alberto tomba sinner

SINNER? CI SENTIAMO SPESSO. DA ANNI SOGNAVO UN NUMERO UNO ITALIANO. CI VOLEVA UNO COME LUI" - ALBERTO TOMBA RIVELA: "HO SMESSO, A 31 ANNI, DA VINCENTE. A DIFFERENZA DI ALTRI. DOVEVO ARRIVARE FORSE A TORINO 2006, E QUALCUNO SI SAREBBE RICORDATO MEGLIO DI ME. MANCA UN EREDE ALLO SCI AZZURRO – JANNIK HA LASCIATO LO SCI MA È COME SE CI FOSSIMO SCAMBIATI I RUOLI: IO POTEVO FARE IL TENNISTA, AVEVO IL CAMPO NEL PARCO DI CASA, E LUI LO SCIATORE”

Mattia Chiusano per “la Repubblica” - Estratti

 

alberto tomba

«Prego, passi avanti, per me è un onore» fa una signora, riconoscendo Alberto Tomba al supermercato. Lo sciatore che ha portato nelle case di milioni di italiani nomi come Sestola, Castel de’ Britti, Corno alle Scale, facendo dello sci quel che è oggi il tennis, non ha mai abbandonato il suo territorio, le sue montagne, la sua villa dove vive vicino alla madre Maria Grazia dopo la scomparsa del padre Franco.

 

A quasi 58 anni (il 19 dicembre), a quasi ventisette dal ritiro dopo la vittoria numero 50 in Coppa, Tomba non solo è un mito ma anche un brand: uno stilista ha disegnato una linea dedicata a lui, l’Appennino dell’Emilia- Romagna ha rinnovato il suo contratto come ambassador.

 

(...)

 

alberto tomba

Ha lasciato una traccia indelebile, se quando Odermatt quasi casca e si rialza si dice che ha fatto un recupero alla Tomba.

«Odermatt negli ultimi anni è davvero il più forte. Ma mi fa piacere che si ricordino ancora le mie rimonte, e ringrazio tutti quelli che citano le mie gesta: vi ricordate il gigante di Sierra Nevada? O lo slalom di Lech, quando ero già fuori ma poi ho vinto? Eh quanti ricordi, e la rimonta alle Olimpiadi di Lillehammer ’94, da dodicesimo a secondo in slalom?».

 

La avvicinano anche bambini che non erano nati quando vinceva?

«Fanno presto, vanno su Google, oppure ascoltano il papà che è uno sciatore. Già a sei, sette anni sono miei tifosi, sanno di tutto e questo mi fa molto piacere. Certo per un ventenne di oggi è difficile capire, se ci pensi ho smesso 26 anni fa».

 

La sensazione mai sparita è che si sia ritirato troppo presto.

alberto tomba

«Dovevo arrivare forse a Torino 2006, e qualcuno si sarebbe ricordato meglio di me. Ho smesso a 31 anni, c’è tanto rammarico se ci penso adesso. Però, come dicono quelli del mio fan club, Alberto ha smesso da vincente. Bene così, a differenza di altri…».

 

Ha visto com’è finito Hirscher, subito infortunato dopo 5 anni di stop? E ora torna Lindsey Vonn.

«Hirscher era il più forte di tutti prima di questo “comeback”. Il suo incidente capita, ma se torni devi fare una sola disciplina, non due. Non puoi fare slalom e gigante, perché portano via tempo e dopo una certa età devi perfezionare una disciplina sola. Anche Lindsey Vonn deve fare attenzione, gliene serve proprio tanta soprattutto perché fa la discesa libera, abbiamo visto ultimamente tanti incidenti».

 

Anche Mikaela Shiffrin non si sa quando tornerà.

«In questo sport puoi essere in forma, ma quando sei in gara cambia tutto. Ti alleni per la Coppa del mondo, tendi a sottovalutare il gigante ma quando scendi a 80-100 all’ora basta un attimo. Puoi dire che è colpa della neve artificiale che è più pericolosa, delle sciancrature degli sci, ma ogni incidente fa storia a sé e per capire bisognerebbe essere sul posto».

 

Sta per tornare in gara anche Sofia Goggia, che l’ anno scorso di lei disse: “Omaggiamo il Messia”.

martina colombari alberto tomba

«Grande Sofi, le faccio sempre gli auguri di compleanno. È veramente forte, dopo gli infortuni prende, riparte, rivince, ha un bel fisico. Ma abbiamo anche Federica Brignone e Marta Bassino, le donne sono quelle forti, mentre continuiamo ad aspettare un erede di Tomba e non è facile. Siamo vicini alle Olimpiadi di Milano Cortina ma non c’è la costanza, manca qualcuno che veramente…».

 

Nel tennis invece un Tomba è venuto fuori e si chiama Sinner.

«Ogni tanto ci sentiamo, in fondo lui è un ex sciatore. Ci voleva uno come lui, ho sognato anni fa che sarebbe arrivato qualcuno in grado di diventare il numero uno del mondo, ed ecco qua Jannik. In questo anno di Olimpiadi e Paralimpiadi, per lo sport italiano i suoi Slam sono qualcosa di inavvicinabile.

 

alberto tomba e giampiero galeazzi

Lui e io siamo divisi da epoche lontane e sport diversi. Lui ha lasciato lo sci perché non si può sbagliare, commettere un singolo errore, ma è come se ci fossimo scambiati i ruoli: io potevo fare il tennista, avevo il campo nel parco di casa, e lui lo sciatore».

 

Cosa ha pensato quando ha visto l’Italia vincere la Coppa Davis?

«Che quella parte della Spagna porta fortuna, si atterra a Malaga per salire verso Sierra Nevada dove ho vinto due ori ai Mondiali ’96».

 

(...)

Oggi come si tiene in forma?

jannik sinner

«Mi prendo tutto il mio tempo e poi salgo in cima alla montagna con le pelli (permettono di andare all’insù quando sono applicate sotto gli sci, ndr ). Prima, quando sfrecciavo a 100 l’ora era difficile vedere il paesaggio. Oggi a volte salgo quando hanno già chiuso gli impianti, e a marzo anche dopo una certa ora c’è ancora luce: così vedo certi tramonti, il mare, la Croce, e mi spingo fino al Cimone, a Cerreto Laghi. Quest’anno mi hanno mandato una foto di me bambino in una gara che si chiamava gran premio Saette Coca Cola. Santo cielo, quanto tempo».

 

Se potesse cambierebbe qualcosa del suo passato?

ALBERTO TOMBA ALEX L'ARIETEALBERTO TOMBAalberto tomba

«Della mia vita non cambio niente».

ALBERTO TOMBAALBERTO TOMBAmanuela di centa alberto tomba

Ultimi Dagoreport

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO