Diciamo che il mio punto di vista da tecnico non collima necessariamente con quello del presidente che da imprenditore ha una certa propensione al rischio. Il tecnico deve suggerire cosa sia giusto fare per restare nel perimetro della legge».

 

Lo ha sentito da quando è stato arrestato?

«No, non si può. Ho tenuto i contatti con gli avvocati che gli hanno fatto visita in carcere mercoledì per la prima volta. Piuttosto, non comprendo come sia possibile che un uomo di 70 anni con due bambini piccoli venga trattenuto in custodia. Non credo possa scappare, ma non ho letto le carte. Di certo lo avranno ferito le frasi della figlia Vanessa che sono state pubblicate».

VANESSA MASSIMO FERRERO

 

La Sampdoria che galleggia a cinque lunghezze sopra la zona retrocessione, ha il presidente in prigione, un allenatore in bilico e il derby alle porte: è una barca alla deriva?

«Ma no, deve solo trovare il comandante: ha una struttura dirigenziale che adempie alle proprie funzioni. Certo, l’assenza di un presidente rumoroso come Ferrero si fa sentire ma ci sono compiti assegnati a ogni manager».

 

È vero che il nuovo presidente sarà un ex calciatore come Giovanni Invernizzi?

«L’assemblea dei soci è stata convocata per il 23 dicembre: si nominerà un nuovo cda e per la figura del presidente ci sono diverse ipotesi sul tavolo. Tra queste, assegnare il ruolo a chi conosce e riveste i valori del club».

giovanni invernizziferrero osti

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