“SONO STATO FRAINTESO SU ZANIOLO, A ROMA HANNO CAPITO MALE..." – "DON" FABIO CAPELLO AL "CLUB" DI “SKY” CHIARISCE LA FRASE DETTA A ESPOSITO (“NON PRENDERE LA STRADA DI ZANIOLO”): "REPUTO L’EX NERAZZURRO IL PIÙ GRANDE TALENTO CHE C’È IN QUESTO MOMENTO IN ITALIA” – BOTTA E RISPOSTA VINTAGE CON MONTELLA: I DUE TORNANO A PARLARE DEL 2001 E SONO SCINTILLE CON L’AEROPLANINO…

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fabio capello fabio capello

Chiara Zucchelli per gazzetta.it

 

Quando Nicolò Zaniolo ieri ha lasciato il campo, con l’Olimpico tutto in piedi ad applaudirlo, dalla curva Sud è partito un coro contro Fabio Capello, apostrofato come “Pezzo di m…”.

 

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Sembra incredibile, considerando che Capello è l’allenatore dell’ultimo scudetto della Roma, ma i tifosi hanno voluto dimostrare così il loro appoggio a Zaniolo: “Ma nella capitale hanno capito male – il chiarimento di Capello a Sky –. Per me Zaniolo è il più grande talento italiano al momento”.

 

Capello, dopo Fiorentina-Lazio, è entrato nel dettaglio, spiegando la sua frase detta ad Esposito: “Non prendere la strada di Zaniolo”. “A Roma è facile interpretare male, con tutte le radio e i giornali che ci sono. Ho voluto parlare a Esposito, un giocatore giovane, di diciassette anni, che gioca in Champions con l’Inter e ha intorno persone che possono caricarlo di responsabilità. Quando ti adulano in questo modo può succedere di perdere un po’ la testa.

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Per questo ho fatto l’esempio di Zaniolo e Kean in Nazionale. Il mio non era un giudizio di valore, ma un semplice suggerimento a un giocatore di non sbagliare anche lui”. E ancora: “Ho voluto consigliare ad Esposito come padre, come nonno e come allenatore, di non commettere questi errori. E allora è successo il finimondo perché tutti pensavano che gli volessi consigliare di non andare a Roma. Fra l’altro reputo Zaniolo il più grande talento che c’è in questo momento in Italia: qualità, forza, tecnica e visione di gioco. Ce l’hanno in pochissimi. Quando arriva poi ai 20 metri può essere letale nel calciare in porta. È un talento”.

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CON MONTELLA —   Questione chiusa, almeno con Zaniolo. Sembra invece ancora aperta quella con l’allenatore della Fiorentina, che sembra non aver dimenticato le panchine a cui lo costringeva Capello l’anno dello scudetto romanista. Vista la reazione di Ribery al cambio, Capello, quando Montella era in collegamento, gli ha detto: “Ora che sei dall’altra parte capisci”. L’ex numero 9 della Roma, che nel 2001 a Napoli lanciò anche una bottiglietta verso il suo allenatore, non ha gradito, anche se col sorriso: “Mister, lei non mi faceva mai giocare, a prescindere se segnavo dopo essere entrato in campo o partendo da titolare”.

 

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Immediata la replica di Capello: “Eh ma io facevo sempre delle scelte tecniche, mai per simpatia. Però mi hai fatto godere dopo il gol alla Juve a Torino, quello del 2-2”. “E infatti – la chiosa di Montella – la volta dopo mi rimise in panchina”.

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