juve milan alex sandro 9

“NELLO STADIO DELLA JUVE FINISCE SEMPRE COSI’” – FURIA MILAN DOPO IL RIGORE NEGATO PER IL TOCCO CON IL BRACCIO DI ALEX SANDRO, REINA: “ANCHE PER I GIOCATORI DELLA JUVE IL PENALTY ERA NETTO” – LEONARDO: “ARBITRO INADEGUATO” – GATTUSO: “CREDO ALLA BUONA FEDE. I COMMENTI SU DI ME? ME NE SBATTO” – SCINTILLE MANDZUKIC-ROMAGNOLI- COLOMBARI, SATTA, ALBERTO ANGELA: ECCO CHI C’ERA IN TRIBUNA - VIDEO

 

 

juve milan alex sandro 9

Da www.corrieredellosport.it

 

La sconfitta allo Stadium contro la Juventus rimane indigesta a Leonardo. Il dirigente milanista si è presentato ai microfoni di Sky come un fiume in piena dopo la conduzione di gara di Fabbri: "Quello che ho detto all'arbitro non va riportato, la cosa importante è vedere bene ed essere sicuri, mi sembra un rigore abbastanza chiaro (il riferimento è al fallo di mano di Alex Sandro). Siamo molto dispiaciuti: chiediamo alla squadra prestazioni così, di grande coraggio, e ci siamo riusciti allo Stadium. Andare via con zero punti, vedendo tutti gli episodi della partita, dispiace. C'è da fare i complimenti veri ai ragazzi, quando giocano così non portare punti per errori arbitrali chiari e netti è un peccato. L'atteggiamento dell'arbitro è stato inadeguato, i suoi colloqui con i nostri ragazzi non sono stati all'altezza. L'ammonizione di Calhanoglu, ad esempio, è incomprensibile. Questo comportamento provoca delle reazioni da parte dei giocatori, è l'arbitro che deve calmare, non quello che aumenta il nervosismo. Non sono qua per giustificare la mia esistenza come dirigente, non voglio polemiche, ma sono situazioni che dispiacciono molto".

leonardo foto mezzelani gmt 058

 

GATTUSO E KEAN - Leonardo conferma la fiducia a Gattuso e svela un retroscena del mercato di gennaio: "Abbiamo parlato spesso io e Rino, il lavoro insieme è molto chiaro e netto, non ci sono cose da scoprire o da vedere. Avevamo la possibilità di non continuare con lui ma abbiamo scelto di andare avanti con lui, non abbiamo mai sentito altri allenatori, siamo sempre stati diretti e lui lo sa, non ci sono altre storie. A gennaio si può parlare tanto e prendere solo due giocatori, è vero che avevamo parlato con la Juventus per Kean".

juve milan mandukic piatek

 

 

PAROLA A RINO - Il tecnico rossonero, al di là del risultato, fa i complimenti ai suoi: "Oggi siamo stati bravi, abbiamo avuto coraggio nel fare questo tipo di prestazione. Bisogna lavorare tanto su questo pressing alto, abbiamo il dovere di fare qualcosa di nuovo perché ci hanno studiato, così come noi curiamo gli avversari. Noi eravamo usciti dalla pressione sul gol di Kean, è una situazione diversa rispetto alla rete segnata da Piatek. L'errore ci può sempre stare. Dopo il derby eravamo calati di mentalità, avevamo messo un po' da parte l'orgoglio e questa partita ci ha ridato qualcosa. Penso sia stata una delle migliori prestazioni da gennaio a oggi, l'abbiamo persa negli ultimi 18 minuti non per bravura della Juventus ma per errori nostri. Sabato con la Lazio ci giochiamo qualcosa di importante, vincendo contro di loro avremo la possibilità di qualificarci alla Champions".

gattuso 5

ARBITRO E FUTURO - Gattuso scagiona l'arbitro: "Credo alla buona fede, altrimenti non avrebbe senso continuare a fare questo mestiere. I commenti su di me? Me ne sbatto di quello che può dire la gente, qui ho vinto tutto da giocatore. I tifosi sono rimasti a Gattuso passione e grinta. E va bene così, li rispetto. Non voglio il loro amore, voglio quello della mia famiglia, voglio essere giudicato per quello che faccio. La cosa più importante è non leggere. Non so chi parla bene o male e vado avanti".

 

REINA

Da www.corrieredellosport.it

 

pepe reina

"Esci un po' sempre sconfitto da questo stadio, ma a tutti i livelli". Pepe Reina parla così in mix zone dopo la gara con la Juventus, vinta dai bianconeri 2-1: "Difficilmente, quando ci sono da prendere decisioni al cinquanta per cento vieni premiato. Ho detto che il rigore di fallo di mano bisogna unificare i criteri, capire quali mani si danno e quali no, perché secondo me è un rigore netto. Poi se non te lo danno oggi, pazienza, non possiamo fare niente di più.

 

Per me e per tutti, anche per i giocatori della Juventus, è un rigore netto, perché occupa col braccio uno spazio che non dovrebbe occupare, questi si fischiano. Poi se lo chiamano al Var nove volte su dieci cambi decisione, oggi non è successo. C'è voglia di giocare la prossima partita, perché la prestazione di oggi è stata all'altezza, ed è quel che volevamo. Se giochiamo così si perderanno poche partite da qui alla fine. Però la realtà è che abbiamo fatto tre sconfitte in quattro partite, quindi sabato ci aspetta un'altra finale e bisogna vincere". 

satta colombari juve milanleonardo foto mezzelani gmt 057leonardo foto mezzelani gmt 056

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…