“SINNER ORA VADA A SCUOLA DAI PIU’ GRANDI” – SI FERMA AL SECONDO TURNO L’AVVENTURA DELL’AZZURRO A MELBOURNE, ‘BRACCIO D’ORO’ BERTOLUCCI LO DIFENDE: "CHI PARLA DI CRISI DIMOSTRA DI NON CONOSCERE IL TENNIS. L' ALLIEVO DI RICCARDO PIATTI È AL CENTRO DI UN PROGETTO CHE RICHIEDERÀ DAI TRE AI CINQUE ANNI PER MATURARE DEFINITIVAMENTE" – ANCHE BERRETTINI FUORI - TRA POCO FOGNINI - VIDEO

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Luca Marianantoni per gazzetta.it

 

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Era atteso, troppo atteso e alla fine ha perso di schianto. Finisce contro Marton Fucsovics la corsa del diciottenne altoatesino Jannik Sinner nel suo primo Open d’Australia. Dopo la vittoria all’esordio su Max Purcell, modesto giocatore australiano, Sinner non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale arrendendosi per 6-4 6-4 6-3 al solido e tenace tennista ungherese. Fuori anche Berrettini, battuto in 5 set (7-6 6-4 4-6 2-6 7-5) dallo statunitense Sandgren. Tra poco tocca a Fognini con l’australiano Thompson.

 

DOPPIO FALLO

A decretare la resa simbolica di un match mai in equilibrio, il doppio fallo conclusivo che ha messo in ginocchio Sinner. Ma nella sostanza, a pesare sono stati i tanti errori dell’azzurro (47 i gratuiti) e la poca continuità nel gioco offensivo. Qualcosa di buono Sinner ha provato a farlo, soprattutto a inizio di terzo set, quando ormai non aveva più nulla da perdere.

 

Con il rovescio lungolinea e con qualche buon attacco a sorpresa, Sinner ha fatto intravedere le potenzialità che però sono rimaste inespresse al cospetto di Fucsovics, molto più costante e abituato a giocare per un lungo periodo a velocità e ritmi decisamente sostenuti.

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Sinner ha deluso molto anche nei turni di battuta (7 i break subiti), non mettendo a segno neppure un ace, commettendo 4 doppi falli, servendo appena il 54% di prime palle con cui ha fatto soltanto il 65% dei punti. Troppo poco per impensierire Fucsovics che invece ha viaggiato come un treno, a velocità sostenuta e costante, dall’inizio alla fine.

 

BERRETTINI

 A tenere a galla l’Italia ci ha provato, senza fortuna, Matteo Berrettini che si è inchinato in cinque set a Tennys Sandgren. L’azzurro ha rimontato con carattere e orgoglio dopo essere stato sotto di due set e aver trascorso gran parte delle prime due ore in balia dello spietato avversario, abile a giocare due set perfetti con pochissimi errori gratuiti e molti vincenti: Sandgren ha avuto la palla del k.o. quando - nel settimo gioco del terzo set, dopo aver vinto i primi due per 7-6 6-4 - ha avuto sulla racchetta la palla break che lo avrebbe lanciato verso una facile vittoria. Ma qui Berrettini ha annullato la chance e da quel momento la partita è girata.

 

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Altra svolta delicata nell’ottavo gioco del quinto set quando Berrettini ha avuto tre chance consecutive per andare a servire per il match, ma Sandgren si è aggrappato al servizio annullandole e salendo sul 4 pari. Si andava avanti senza break sino al 5-5, quando Berrettini cedeva il servizio. Sandgren teneva il suo e chiudeva 7-5. Il prossimo avversario dell’americano sarà il bombardiere connazionale Sam Querrey che ha piegato in quattro set il lituano Ricardas Berankis.

 

Tra poco in campo anche Fabio Fognini contro l’australiano Jordan Thompson ad aprire la sessione serale sulla Margaret Court Arena. Domani tornano in pista Andreas Seppi contro Stanislas Wawrinka e Camila Giorgi, l’unica superstite nel femminile, contro la russa Svetlana Kuznetsova.

 

SINNER FENOMENO ORA VADA A SCUOLA DAI PIU’ GRANDI

Paolo Bertolucci per la gazzetta dello Sport

 

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Non tutti nascono già pronti, ma il sillogismo non vale per Jannik Sinner, che a 18 anni e qualche mese si sta affacciando nel tennis che conta con le certezze del predestinato. Qualche buontempone si era affrettato a parlare di crisi dopo le due sconfitte di inizio anno, dimostrando di non conoscere il tennis: l' allievo di Riccardo Piatti, infatti, è al centro di un progetto che richiederà dai tre ai cinque anni per maturare definitivamente e portarlo così nella crema del suo sport per lasciarcelo a lungo. In questo periodo, Jannik non deve porsi obiettivi precisi, ma innanzitutto vivere lo spogliatoio.

 

Si sieda vicino ai grandi, li senta parlare quando si scambiano pareri e opinioni, ne carpisca quanto più possibile i segreti tecnici nelle ore che passerà ad allenarsi con loro. Un apprendistato prezioso che tuttavia non pregiudica la possibilità di ottenere risultati prestigiosi fin da subito, senza però allontanare lo sguardo dall' obiettivo di una crescita graduale. I critici un tanto al chilo si mettano il cuore in pace: Sinner vincerà comunque un buon numero di partite e la classifica sarà corroborata di conseguenza.

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Intanto, proseguirà nei miglioramenti già palesati in questi ultimi mesi: il servizio è diventato più vario e più penetrante, la posizione in campo più redditizia e una diversa impostazione nell' attacco della palla con l' ovale della racchetta gli garantisce un maggior controllo del colpo.

 

Soprattutto, sorprende la disponibilità a scendere a rete, non soltanto quando ottiene di dettare il ritmo dello scambio grazie al servizio e ai primi colpi a rimbalzo, ma anche nei game di risposta. Quando trova le contromisure alla battuta avversaria, punta sempre ad aprirsi il campo e a quel punto avanzare fino alla rete diventa una soluzione comoda e produttiva per ottenere punti facili. In questo momento probabilmente Jannik può esprimere al meglio le sue qualità sul veloce, ma in un futuro molto prossimo, quando saprà modulare al massimo la velocità della palla, saprà togliersi delle soddisfazioni anche sull' infida terra rossa.

fognini berrettini fognini berrettini

 

i genitori di jannik sinner i genitori di jannik sinner

Insomma, un giocatore all around che può fare la fortuna dell' Italia per il prossimo decennio.

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